Nell'occasione della 48ma edizione della Mostra dell'Asparago di Badoere (TV), l'organizzazione di produttori OPO Veneto, in collaborazione con il Consorzio di tutela dell'Asparago di Badoere IGP (il marchio di Indicazione Geografica Protetta e' stato ottenuto nel 2010) hanno organizzato un press tour per contribuire alla promozione e conoscenza degli asparagi originari della provincia di Treviso (qui coesistono infatti le produzioni di Badoere e di Cimadolmo, anch'esso a marchio IGP).
"Nella piazza centrale di Badoere (TV) "La Rotonda", gia' piazza del mercato e un tempo centro nevralgico dei commerci e dei traffici della Serenissima, viene allestito ogni anno un ricco programma di avvenimenti intorno alla coltivazione dell'asparago."
Nella data del primo maggio, l'evento raggiunge il suo momento di culmine, con una splendida esposizione del meglio della produzione locale.
Gli ospiti in visita, tutti giornalisti e blogger attivi nel settore agroalimentare e ortofrutticolo, sono stati introdotti alla scoperta dell'asparago da Federico Nadaletto, responsabile mezzi tecnici di OPO Veneto.
Qui e nelle foto seguenti, l'esposizione degli asparagi del territorio nella piazza di Badoere (TV).
L'Asparago Bianco di Cimadolmo IGP viene prodotto in una zona che comprende 11 comuni della provincia di Treviso: Cimadolmo, Breda di Piave, Fontanelle, Mareno di Piave, Maserada sul Piave, Oderzo, Ormelle, Ponte di Piave, San Polo di Piave, Santa Lucia di Piave, Vazzola.
Diversamente dall'asparago di Cimadolmo IGP, che e' esclusivamente bianco, l'Indicazione Geografica Protetta di Badoere include asparagi bianchi e verdi.
La zona di produzione dell'Asparago di Badoere IGP e' compresa tra le provincie di Treviso, Padova e Venezia e interessa i comuni di Morgano, Mogliano Veneto, Quinto di Treviso, Zero Branco, Vedelago, Casale sul Sile, Casier, Istrana, Paese, Preganziol, Treviso, Resana, Piombino Dese, Trebaseleghe e Scorze'.
L'asparago trova il suo habitat naturale nel terreno limaccioso tipico delle zone alluvionali. Proprio qui, dove scorrono fiumi di risorgiva quali il Sile, il Dese e lo Zero, la ricchezza delle acque e le temperature temperate favoriscono la sua coltivazione.
Allestimento creativo con asparagi e altri elementi.
Qui e nelle foto seguenti, le schede di alcuni dei produttori che hanno contribuito alla mostra.
Una delle bancarelle dedicate all'asparago sulla piazza di Badoere.
Come si nota dai prezzi, l'asparago e' un prodotto che trova apprezzamento e valorizzazione sul mercato locale.
Il press tour si e' spostato nell'area adibita a degustazioni.
I partecipanti al press tour in compagnia di Luciano Trentini (Consorzio di tutela dell'Asparago di Altedo IGP, per la prima volta partecipante all'evento) e del presidente del Consorzio di tutela dell'Asparago di Badoere IGP, Antonio Benozzi (i due signori al centro della foto).
In foto, Federico Nadaletto, Luciano Trentini (presidente di Euroasper) e Antonio Benozzi.
Degustazione di prodotti a base di asparagi.
Un classico: uova e asparagi.
Una novita' lanciata nell'occasione: la birra all'asparago!
In serata, i partecipanti al press tour sono stati invitati a una cena di gala presso il ristorante San Martino (una stella Michelin) a Scorze' (VE), dove lo chef Raffaele Ros e la coniuge sommelier Michela Berto hanno dato vita a un eccezionale menu nel quale l'asparago e' stato declinato nelle forme piu' fantasiose e sorprendenti!
Il menu.
Il principe della serata.
Lo chef stellato Raffaele Ros.
Risotto con asparagi di Badoere IGP, scacchiera con verde di Montegalda e tartufo estivo.
Rivisitazione creativa del classico piatto asparagi bianchi e uova.
Souffle' dal cuore morbido su crema di asparago verde di Badoere IGP.
"Un piatto vincitore di concorsi: denominato "il lago dei cigni" in omaggio alla celebre favola, incorpora l'asparago come elemento di trasformazione narrante del piatto."
Lo chef risponde alle domande dei giornalisti.
Una coppia talentuosa: Michela Berto e Raffaele Ros.
Il giorno seguente, 2 maggio 2015, il press tour si e' spostato presso la sede di OPO Veneto, braccio operativo e commerciale del Consorzio dell'Asparago di Badoere IGP.
"L'asparago costituisce una delle poche alternative di diversificazione e incremento del reddito aziendale, anche per le imprese giovani, soprattutto se prodotto in combinazione con il radicchio e la patata dolce", spiega il consigliere delegato di OPO Veneto, Cesare Bello'."
Cesare Bello' insieme al direttore di OPO Veneto, Francesco Arrigoni.
I giornalisti sono stati accompagnati da Federico Nadaletto presso uno dei campi produttivi della zona, quello dell'azienda agricola a conduzione familiare di Benvenuto Fantin.
Questo appezzamento da un ettaro e' uno dei siti produttivi dell'azienda, che gestisce una superficie complessiva di circa otto ettari.
Erano in corso al momento le operazioni di raccolta degli asparagi bianchi.
"In questo periodo dell'anno (fine marzo/aprile e poi maggio) i primi asparagi cominciano a spuntare dalla terra. I produttori procedono pertanto a scoprire le baule (cumuli di terra), rimuovendo i teli protettivi, e a "scalzare" dalla base gli asparagi mediante un attrezzo manuale tradizionale, denominato in gergo "sgorbia". Si consideri che un singolo raccoglitore puo' tagliare a mano fino a 10 kg di asparagi l'ora."
Per mantenere il turione candido, le file del campo vengono lavorate in forma di baula mediante apposita macchina baulatrice, in modo che il cumulo di terra (40-50 cm circa), a sua volta coperto da uno spesso telo da pacciamatura nero, eviti che la luce giunga alla piantina di asparago. In tal modo, la sintesi clorofilliana non ha luogo e il turione rimane bianco.
"Il titolare dell'azienda, Benvenuto Fantin, mostra l'attrezzo "sgorbia"."
Dimostrazione della tecnica di raccolta manuale.
Asparagi bianchi appena raccolti.
Il prodotto viene subito incassettato.
Una volta in azienda, l'asparago bianco viene deposto in cassoni pieni di acqua di pozzo, in modo da mantenerlo a bassa temperatura.
Anche l'asparago verde viene conservato in acqua, ma con le punte non immerse.
Operazioni di cernita e confezionamento in mazzi da 1 kg di peso. Anche queste lavorazioni vengono svolte a mano.
Fase di creazione di un mazzo di asparagi verdi.
Fase di creazione di un mazzo di asparagi bianchi.
Legatura del mazzo con rafia.
Taglio della base del mazzo per pareggiare i turioni. Il mazzo di asparagi bianchi deve misurare 22 cm massimo; quello verde 27 cm massimo.
Taglio della base di un mazzo di asparagi verdi.
Etichettatura.
Prodotto finito.
Il marchio dell'azienda Fantin.
Asparagi viola, bianchi, verdi e selvatici a marchio Fantin.
Benvenuto Fantin con una cassetta dei suoi asparagi bianchi.
Di ritorno presso la OPO Veneto, i giornalisti hanno potuto approfondire gli aspetti della commercializzazione con Cesare Bello' e Francesco Arrigoni.
"Per il futuro, OPO Veneto ha intenzione di investire su questa eccellenza locale: "Il fatturato in crescita esponenziale che abbiamo già sperimentato sul radicchio potrebbe replicarsi con successo nell'asparago", ha detto Bello'."
"Da parte sua, il direttore di OPO Veneto, Francesco Arrigoni, aggiunge: "Anche se la distribuzione avviene prevalentemente a livello locale, dobbiamo riconoscere che proprio il mercato di Treviso e' quello maggiormente premiante per i nostri asparagi"."
Una cassettina mista di asparagi bianchi e verdi di Badoere IGP.
I partecipanti sono stati omaggiati con una cassetta a testa. Grazie per questo bel viaggio!
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