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Orti per l'Arte di Bonduelle inaugura la nuova Cupola della Chiesa degli Artisti

"Il progetto "Gli Orti per l'Arte", promosso da Bonduelle Italia per la salvaguardia del patrimonio artistico nazionale ha raggiunto il suo primo significativo traguardo: il completamento dell'intervento di restauro sulla Cupola della Basilica di Santa Maria in Montesanto ("Chiesa degli Artisti") di Roma."
"Il progetto "Gli Orti per l'Arte", promosso da Bonduelle Italia per la salvaguardia del patrimonio artistico nazionale ha raggiunto il suo primo significativo traguardo: il completamento dell'intervento di restauro sulla Cupola della Basilica di Santa Maria in Montesanto ("Chiesa degli Artisti") di Roma."
"L'ingresso alla Basilica di Santa Maria in Montesanto. La chiesa e' quella di sinistra delle due cosiddette cosiddette "chiese gemelle" di Piazza del Popolo: Santa Maria di Montesanto (detta anche "Chiesa degli Artisti") e Santa Maria dei Miracoli."
"L'ingresso alla Basilica di Santa Maria in Montesanto. La chiesa e' quella di sinistra delle due cosiddette cosiddette "chiese gemelle" di Piazza del Popolo: Santa Maria di Montesanto (detta anche "Chiesa degli Artisti") e Santa Maria dei Miracoli."
I lavori di edificazione di Santa Maria in Montesanto iniziarono nel 1668 e, dopo sei anni, la pianta della Chiesa, originariamente di forma ellittica, aveva subito cambiamenti tali che per l'inserimento della cupola si richiese l'intervento diretto di Gian Lorenzo Bernini (1674-­75) il quale progetto' quest'ultima e che, grazie ad espedienti ottici legati ad importanti cambiamenti progettuali (come la sostituzione dell'attico con una balaustra e l'ampliamento del tamburo per dare maggiore risalto visivo al pronao e alla cupola), riusci' ad ottenere una simmetria apparente, pur nella diversita' delle dimensioni e delle piante. La cupola realizzata dal Bernini e' di forma dodecagonale, costolonata sino alla corona della lanterna.
I lavori di edificazione di Santa Maria in Montesanto iniziarono nel 1668 e, dopo sei anni, la pianta della Chiesa, originariamente di forma ellittica, aveva subito cambiamenti tali che per l'inserimento della cupola si richiese l'intervento diretto di Gian Lorenzo Bernini (1674-­75) il quale progetto' quest'ultima e che, grazie ad espedienti ottici legati ad importanti cambiamenti progettuali (come la sostituzione dell'attico con una balaustra e l'ampliamento del tamburo per dare maggiore risalto visivo al pronao e alla cupola), riusci' ad ottenere una simmetria apparente, pur nella diversita' delle dimensioni e delle piante. La cupola realizzata dal Bernini e' di forma dodecagonale, costolonata sino alla corona della lanterna.
A poco piu' di 3 mesi dall'avvio dei lavori, eseguiti dal team specializzato di restauratori Pantone Restauri, i primi risultati sono gia' sotto gli occhi di tutti. L'intervento e' consistito nella bonifica della superficie della cupola e del tamburo da piante infestanti; successivamente e' stata eseguita una pulitura dettagliata degli intonaci e degli stucchi per mezzo di aspiratori speciali e spazzole delicate. Le fessurazioni e le lacune sono state risarcite con malte idrauliche, previa messa in sicurezza di porzioni pericolanti. Le abrasioni, lacune e fessurazioni sono state reintegrate matericamente con stucco composto da malta idraulica e poi levigate superficialmente. Successivamente le cromie della volta, del tamburo e del gruppo scultoreo sono state ricostituite e rigenerate con velature a calce pigmentata, ed eseguite nuovamente sulle superfici piu' compromesse anche ad uso consolidante.
A poco piu' di 3 mesi dall'avvio dei lavori, eseguiti dal team specializzato di restauratori Pantone Restauri, i primi risultati sono gia' sotto gli occhi di tutti. L'intervento e' consistito nella bonifica della superficie della cupola e del tamburo da piante infestanti; successivamente e' stata eseguita una pulitura dettagliata degli intonaci e degli stucchi per mezzo di aspiratori speciali e spazzole delicate. Le fessurazioni e le lacune sono state risarcite con malte idrauliche, previa messa in sicurezza di porzioni pericolanti. Le abrasioni, lacune e fessurazioni sono state reintegrate matericamente con stucco composto da malta idraulica e poi levigate superficialmente. Successivamente le cromie della volta, del tamburo e del gruppo scultoreo sono state ricostituite e rigenerate con velature a calce pigmentata, ed eseguite nuovamente sulle superfici piu' compromesse anche ad uso consolidante.
"I lavori, completati a tempo di record, sono stati presentati alla stampa ufficialmente il 30 ottobre 2013. Presenti sul luogo, Umberto Galassini e Gianfranco D'Amico, rispettivamente presidente e direttore generale Bonduelle Italia. "Gli Orti per l'Arte e' un progetto sperimentale che cerca di mettere in dialogo due mondi, quello produttivo e quello culturale, spesso erroneamente ritenuti separati - ha dichiarato Galassini - L'Azienda crede molto nel valore di questo dialogo e punta a coinvolgere un numero crescente di operatori della Grande Distribuzione Organizzata nel promuovere la diffusione di questo intervento concreto."
"I lavori, completati a tempo di record, sono stati presentati alla stampa ufficialmente il 30 ottobre 2013. Presenti sul luogo, Umberto Galassini e Gianfranco D'Amico, rispettivamente presidente e direttore generale Bonduelle Italia. "Gli Orti per l'Arte e' un progetto sperimentale che cerca di mettere in dialogo due mondi, quello produttivo e quello culturale, spesso erroneamente ritenuti separati - ha dichiarato Galassini - L'Azienda crede molto nel valore di questo dialogo e punta a coinvolgere un numero crescente di operatori della Grande Distribuzione Organizzata nel promuovere la diffusione di questo intervento concreto."
"Siamo molto soddisfatti del risultato fin qui raggiunto, sia per aver portato a termine il primo lotto di lavori entro il termine che avevamo dichiarato – afferma Enrico Bressan Presidente di Fondaco (nella foto qui sotto) – che, soprattutto, per la qualita' dell'intervento riconosciuta dai responsabili del Vicariato e della Soprintendenza del Ministero dei Beni Culturali." Fondaco, nata a Venezia nel 2005, propone alle aziende dei veri e propri investimenti culturali che legano il marchio d'impresa alla storia e all'arte, facendosi mediatore tra pubblico e privato per favorirne l'interazione."
"Siamo molto soddisfatti del risultato fin qui raggiunto, sia per aver portato a termine il primo lotto di lavori entro il termine che avevamo dichiarato – afferma Enrico Bressan Presidente di Fondaco (nella foto qui sotto) – che, soprattutto, per la qualita' dell'intervento riconosciuta dai responsabili del Vicariato e della Soprintendenza del Ministero dei Beni Culturali." Fondaco, nata a Venezia nel 2005, propone alle aziende dei veri e propri investimenti culturali che legano il marchio d'impresa alla storia e all'arte, facendosi mediatore tra pubblico e privato per favorirne l'interazione."
Le insalate Bonduelle che hanno finanziato i lavori di restauro. La linea Gli Orti per l'Arte e' composta da 7 referenze tra le piu' apprezzate dai consumatori: Lattughino 125 g, Rucola 125 g, Songino 110 g, Iceberg 180 g, Cuor di Lattuga 150 g, Mista 150 g (un mix di Cicoria, Pan di Zucchero, Radicchio rosso tondo, Riccia e Scarola) e Misticanza 125 g (con Lattughino rosso e verde, Rucola, Spinacino e Lattuga Romana).
Le insalate Bonduelle che hanno finanziato i lavori di restauro. La linea Gli Orti per l'Arte e' composta da 7 referenze tra le piu' apprezzate dai consumatori: Lattughino 125 g, Rucola 125 g, Songino 110 g, Iceberg 180 g, Cuor di Lattuga 150 g, Mista 150 g (un mix di Cicoria, Pan di Zucchero, Radicchio rosso tondo, Riccia e Scarola) e Misticanza 125 g (con Lattughino rosso e verde, Rucola, Spinacino e Lattuga Romana).
Confronti fotografici tra lo stato antecedente agli interventi di restauro (sopra) e l'attuale situazione.
Confronti fotografici tra lo stato antecedente agli interventi di restauro (sopra) e l'attuale situazione.
Confronti fotografici tra lo stato antecedente agli interventi di restauro (sopra) e l'attuale situazione.
Confronti fotografici tra lo stato antecedente agli interventi di restauro (sopra) e l'attuale situazione.
Disponibili sul mercato dal mese di luglio 2013, le buste Gli Orti per l'Arte sono facilmente riconoscibili grazie al logo e alla veste grafica di immediato richiamo all'obiettivo del progetto. Il retro della confezione riporta inoltre tutti i dettagli dell'iniziativa e un QR Code che rimanda al sito internet www.gliortiperlarte.com, con varie sezioni di approfondimento, gallery fotografiche e un collegamento in real time alla webcam per poter sempre verificare lo status dei lavori anche dal proprio smartphone.
Disponibili sul mercato dal mese di luglio 2013, le buste Gli Orti per l'Arte sono facilmente riconoscibili grazie al logo e alla veste grafica di immediato richiamo all'obiettivo del progetto. Il retro della confezione riporta inoltre tutti i dettagli dell'iniziativa e un QR Code che rimanda al sito internet www.gliortiperlarte.com, con varie sezioni di approfondimento, gallery fotografiche e un collegamento in real time alla webcam per poter sempre verificare lo status dei lavori anche dal proprio smartphone.
"Nei prossimi mesi, i lavori di restauro continueranno e si concentreranno sulla pavimentazione e sui dipinti della Sacrestia della "Chiesa degli Artisti"
"Nei prossimi mesi, i lavori di restauro continueranno e si concentreranno sulla pavimentazione e sui dipinti della Sacrestia della "Chiesa degli Artisti"
Il dipinto sulla volta della Sacrestia, raffigurante una Gloria di angeli con strumenti della Passione, e' infatti in pessimo stato di conservazione. Come ci illustra il restauratore Luca Pantone, numerose superfici pigmentate sono in parte distaccate dal fondo e sono in pericolo di caduta, medie e grandi lacune testimoniano il degrado dell'opera sia sull'iconografia architettonica che figurativa. Il degrado coinvolge anche le superfici in stucco modanato che risultano essere abrase e, nei casi peggiori, perdute.
Il dipinto sulla volta della Sacrestia, raffigurante una Gloria di angeli con strumenti della Passione, e' infatti in pessimo stato di conservazione. Come ci illustra il restauratore Luca Pantone, numerose superfici pigmentate sono in parte distaccate dal fondo e sono in pericolo di caduta, medie e grandi lacune testimoniano il degrado dell'opera sia sull'iconografia architettonica che figurativa. Il degrado coinvolge anche le superfici in stucco modanato che risultano essere abrase e, nei casi peggiori, perdute.
Il direttore dei lavori, Arch. Stefano Di Stefano e il restauratore Luca Pantone mentre supervisionano le operazioni in corso.
Il direttore dei lavori, Arch. Stefano Di Stefano e il restauratore Luca Pantone mentre supervisionano le operazioni in corso.
Le restauratrici Consuelo Proietti e Alessandra Fornara.
Le restauratrici Consuelo Proietti e Alessandra Fornara.
L'intervento di restauro mira ad arrestare la superficie pittorica e la preparazione propria con adesivi acrilici compatibili con l'opera. L'operazione assicurerebbe che le superfici, in procinto di caduta, vengano fissate e spianate nuovamente alla volta, cosi' che la pellicola pittorica ben salda possa essere, in un secondo tempo, pulita asportando polvere, grassi e fumi, sostanze organiche e non che, sino ad oggi, hanno attecchito alle superfici.
L'intervento di restauro mira ad arrestare la superficie pittorica e la preparazione propria con adesivi acrilici compatibili con l'opera. L'operazione assicurerebbe che le superfici, in procinto di caduta, vengano fissate e spianate nuovamente alla volta, cosi' che la pellicola pittorica ben salda possa essere, in un secondo tempo, pulita asportando polvere, grassi e fumi, sostanze organiche e non che, sino ad oggi, hanno attecchito alle superfici.
La pulitura viene eseguita sia a secco con gomme morbide ad alta densita' sia chimicamente, con solventi apolari per non indebolire il dipinto a tempera.
La pulitura viene eseguita sia a secco con gomme morbide ad alta densita' sia chimicamente, con solventi apolari per non indebolire il dipinto a tempera.
Le abrasioni superficiali e le lacune vengono risarcite con uno stucco composto da malta aerea idoneamente levigata e trattata che costituira' il fondo per il reintegro.
Le abrasioni superficiali e le lacune vengono risarcite con uno stucco composto da malta aerea idoneamente levigata e trattata che costituira' il fondo per il reintegro.
Il ritocco pittorico verra' eseguito secondo un codice dei beni culturali che prevede la reintegrazione pittorica delle superfici molto misurata, che di volta in volta verra' decisa di comune accordo con la Soprintendenza di appartenenza.
Il ritocco pittorico verra' eseguito secondo un codice dei beni culturali che prevede la reintegrazione pittorica delle superfici molto misurata, che di volta in volta verra' decisa di comune accordo con la Soprintendenza di appartenenza.
Il restauratore Enrico Bortoletti.
Il restauratore Enrico Bortoletti.
La sagrestia venne realizzata nel 1678 dall'architetto Carlo Fontana grazie all'intervento del cardinale Girolamo Gastaldi nel ruolo di committente e sotto la supervisione di Gian Lorenzo Bernini.
La sagrestia venne realizzata nel 1678 dall'architetto Carlo Fontana grazie all'intervento del cardinale Girolamo Gastaldi nel ruolo di committente e sotto la supervisione di Gian Lorenzo Bernini.
La volta, a botte ribassata, e' sorretta da pennacchi ed imposte ornate con decorazioni pittoriche che fingono elementi plastici in stucco parzialmente dorati.
La volta, a botte ribassata, e' sorretta da pennacchi ed imposte ornate con decorazioni pittoriche che fingono elementi plastici in stucco parzialmente dorati.
Al momento non disponiamo di notizie che ci consentano l'attribuzione dell’opera pittorica e pertanto bisogna affidarsi ad osservazioni di natura stilistica; la critica pensa sia di Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccio (1639‐1709).
Al momento non disponiamo di notizie che ci consentano l'attribuzione dell’opera pittorica e pertanto bisogna affidarsi ad osservazioni di natura stilistica; la critica pensa sia di Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccio (1639‐1709).
Come spiega Luca Pantone, il dipinto non e' un affresco: fu eseguito a tempera su muro e si presenta molto danneggiato perche' e' sensibile all'umidita'. I lavori di restauro, che coinvolgono 5 persone, dovrebbero giungere a completamento a marzo 2014.
Come spiega Luca Pantone, il dipinto non e' un affresco: fu eseguito a tempera su muro e si presenta molto danneggiato perche' e' sensibile all'umidita'. I lavori di restauro, che coinvolgono 5 persone, dovrebbero giungere a completamento a marzo 2014.
Grazie ancora, insalate Gli Orti per l'Arte!
Grazie ancora, insalate Gli Orti per l'Arte!