La campagna della Cipolla Ramata di Montoro, in provincia di Avellino, si presenta ricca di spunti: un prossimo raccolto di qualità superiore, l'avanzamento del percorso IGP, un forte impegno nella divulgazione e nell'educazione alimentare delle nuove generazioni, e la consapevolezza delle sfide poste dalle normative agricole e dai cambiamenti climatici. A parlarne è Nicola Barbato, amministratore della GB Agricola e presidente del Comitato Promotore della Cipolla Ramata di Montoro.
Nicola Barbato (foto di repertorio)
Per quanto riguarda la campagna di raccolta di quest'anno, prevista tra fine giugno e fine luglio, le prospettive sono molto positive. "Nonostante le previsioni di una stagione siccitosa, la nostra zona di produzione dispone di acqua sufficiente, garantendo una qualità eccellente delle cipolle, forse la migliore degli ultimi tre anni", dichiara Barbato. L'azienda ha anche ampliato gli areali di coltivazione, spingendosi fino alla piana del Sele, nell'area di Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno.
L'ampliamento è, in parte, anche dovuto alla nuova Politica Agricola Comune (PAC), che impone la rotazione colturale, limitando la coltivazione della cipolla sullo stesso terreno a una volta ogni tre anni. Barbato solleva, infatti, una critica: "Questa norma penalizza le piccole aziende con appezzamenti ridotti e cozza con le buone pratiche agricole tradizionali, come l'uso del favino da sovescio e la solarizzazione, che rigenerano il terreno annualmente e consentono di coltivare la cipolla con frequenza maggiore, mantenendo alta la sostanza organica".
Nonostante le sfide burocratiche, il contesto di mercato offre uno scenario interessante. "Attualmente, secondo alcune case sementiere, si registra un calo del 30% nella semina di cipolle sia in Spagna sia Italia: in Puglia, ad esempio, la causa è la mancanza d'acqua. Tale situazione, sebbene critica per altre aree, rappresenta un'opportunità per noi produttori di biodiversità e per la Cipolla Ramata di Montoro", spiega Barbato.
© GB Agricola
Festa del Raccolto della Cipolla Ramata di Montoro
Mentre la campagna di raccolta della rinomata Cipolla Ramata di Montoro si appresta a partire a fine giugno, fervono i preparativi per un evento speciale che celebra l'inizio di questa fase cruciale: la Festa del Raccolto, dal 27 al 29 giugno 2025. "Non è solo un momento per festeggiare la nuova produzione, ma un'occasione per onorare le tradizioni degli avi, quando le famiglie si aiutavano reciprocamente nei lavori agricoli", spiega Barbato, il quale sottolinea l'importanza di raccontare la tradizione e il passato affinché possano essere parte del presente e del futuro.
Questa visione si lega a un impegno concreto verso la sostenibilità e l'educazione alimentare, in particolare rivolta ai più piccoli. "La facoltà di Ingegneria Alimentare dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, in uno studio recente ha evidenziato come i bambini nella fascia d'età 5-12 anni, se accompagnati in un percorso di conoscenza dei prodotti locali, sviluppano maggiore apprezzamento e propensione al consumo – dichiara Barbato – Al contrario, un'alimentazione basata su prodotti (ultra-)processati li allontana dalla conoscenza del territorio, delle tradizioni e persino dei prodotti stessi, al punto da non sapere se una cipolla nasca su un albero o nella terra".
È in quest'ottica che l'evento includerà una serie di laboratori dedicati a bambini e genitori. Percorsi esperienziali e di degustazione mirano a far riscoprire la bontà di prodotti semplici e genuini, promuovendo un consumo più consapevole in futuro. L'educazione alimentare è vista come un pilastro della sostenibilità aziendale. "L'impegno educativo si estende a workshop con noti esperti, anche di fama internazionale, come il professor Cesare Ghidelli, nominato da una rivista americana come migliore oncologo al polmone. L'obiettivo è spiegare l'importanza di mangiare bene per prevenire le malattie. L'evento si configura quindi come un'iniziativa per famiglie, pensata per coinvolgere attivamente grandi e piccoli", sottolinea Barbato.
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Prosegue il percorso dell'IGP
Accanto alla divulgazione e all'educazione alimentare, l'azienda prosegue nel percorso di riconoscimento dell'Indicazione Geografica Protetta (IGP) per la Cipolla Ramata di Montoro (cfr. FreshPlaza del 20/01/2025). Un viaggio iniziato nel 2012, che ha richiesto un imponente lavoro di recupero e documentazione storica. Tale lavoro, supportato dalla Camera di Commercio di Avellino, ha portato alla presentazione dell'istanza alla Regione Campania. La Regione ha accolto positivamente la richiesta, riconoscendo la Cipolla Ramata di Montoro come un prodotto con una tradizione molto lunga e ampia sul territorio, in linea con le nuove e più stringenti regole europee per le IGP. "Ora continueremo con tutto il necessario per arrivare all'obiettivo", conclude Barbato.
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