L'ultima stagione dell'aglio in Cile, da fine ottobre a metà febbraio, si è conclusa con risultati positivi. La stagione 2024/25 ha superato le aspettative per quanto riguarda sia i raccolti sia i prezzi.
© NCA
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"La produzione e le quotazioni sono risultate soddisfacenti, con un aumento del 20% rispetto alla stagione precedente. Il clima è stato decisivo. Abbiamo vissuto un periodo neutro senza El Niño e La Niña, che ci ha permesso di avere temperature normali. A questo è seguito un inverno freddo, caratterizzato da oltre 600 ore di freddo e dall'assenza di pioggia durante la stagione di raccolta. Tutto ciò ha favorito la qualità dell'aglio, in particolare della varietà cinese viola, l'unica che coltiviamo", ha dichiarato Nelson Cordero Arevalo, direttore generale di Comercializadora y Exportadora NCA.
Il principale mercato di esportazione è stato il Messico, che ha rappresentato circa il 90% del volume esportato da NCA. Sono state effettuate spedizioni anche in Brasile e in Spagna. "Ogni container (28 in totale) trasportava circa 2.200 cassette da 10 kg, con prezzi che oscillavano tra i 30 e i 33 dollari a cassetta, ben al di sopra dei 24-25 dollari registrati nella stagione precedente. Questo incremento è attribuito alla carenza di aglio in Messico e Spagna e all'attrattiva dell'aglio fresco cileno rispetto a quello frigoconservato che si consuma nell'emisfero settentrionale durante l'inverno".
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"Ci sono stati anche alcuni inconvenienti. Uno dei principali in questa stagione è stata la logistica. La mancanza di disponibilità di container e i ritardi nella rimozione delle merci nei porti messicani hanno influito sul ritmo delle consegne. Le merci sono rimaste bloccate in porto fino a 15 giorni, il che ha avuto ripercussioni sui nostri clienti e ha complicato la catena di fornitura", ha dichiarato Cordero.
Le aspettative per la prossima stagione sono segnate dall'incertezza. Prevediamo il passaggio a una fase climatica di La Niña, che potrebbe portare temperature più fresche e meno piogge, condizioni che favoriscono la produzione di aglio. Dal punto di vista commerciale, tuttavia, la tendenza potrebbe essere al ribasso. "L'aumento della produzione in Cile, Perù e Argentina - motivato dai buoni prezzi precedenti - insieme a un calo del 30-40% dei prezzi dell'aglio cinese, potrebbe mettere sotto pressione il mercato internazionale", ha sottolineato.
"La nostra attenzione si concentra sul miglioramento del servizio e della qualità per i clienti attuali, più che sull'espansione dei mercati", ha concluso Cordero, chiarendo che, sebbene l'aglio cileno stia vivendo un buon momento, il futuro dipenderà da una gestione attenta di fronte ai cambiamenti globali.
Per maggiori informazioni:
Nelson Cordero Arévalo
NCA - Comercializadora y Exportadora
Quinta de Tilco
Sexta Región - Cile
+56 9 5228 0382
ventas@ncaexport.cl