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Complice il clima anomalo

Vuoto produttivo per le albicocche

Da parte di produttori, tecnici e commercianti di Puglia e Basilicata giungono segnalazioni relative a una scarsissima offerta per le albicocche, se non proprio a una completa assenza in alcune zone. Una carenza di prodotto che pare interessare non solo le cultivar precoci, con gli ultimi volumi in raccolta proprio in queste ore, ma anche altre varietà a media e tardiva maturazione. A provocare questa flessione è indubbiamente l'andamento climatico anomalo primaverile.

© Produttori della BasilicataAlbicocche Mogador

Dopo aver raccolto sporadici quantitativi di albicocche della varietà Mogador, i coltivatori sono in attesa della completa colorazione di altre cultivar come Flopria. Anche qui, però, si registra un drastico calo del 50% nei volumi, danneggiati da piogge frequenti e di carattere temporalesco, che determinano elevate percentuali di scarto. Sulle cultivar precoci, a detta gli operatori, il crollo delle rese ha raggiunto picchi anche del 90%.

© Produttori della BasilicataGli operatori segnalano quotazioni sopra la media, con valori che hanno toccato anche i 5 €/kg nei mercati ortofrutticoli italiani.

Salvatore Digno da Tursi (Matera), dice: "Piante che lo scorso anno presentavano decine di chilogrammi di frutti pendenti, stavolta ne hanno solo qualche chilo. La causa sono gli abbassamenti termici e i tassi elevati di umidità che vanno a danneggiare le produzioni in accrescimento e maturazione. Freddo e umidità nella fase della fioritura, infatti, hanno alimentato il diffondersi di malattie fungine e compromesso l'allegagione dei frutti, aumentando cosi gli interventi fitosanitari e non escludendo le operazioni di diradamento e dunque un rincaro dei costi. Trovare partite di albicocche è difficile, anche a causa di una generale tendenza a estirpare drupacee per impiantare altre specie, come ad esempio gli agrumi, ma quest'anno la situazione pare ancora più complessa. Personalmente avevo a dimora circa 10 ettari, ora mi resta solo qualche centinaio di piante".

Neppure all'estero la situazione produttiva sembra migliore, come in Spagna, Turchia e Grecia, tanto che alcuni operatori italiani manifestano difficoltà nel portare avanti gli accordi commerciali, poiché non trovano sufficienti forniture di drupacee straniere da acquistare. Anche qui ritorni di freddo, piogge e grandine hanno generato perdite importanti per le aziende agricole.