Con la fine della raccolta ad Almería, Murcia prende il sopravvento nella produzione di meloni e angurie. I volumi sono attualmente modesti a causa dell'impatto delle piogge di marzo sull'allegagione dei primi fiori, anche se si prevede un aumento e il ritorno ai livelli abituali entro la fine di giugno. Nel frattempo, la domanda continua a crescere in tutta Europa.
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"La maggior parte delle catene di supermercati europee sta già passando dalle coltivazioni in serra di meloni e angurie di Almería a quelle in pieno campo di Murcia", afferma Felipe López, amministratore delegato della cooperativa murciana Gregal e rappresentante del settore ortofrutticolo presso Fecoam.
Attualmente, l'offerta di meloni e angurie a Murcia è stabile. "Finora, i volumi sono stati inferiori al solito, a causa dell'impatto delle piogge registrate nei primi 20 giorni di marzo, che hanno reso quasi impossibili i trapianti. Stiamo ancora lavorando per soddisfare gli ordini il più possibile, tenendo conto che la domanda è in aumento. Nei prossimi giorni la produzione aumenterà e, entro la fine di giugno, dovremmo già tornare ai nostri volumi abituali e poter garantire la fornitura", afferma Felipe López.
Secondo l'amministratore delegato della Gregal, i meloni Piel de Sapo sono attualmente i più colpiti dalle carenze e anche la domanda è in rapida crescita. Questa varietà è destinata principalmente al mercato interno, sebbene le esportazioni continuino ad aumentare leggermente ogni anno. Nel caso dei meloni Galia, domanda e offerta risultano piuttosto in equilibrio.
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"Reperire calibri commerciali di diverse varietà di meloni e angurie è stato più difficile in questa prima parte della stagione, a causa delle rese più basse di alcune varietà precoci, che hanno portato i frutti a sviluppare calibri più grandi. Tuttavia, i grandi rivenditori si sono generalmente dimostrati flessibili, data la buona qualità e i gradi Brix di meloni e angurie. Nelle prossime settimane, i calibri miglioreranno con l'arrivo delle varietà di metà stagione", conclude López, evidenziando che l'areale coltivato a meloni e angurie rimane simile a quello della scorsa stagione, senza variazioni significative per nessuna varietà.
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