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Asiafruit Congress - Il kiwi sui mercati asiatici

Vanguard International Europe ha preso parte all'Asiafruit Congress con un intervento del Dott. Silvio Ermini, incentrato sul mercato del kiwi italiano nel mondo.
Vanguard International Europe ha preso parte all'Asiafruit Congress con un intervento del Dott. Silvio Ermini, incentrato sul mercato del kiwi italiano nel mondo.
Oggi l'Italia, esclusa la Cina, rappresenta il primo produttore di kiwi al mondo, con oltre 500.000 tonnellate, seguito dalla Nuova Zelanda, con un potenziale produttivo di 300.000 ton.
Oggi l'Italia, esclusa la Cina, rappresenta il primo produttore di kiwi al mondo, con oltre 500.000 tonnellate, seguito dalla Nuova Zelanda, con un potenziale produttivo di 300.000 ton.
Considerando che l'emisfero settentrionale ha prodotto oltre 570.000 tonnellate di kiwi all'anno nel corso degli ultimi anni (talora raggiungendo le 600.000 ton - nel 2004 e nel 2006), l'Italia rappresenta il 70% di questo volume.
Considerando che l'emisfero settentrionale ha prodotto oltre 570.000 tonnellate di kiwi all'anno nel corso degli ultimi anni (talora raggiungendo le 600.000 ton - nel 2004 e nel 2006), l'Italia rappresenta il 70% di questo volume.
Andamento della produzione (linea verde) e delle esportazioni (linea rossa) di kiwi italiano nel periodo 200-2006, in tonnellate.
Andamento della produzione (linea verde) e delle esportazioni (linea rossa) di kiwi italiano nel periodo 200-2006, in tonnellate.
Le principali destinazioni dell'export di kiwi italiano. In rosso il peso dell'UE, in verde i paesi extra-europei, in blu in Nord America, in bianco il Far East, in grigio le altre destinazioni.
Le principali destinazioni dell'export di kiwi italiano. In rosso il peso dell'UE, in verde i paesi extra-europei, in blu in Nord America, in bianco il Far East, in grigio le altre destinazioni.
Per quanto riguarda la produzione mondiale di kiwi, si stima che le superfici complessive siano raddoppiate dagli anni '90 ad ora, passando da 70.000 a 140.000 ettari. La metà di esse si trova in Cina. Mentre la produzione, dal 2000 a oggi, e' raddoppiata (da 200.000 a 400.000 ton), soltanto 10.000 ettari sono destinati alla produzione del tipico kiwi verde di varieta' Hayward.
Per quanto riguarda la produzione mondiale di kiwi, si stima che le superfici complessive siano raddoppiate dagli anni '90 ad ora, passando da 70.000 a 140.000 ettari. La metà di esse si trova in Cina. Mentre la produzione, dal 2000 a oggi, e' raddoppiata (da 200.000 a 400.000 ton), soltanto 10.000 ettari sono destinati alla produzione del tipico kiwi verde di varieta' Hayward.
Lo sviluppo, dagli anni '90 al 2006, delle superfici coltivate a kiwi. In verde, tutti i paesi esclusa la Cina; in giallo, la Cina.
Lo sviluppo, dagli anni '90 al 2006, delle superfici coltivate a kiwi. In verde, tutti i paesi esclusa la Cina; in giallo, la Cina.
Elementi di difficolta' per i produttori italiani di kiwi: un cambio sfavorevole tra euro e USD, la dimensione produttiva, la competizione da parte della Cina, la nascita di nuove varieta' - come il Red Sun - che maturano in anticipo rispetto al kiwi italiano.
Elementi di difficolta' per i produttori italiani di kiwi: un cambio sfavorevole tra euro e USD, la dimensione produttiva, la competizione da parte della Cina, la nascita di nuove varieta' - come il Red Sun - che maturano in anticipo rispetto al kiwi italiano.
La stagione 2007 si e' caratterizzata per un drastico aumento del prezzo del kiwi italiano, dovuto principalmente ad una minore produzione e all'effetto del tasso di cambio USD/euro: basti pensare che solo il cambio e' stato responsabile di un incremento dei prezzi pari al 17% rispetto alla stagione precedente.
La stagione 2007 si e' caratterizzata per un drastico aumento del prezzo del kiwi italiano, dovuto principalmente ad una minore produzione e all'effetto del tasso di cambio USD/euro: basti pensare che solo il cambio e' stato responsabile di un incremento dei prezzi pari al 17% rispetto alla stagione precedente.
Grafico dell'evoluzione del rapporto di cambio tra euro e dollaro americano nel corso della stagione 2007/08.
Grafico dell'evoluzione del rapporto di cambio tra euro e dollaro americano nel corso della stagione 2007/08.
Sfortunatamente per l'Italia, la valuta di riferimento per l'industria ortofrutticola non e' l'euro, bensi' il dollaro USA. Pertanto la combinazione dei due fattori visti prima ha avuto un impatto molto negativo sui prezzi di vendita del prodotto italiano sui mercati esteri come Asia, Medio Oriente e Nord America.
Sfortunatamente per l'Italia, la valuta di riferimento per l'industria ortofrutticola non e' l'euro, bensi' il dollaro USA. Pertanto la combinazione dei due fattori visti prima ha avuto un impatto molto negativo sui prezzi di vendita del prodotto italiano sui mercati esteri come Asia, Medio Oriente e Nord America.
Certamente esistono mercati, come il Giappone, disposti a pagare prezzi piu' elevati di altri. Purtroppo, l'Italia non ha nemmeno ancora avviato le pratiche per un protocollo d'intesa commerciale con il Giappone riguardo al kiwi. Nel corso della passata stagione, l'aumento complessivo dei prezzi del kiwi ha raggiunto il 30% rispetto all'anno prima.
Certamente esistono mercati, come il Giappone, disposti a pagare prezzi piu' elevati di altri. Purtroppo, l'Italia non ha nemmeno ancora avviato le pratiche per un protocollo d'intesa commerciale con il Giappone riguardo al kiwi. Nel corso della passata stagione, l'aumento complessivo dei prezzi del kiwi ha raggiunto il 30% rispetto all'anno prima.
Tra gli obiettivi del settore, si sottolinea l'esigenza di procedere ad un'accurata meccanizzazione del processo produttivo per rispondere alle esigenze di mercato. Importante, ad esempio, l'introduzione di controlli sulla consistenza di ogni singolo frutto e il controllo su calibro, forma e colorazione del prodotto.
Tra gli obiettivi del settore, si sottolinea l'esigenza di procedere ad un'accurata meccanizzazione del processo produttivo per rispondere alle esigenze di mercato. Importante, ad esempio, l'introduzione di controlli sulla consistenza di ogni singolo frutto e il controllo su calibro, forma e colorazione del prodotto.
Importante anche implementare le tecnologie necessarie a preservare la qualità dei frutti per lunghi periodi di tempo, aumentare l'omogeneita' per garantire standard qualitativi continui per tutto il periodo che va da ottobre a maggio. Interessante anche l'applicazione di sistemi innovativi di monitoraggio della temperatura.
Importante anche implementare le tecnologie necessarie a preservare la qualità dei frutti per lunghi periodi di tempo, aumentare l'omogeneita' per garantire standard qualitativi continui per tutto il periodo che va da ottobre a maggio. Interessante anche l'applicazione di sistemi innovativi di monitoraggio della temperatura.
Tra gli altri obiettivi per l'industria del kiwi sono da menzionare lo sviluppo del settore bio, l'apertura di nuovi mercati alternativi e l'elaborazione di strategie a lungo termine.
Tra gli altri obiettivi per l'industria del kiwi sono da menzionare lo sviluppo del settore bio, l'apertura di nuovi mercati alternativi e l'elaborazione di strategie a lungo termine.
"E per chiudere, un prezioso concetto espresso da Gandhi: "Il Cliente e' il nostro visitatore piu' importante. Noi dipendiamo da lui. Egli non costituisce un'interruzione al nostro lavoro. Egli rappresenta la finalita' di esso. Non e' estraneo al nostro business, ma parte integrante di esso. Servendo il nostro Cliente, non gli stiamo facendo un favore. E' lui che ci fa il favore di darci l'opportunita' di servirlo."
"E per chiudere, un prezioso concetto espresso da Gandhi: "Il Cliente e' il nostro visitatore piu' importante. Noi dipendiamo da lui. Egli non costituisce un'interruzione al nostro lavoro. Egli rappresenta la finalita' di esso. Non e' estraneo al nostro business, ma parte integrante di esso. Servendo il nostro Cliente, non gli stiamo facendo un favore. E' lui che ci fa il favore di darci l'opportunita' di servirlo."