"La raccolta delle ciliegie continua con soddisfazione. Le piante sono cariche e la pioggia degli ultimi giorni non dovrebbe aver danneggiato troppo i frutti. Riguardo ai prezzi, sono buoni, solo che le spese sono in aumento ed erodono la marginalità. Siamo inoltre in allarme per la Drosophila". Lo afferma Matteo Pieri, produttore e membro dell'Associazione Aproccc, che raggruppa i produttori di ciliegie delle colline della zona di Cesena.
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"La pressione del cosiddetto moscerino, la Drosophila suzukii, è in continuo aumento, mentre le autorità preposte eliminano molecole utili per la lotta. Vorrei quindi dei suggerimenti su come si presume dovremmo combattere questo insetto. Perché, una volta danneggiate, le ciliegie sono da buttare".
"Si parla sempre di prezzi alti, per le ciliegie, ma nessuno ragiona mai dal punto di vista dell'agricoltore: la percentuale di scarto è spesso elevata, la raccolta è difficoltosa, specie in collina, i costi sono ormai ingestibili, compresi quelli dovuti alla burocrazia e agli adempimenti. Le ciliegie costeranno molto, ma il nostro margine è sempre più risicato".
Pieri sottolinea che i calibri sono buoni, con molta percentuale di 28+. Lui conferisce a un commerciante. "Raccolgo le ciliegie e le confeziono alla rinfusa in cassette da 6 kg. Queste riportano ognuna il logo dell'Aproccc. Fra una settimana inizierà la raccolta delle Corniole, che rappresentano la varietà più pregiata del cesenate. L'auspicio è che qualità e prezzi si mantengano elevati, così che anche l'agricoltore possa ottenere qualche soddisfazione".