"Inizieremo i primi stacchi il 10 agosto, pertanto è ancora prematuro fare previsioni sulla campagna della frutta estiva. C'è solo da sperare che in questi 40 giorni non accada nulla a livello climatico, come già accaduto in passato". A dichiararlo è Giovanni Scavo, responsabile commerciale della siciliana Il Girasole Soc. Coop.
"La settimana scorsa - aggiunge sul tema - nella zona di Mineo (CT) una forte grandinata accompagnata da un forte vento ha danneggiato vaste aree di agrumeti, che ora necessitano di trattamenti specifici per riprendersi. La carenza idrica invece desta meno problemi rispetto agli anni precedenti, grazie alle recenti piogge".
Per pesche e nettarine, il responsabile commerciale ritiene che gli le aspettative economiche degli agricoltori non andranno deluse: "Grazie alla scarsa concorrenza spagnola, a una campagna di vendite più breve in conseguenza della minore disponibilità di frutta. Per quanto riguarda il mercato interno, la mancanza di frutta coinvolge gli areali del nord Italia. Non c'è molto prodotto in circolazione: soffrono soprattutto i grossi calibri, che sono quelli più richiesti all'estero. Pertanto, la domanda rimane alta e i mercati sono recettivi, con prezzi molto buoni".
"Negli ultimi anni, in Romagna molti impianti destinati alla produzione di pesche e nettarine sono stati riconvertiti, e quindi a mancare sul mercato sono soprattutto le pesche. Ecco perché possiamo dire che in questa particolare annata per la produzione di pesche, albicocche e nettarine la parte da leone la fanno Puglia e Basilicata. Pertanto in Sicilia tutto lascia presagire una campagna della frutta estiva discretamente remunerativa per i produttori".
© Il Girasole soc. coop.
"La nostra produzione di pesche e nettarine, che rappresenta il core business dell'azienda - spiega Giovanni Scavo - è più che altro concentrata sulle varietà medio tardive e tardive I volumi si attestano mediamente intorno a 1.500 tonnellate circa, incluse le nettarine a polpa gialla e le pesche a polpa gialla e bianca. Negli ultimi anni, molto richieste dalla grande distribuzione sono soprattutto le varietà a polpa gialla, nello specifico la pesca O'Henry, che risulta particolarmente gradita al consumatore finale".
"A fine luglio iniziamo con la pera coscia. Al momento, sul mercato proponiamo pere che arrivano dal Cile, perché la Spagna è stata colpita dalla grandine che ha danneggiato gran parte della produzione. Pertanto la concorrenza dovrebbe essere minore e per le pere si prospetta una buona campagna commerciale".
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La pera Coscia è morbida e succosa, dal raffinato retrogusto. Viene coltivata, tra le alte zone, anche nell'areale di Bronte e di Maniace (CT) ed è molto apprezzata, soprattutto se consumata al giusto grado di maturazione. Naturalmente bisogna entrare nell'ottica che si tratta di una pera che - rispetto alle altre varietà - è di piccola pezzatura. Parliamo di una specie tornata in auge dopo il declino degli anni novanta. Sono disponibili a marchio, sia sfuse sia in confezione da 500 g e 1 kg".
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"Pesche e nettarine - conclude Giovanni Scavo - sono un segmento in crescita, per la cooperativa Il Girasole. In Italia, la percentuale di famiglie che acquista il prodotto almeno una volta nel corso dell'anno è molto elevata e si aggira mediamente intorno al 70% per le pesche e al 50% per le nettarine. Le nettarine, in generale, sono le più richieste - ciò spiega la crescita delle superfici investite".
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