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Omar Sánchez Rojas, Corbana:

"La Costa Rica si sta lasciando alle spalle un periodo di scarse esportazioni di banane"

"Ci siamo concentrati sulla maggiore efficienza, ovvero produrre di più nella stessa area. Questo approccio riassume la strategia del settore bananiero costaricano, che ha mantenuto il suo areale a circa 42.000 ettari per oltre 15 anni, dando priorità alla produttività rispetto all'espansione", ha dichiarato Omar Sánchez Rojas, responsabile business intelligence della Corbana.

© Corbana

Nel 2024, le esportazioni hanno totalizzato 125,5 milioni di casse, con un calo dell'1,1% rispetto al 2023, attribuito a una distribuzione delle precipitazioni meno favorevole. Per il 2025, Sánchez prevede un calo di circa il 5% rispetto al 2024. "Ci sarà una carenza nella prima metà dell'anno, a causa delle elevate precipitazioni di novembre e dicembre che hanno compromesso l'equilibrio tra umidità e precipitazioni, necessario per una buona produzione. I produttori sperano che la seconda metà dell'anno possa compensare parte del calo registrato finora".

C'è una leggera carenza di banane sul mercato internazionale, che contribuisce a mantenere il prezzo europeo intorno ai 18 dollari a cassa, circa un dollaro in più rispetto allo stesso periodo del 2024. La Costa Rica rimane concentrata sui suoi mercati principali: l'Unione europea, che assorbe il 47% delle esportazioni, gli Stati Uniti (33%), il Regno Unito (9%) e altri mercati (principalmente in Medio Oriente, come Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti) che rappresentano il restante 11%. "Siamo interessati anche ad altri mercati, in particolare i Paesi dell'Europa orientale", ha affermato Sánchez.

© Corbana

Riguardo alo sciopero del settore bananiero a Panama, Sánchez spiega: "Storicamente, quando un Paese ha delle difficoltà nelle esportazioni, altri tendono a colmare quel divario. Al momento non disponiamo di informazioni sufficienti per capire se il mercato stia compensando con frutta proveniente da altre origini. La Costa Rica sta venendo fuori da un periodo di scarse esportazioni. Tuttavia, quando si crea uno squilibrio da una parte, il mercato cerca di riequilibrarsi con la produzione proveniente da un'altra zona".

"Sono preoccupato per gli eventi che stanno accadendo a Panama e spero che si possa trovare presto una soluzione", ha sottolineato Sánchez. Il commercio si adeguerà, ma la Costa Rica è consapevole dell'importanza della stabilità in tutti i Paesi produttori per il benessere generale delle regioni che dipendono dal commercio di banane.

Ci sono alcune sfide all'orizzonte. I prezzi pagati ai produttori riflettono una criticità strutturale che si trascina da tempo. "Da decenni, la banana è il frutto più economico sugli scaffali dei supermercati. Questo deve cambiare. A differenza di altri frutti, il prezzo delle banane non è stato adeguato in termini reali. Se le quotazioni non verranno adeguate, sarà impossibile sostenere le crescenti richieste ambientali e sociali. Siamo favorevoli a tutte le richieste legate alla sostenibilità, al miglioramento dei salari e alla tutela dell'ambiente. Ma abbiamo sempre ribadito che questa responsabilità deve essere condivisa lungo tutta la filiera. Ciò include i supermercati, che finora non hanno assunto una posizione determinante, e anche i consumatori", ha evidenziato Sánchez.

© Corbana

Un'altra sfida è rappresentata dal Fusarium Tropical Race 4 (TR4), una malattia che minaccia le piantagioni. "Chi ancora non ne è colpito deve continuare a impegnarsi per contenerne l'arrivo nelle proprie piantagioni", ha dichiarato Sánchez, sottolineando l'urgenza di sviluppare varietà resistenti e di cooperare tra i Paesi.

Nonostante le difficoltà, il settore bananiero costaricano è resiliente e continua a essere un motore di occupazione e sviluppo. "Il settore genera 42.000 posti di lavoro diretti e circa 100mila indiretti nella regione di Huétar Caribe, rappresentando il 76% dell'occupazione nell'area. La rivalutazione del Colón ci ha resi meno competitivi, ma ci siamo impegnati molto per mantenere la forza lavoro".

La Costa Rica è impegnata nella sostenibilità. "Lavoriamo su questo da oltre 30 anni, con attività di riciclo, riduzione del consumo idrico e 14.500 ettari protetti. Tuttavia, ci sono sempre margini di miglioramento", ha concluso Sánchez.

Per maggiori informazioni:
Omar Sánchez Rojas
Corbana
Costa Rica
+506 4002 4716 / +506 4002 4714
osanchez@corbana.co.cr
www.corbana.co.cr