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Allo studio un′alternativa ecologica di lavaggio mediante acqua contenente ozono

Lavare le verdure senza l′uso di cloro

Roma - Nel contesto del progetto Qlif (Quality Low Input Food) - una ricerca europea volta allo sviluppo di tecnologie per la produzione sostenibile di alimenti biologi - un filone d'indagine riguarda la realizzazione di metodi alternativi di lavaggio per le verdure fresche. Dai primi risultati emerge l'efficacia del lavaggio della lattuga mediante acqua contenente ozono anziché cloro.

Il cloro è infatti usato nei sistemi di produzione alimentare intensivi, ma è vietato nella produzione di alimenti biologici. Il finlandese Marjo Särkkä-Tirkkonen dell'Università di Helsinki, responsabile di questa parte dello studio e del progetto, spiega: «In Finlandia non utilizziamo il cloro nei lavaggi, mentre i britannici ricorrono a tale sistema al punto che la loro lattuga assume il sapore del cloro e il consumatore lo associa all'idea di freschezza.

L'ozono è un'alternativa al cloro che merita la nostra attenzione. Potrebbe essere un buon sostituto perché si scompone in ossigeno durante il processo e non lascia residui dannosi per le persone o per l'ambiente. Al pari del cloro, l'ozono riduce la quantità di microrganismi presenti nelle verdure, elevando così la conservazione del prodotto fino a 10-12 giorni."

Considerata la natura tossica dell'ozono, la ricerca si sta orientando a individuare la quantità ottimale di ozono necessaria per effettuare un lavaggio il più breve possibile all'interno di linee di produzione schermate. Marjo precisa: "L'ozono è una sostanza talmente reattiva che è davvero difficile misurare l'effetto di una quantità specifica; stabilizzarlo è inoltre particolarmente problematico. Le sostanze organiche consumano velocemente l'ozono nell'acqua di lavaggio».

Come ortaggio di prova è stata utilizzata la lattuga iceberg che sembra aver superato i test positivamente. Marjo: «Questo ortaggio ha una struttura cellulare molto sensibile e si pensava che non sarebbe sopravvissuta al trattamento con ozono. Per esempio avrebbero potuto scaturirne difetti di colorazione. Ma non è successo. I risultati sembrano promettenti e il lavaggio con ozono potrà essere usato per ortaggi più resistenti come zucchine e pomodori».

Il lavaggio con ozono, già utilizzato in altri settori, è una tecnologia relativamente nuova in Europa per quanto riguarda gli alimenti. Prima che possa entrare completamente sul mercato saranno necessarie ulteriori prove e nella primavera 2007 il progetto realizzerà nuovi test pilota sull'ozono, anche su scala industriale. Se il processo avrà successo, questa tecnologia potrà essere applicata agli alimenti di uso quotidiano.

Fonte: Cordis