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Incontro a Bologna il 4 luglio

Non è più possibile aspettare: l'agricoltura deve fare un salto tecnologico

Lotta biologica mirata con i droni in coltivazioni a lotta integrata, agricoltura rigenerativa, prospettive delle TEA (Tecnologie di evoluzione assistita), monitoraggio e assistenza alle decisioni: di questo si parlerà venerdì 4 luglio a Bologna al convegno "TEA e agricoltura digitale 4.0 per la transizione ecologica". Si terrà presso l'aula magna della Regione Emilia Romagna dalle ore 9,15 alle 13. Il tutto è organizzato dal Clust-ER Agroalimentare.

"Le imprese devono sfruttare tutte le attuali possibilità tecniche e tecnologiche - spiega Enrico Francia, docente all'università di Modena e Reggio Emilia - e al convegno si farà il punto sull'attuale situazione. Per quanto mi riguarda, presiederò la sessione delle Tecniche agronomiche 4.0. Ultimamente si sono raggiunti importanti obiettivi con l'utilizzo dei droni in maniera mirata. Ad esempio, dove aver rilevato dei focolai di infezione, vengono rilasciati sulla coltura insetti antagonisti per una lotta biologica. Vi sono stati casi su pomodoro da industria, coltivato con lotta integrata, dove il ragnetto rosso è stato contrastato dall'insetto utile".

© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.it

Ambiente, genotipo, tecnica agronomica: sono queste le tre componenti di base che, se combinate in maniera corretta, possono portare al risultato economico auspicato.

Ma non solo. "Da qui in avanti, si farà sempre più strada l'agricoltura rigenerativa. Avranno sempre più spazio cover crop, rotazioni mirate, concimazioni organico-minerali, biostimolanti utili per il suolo a base di batteri e funghi. L'interazione e le connessioni di conoscenze devono moltiplicarsi, non si può più andare avanti a compartimenti stagni".

Tecnologie che, da prove avveniristiche, diventano sempre più concrete, come le sarchiatrici ottiche che, grazie a telecamere e alle istruzioni fornite all'intelligenza artificiale, riconoscono l'erba infestante e la eliminano dalla coltivazione in maniera mirata.

"Il tutto nasce dal gruppo di lavoro 'Agricoltura sostenibile e di precisione' - conclude il professor Francia - che si avvale della collaborazione di tanti esperti per ogni comparto".

Per maggiori informazioni: scarica qui la locandina