Il mercato globale dei mandarini sta vivendo una stagione dinamica, con diversi Paesi che si trovano ad affrontare sfide e opportunità uniche. La Spagna registra una forte domanda di mandarini, anche se la concorrenza delle importazioni è in aumento. Nei Paesi Bassi la stagione dei mandarini procede in modo ottimale e con un'attenzione particolare al Nadorcott marocchino. Il Belgio ha notato una fine anticipata della stagione del Nadorcott a causa delle piogge autunnali, mentre l'Italia ha affrontato una stagione difficile per le clementine, ma rimane ottimista per i mandarini tardivi.
In Germania gli agrumi spagnoli rimangono dominanti, anche se i prezzi sono in calo, mentre la Francia riferisce di un mercato dei mandarini stabile nonostante il calo della produzione. La Grecia ha goduto di una buona stagione, con prezzi stabili e una buona qualità. In Nord America l'offerta di mandarini biologici della California rimane consistente, sostenuta dalle importazioni da Marocco, Perù, Cile e Sudafrica. Nel frattempo Egitto e Marocco sono alle prese con l'aumento della concorrenza nel commercio globale di mandarini.
Il Sudafrica sta affrontando ritardi nella stagione dei mandarini, con le importazioni che colmano il divario, mentre la Cina è alle prese con il calo delle vendite di Papagan a causa della concorrenza e dei problemi di sicurezza alimentare. Il Perù ha stabilito nuovi record di esportazione di agrumi, grazie a alle ottime spedizioni di mandarini, mentre l'Argentina sta affrontando pressioni sull'offerta e una crescente concorrenza. Il Cile continua a essere leader nei principali mercati di esportazione, con i mandarini che rimangono una parte fondamentale del suo commercio. Infine, l'Uruguay sta rafforzando la sua posizione nel settore agrumicolo mondiale, concentrandosi sulle varietà senza semi ed espandendo le esportazioni.
Spagna: la stagione vede una domanda elevata e una crescente concorrenza delle importazioni
La seconda parte della stagione dei mandarini spagnoli sta procedendo in anticipo rispetto alla campagna 2024, sia dal punto di vista agronomico sia da quello commerciale. A causa della scarsità di mandarini in questo periodo dell'anno, c'è una forte domanda nei campi. Secondo un esportatore, le principali varietà attualmente spedite sono Ortanique, Orri e Leanri, con quantità limitate di Nadorcott e Tango. Queste ultime varietà sono molto richieste e hanno prezzi elevati a causa della minore offerta. "In effetti, la maggiore disponibilità e i prezzi molto più vantaggiosi stanno portando più persone a concentrarsi sull'Ortanique in questo momento", ha osservato l'esportatore.
La seconda metà della stagione si sta delineando bene, dopo le difficoltà iniziali causate dalle continue piogge dell'autunno 2024. "La Clemenules, la varietà più coltivata in Spagna, ha terminato prima del previsto. Come altre varietà alla fine dello scorso anno, ha avuto problemi di qualità a causa dell'elevata umidità - ha spiegato un coltivatore - Tutti coloro che si occupano della produzione di clementine o mandarini hanno dovuto affrontare lo stesso problema: i frutti sembravano a posto quando lasciavano il magazzino, ma mostravano segni di danni da umidità all'arrivo nei supermercati".
Quest'anno è stato adottato un approccio più selettivo nei confronti dei mandarini, riducendo la quantità di frutti di qualità inferiore presenti sul mercato. Un altro problema importante di questa stagione è stato il tripide, ma dall'inizio della campagna si è prestata particolare attenzione a garantire che venissero spediti solo frutti con una buccia impeccabile, riducendo al minimo il rischio di difetti all'arrivo.
"Con l'avvicinarsi della fine della stagione, le importazioni si sono rafforzate - ha aggiunto l'esportatore - Il Marocco, in particolare, si sta affermando sul mercato europeo con i suoi mandarini di alta qualità dell'ultima parte della stagione". Le importazioni da paesi terzi sono in aumento, ma l'Ortanique spagnolo rimane competitivo, rispettando tutti gli standard di qualità necessari. Questa settimana i prezzi dell'Ortanique di alta qualità confezionato oscillavano tra 0,80 e 0,90 euro, appena al di sopra del prezzo offerto dalla Grecia e persino inferiore al Murcott turco.
Paesi Bassi: la forte campagna continua con il Nadorcott marocchino
"Guardiamo indietro ad un'eccellente stagione agrumicola per i mandarini. Gli ultimi Nadorcott provenienti dalla Spagna sono stati venduti tutti a prezzi ottimi. Negli ultimi anni siamo passati a importare solo i calibri più grandi, con il calibro 82 che è il più piccolo. Personalmente, preferisco i mandarini più piccoli perché tendono a essere più gustosi, ma i nostri clienti preferiscono quelli più grandi. Quando si scende alle dimensioni 120-130, la vendita diventa più difficile. Molti fornitori spagnoli confezionano le dimensioni più piccole in reti per i supermercati, perché ottengono prezzi migliori rispetto a quelle vendute sfuse", dice un importatore olandese.
"Negli anni passati avremmo continuato con la varietà Ortanique ancora per un po', ma dato che è più difficile da sbucciare, i miei clienti preferiscono il Nadorcott marocchino. Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto diversi container di queste varietà e continueremo a utilizzarle per un'altra settimana o due. La qualità è buona e si vendono bene. Il prezzo dei Nadorcott più grandi varia da 12 a 12,50 euro, mentre i formati più piccoli (120) si aggirano intorno ai 10-10,50 euro".
Belgio: la stagione del Nadorcott spagnolo sta finendo molto prima rispetto agli anni precedenti
"Al momento c'è un'ampia scelta di clementine e la qualità è eccellente - afferma un commerciante belga - Abbiamo varietà più dolci, come le Orri senza foglia provenienti da Israele e dalla Spagna, le clementine rosse italiane per chi cerca qualcosa di più particolare e, per chi preferisce un gusto leggermente più fresco, abbiamo le nuove Nadorcott con foglia. Si sbucciano facilmente e hanno un aspetto attraente".
"In passato tutti preferivano le clementine con foglia, ma ora le preferenze dei consumatori sono molto più divise. Abbiamo notato che gli agrumi senza foglia vengono selezionati con cura, il che consente di ridurre al minimo gli sprechi. Inoltre, si riescono a riporre ordinatamente sugli scaffali dei negozi: anche la presentazione è importante. Tuttavia, la stagione del Nadorcott spagnolo sta finendo molto prima rispetto agli anni precedenti. A causa delle forti piogge autunnali, alcuni raccolti sono andati perduti, facendo sì che tutte le varietà abbiano superato la stagione più rapidamente".
Italia: stagione difficile per le clementine, buone prospettive per i mandarini tardivi
In provincia di Taranto, in Puglia, la campagna delle clementine Comune è terminata da alcune settimane. Una stagione tutto sommato positiva, malgrado il prodotto non sia stato conforme commercialmente a partire dalla prima decade di gennaio, facendo così registrare una flessione delle vendite. Anche i volumi esportati di clementine sono diminuiti rispetto alla stagione passata, nonostante la maggiore percentuale di calibri piccoli. Dopo le festività, i mercati sono crollati perché ingolfati. I prezzi delle clementine Comune, piuttosto che impennarsi sono diminuiti, contrariamente a quanto desideravano e pronosticavano gli operatori, visto il ridursi dei volumi. A questo, poi, si è aggiunto il maltempo, con piogge e nebbie mattutine, che hanno rovinato il prodotto in maniera irreversibile, generando così un rincaro dei costi di raccolta, causato dalla selezione accurata dei frutti, oltre che timori degli operatori sulla tenuta della merce. La conseguenza è stata un crollo dei prezzi anche di 0,15 €/kg. C'è da dire, però, che per il prodotto grezzo, ad esempio, non è mai sceso al di sotto di 0,45 €/kg, con punte massime anche di 0,70-0,80 €/kg (raccolta a carico del produttore), registrando il picco proprio durante le festività natalizie.
Lo scorso 20 gennaio è iniziata la raccolta dei mandarini tardivi siciliani che si protrarrà fino alla fine di aprile. La qualità produttiva è in ordine, grazie ai terreni drenanti della zona di Paterno' (CT) dove l'influenza dei recenti fenomeni alluvionali non si è fatta sentire, perché l'eccesso idrico è stato smaltito dal suolo. I calibri sono in prevalenza medi, ma c'è buona presenza di calibri più grandi, tant'è che il prezzo alla produzione per la merce di prima scelta è ritenuto soddisfacente, intorno a 0,70-0,80 euro/kg.
Per quanto riguarda il mandarino Tardivo di Ciaculli, nella provincia di Palermo, la campagna è iniziata a metà gennaio e dovrebbe proseguire fino a fine marzo, chiudendo in anticipo rispetto allo scorso anno. Si prevede un volume commercializzato tramite soprattutto le principali catene di distribuzione di circa 3.000 tonnellate. Gli agrumi presentano un eccellente grado zuccherino. La campagna è stata segnata da una siccità costante e da tre giorni di grandine registrati a fine dicembre che hanno colpito quasi tutti i territori della provincia di Palermo.
Germania: agrumi spagnoli in testa, ma i prezzi calano
Gli agrumi spagnoli hanno continuato a dominare il mercato tedesco. In termini di volume, segue l'israeliano Orri, davanti al turco Murcott. Le forniture marocchine e italiane hanno completato la selezione. A Francoforte il Nadorcott egiziano aveva dimensioni troppo piccole per attirare l'attenzione. Tuttavia, l'Orri israeliano è arrivato in quantità maggiori e ha venduto bene nonostante i prezzi più alti. Al contrario, il Tango spagnolo e il Nadorcott hanno registrato prezzi più bassi a Francoforte.
I prezzi degli agrumi spagnoli sono generalmente scesi anche negli altri mercati. Nonostante il freddo, la domanda dei clienti ha mostrato segni di saturazione. Di conseguenza, le clementine sono state ritirate dalla commercializzazione e non sono più disponibili per la vendita.
Francia: il mercato rimane stabile nonostante il calo di produzione
Come per la maggior parte della frutta e della verdura, il consumo di mandarini rimane moderato. Il mercato è relativamente equilibrato, anche se la Spagna sta affrontando un calo di produzione del 30-40% quest'anno. Questo calo è dovuto principalmente al fenomeno dell'alternanza. Di conseguenza, le vendite sono stabili e i prezzi rimangono ragionevoli.
In termini di qualità, i mandarini stanno ottenendo buoni risultati, grazie a frutteti più maturi rispetto agli anni precedenti. Il mandarino Orri continua ad essere molto apprezzato dai consumatori.
Grecia: la stagione vede prezzi stabili e buona qualità
In Grecia la stagione dei mandarini è stata migliore rispetto all'anno scorso, con prezzi più stabili e frutti di buona qualità. Un fattore chiave di questo risultato positivo è stata l'assenza di gravi perturbazioni meteorologiche, che ha ridotto al minimo i danni alle colture e ha garantito una produzione all'altezza delle aspettative. Inoltre, i mercati baltici sono stati particolarmente forti in questa stagione.
Nord America: l'offerta è solida grazie alla spinta delle importazioni
In California, l'offerta di mandarini biologici rimane forte, con la raccolta che si sta spostando su varietà come Tango e Murcott. Il raccolto di quest'anno ha complessivamente buoni volumi. I frutti di inizio stagione, come i mandarini Page, erano insolitamente piccoli, mentre i Tango sono più grandi.
La domanda è solida, anche se i prezzi sono leggermente più bassi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. I prezzi all'ingrosso sono più competitivi e la frutta sarà disponibile in volumi adatti alle promozioni per le prossime sette-otto settimane. In Florida molti coltivatori e spedizionieri hanno terminato la produzione di mandarini.
Per quanto riguarda le importazioni, è in arrivo una consistente offerta di mandarini da Paesi come il Marocco, che in questa stagione ha una buona qualità e offre un'opzione conveniente per i rivenditori. In genere le spedizioni dal Marocco iniziano a ottobre o novembre, anche se alcuni spedizionieri aspettano fino a gennaio per iniziare con la varietà Nadorcott. Dopo il Marocco le importazioni passeranno al Perù, al Cile e al Sudafrica, con una distribuzione particolarmente forte negli Stati Uniti nordorientali.
Egitto e Marocco: gli agrumi devono affrontare una concorrenza crescente
In Egitto la stagione dei mandarini è iniziata a novembre con una forte domanda e volumi più elevati rispetto allo scorso anno. I coltivatori egiziani si stanno concentrando sempre più sui mandarini, ampliando le superfici e migliorando la selezione, puntando sulla competitività dei prezzi rispetto a Marocco e Turchia. A dicembre, a un mese dall'inizio della stagione, gli esportatori hanno registrato vendite vivaci in Europa, negli Stati del Golfo e in Russia. Tuttavia, verso la fine di gennaio la domanda è rallentata a causa dell'intensificarsi della concorrenza del Marocco e della Turchia. Come ha osservato un esportatore, "la Turchia è in vantaggio sui mercati europei grazie alla comodità dei trasporti, che gli importatori preferiscono. Lo stesso vale per il Marocco in Africa occidentale".
In Marocco i volumi dei mandarini sono migliorati rispetto alla scorsa stagione, ma rimangono al di sotto dei livelli storici, dato che il Paese sta affrontando il settimo anno consecutivo di siccità. L'aumento dei costi di produzione dovuto alla carenza d'acqua ha reso i mandarini marocchini relativamente costosi in Europa, anche se continuano ad avere una base di clienti fedeli. La stagione è iniziata con una forte domanda, in particolare da parte degli importatori spagnoli che si affidano al Nadorcott per i loro programmi europei. La domanda è stata solida anche in Russia e in Nord America. Tuttavia, a metà stagione la domanda in Europa si è indebolita a causa dei prezzi più bassi della concorrenza. Le previsioni sono che la stagione Nadorcott si protrarrà sino alla fine di aprile.
Sudafrica: le importazioni devono affrontare la concorrenza
In Sudafrica i mandarini non ancora maturi rimangono sugli alberi e le forniture locali provengono attualmente dall'emisfero settentrionale. I mandarini importati costano circa R30 (1,6 euro) al chilogrammo, ma i volumi sono bassi. Queste importazioni hanno difficoltà a competere con l'abbondanza di frutta estiva disponibile per i consumatori sudafricani.
La raccolta dei mandarini tardivi dovrebbe iniziare verso la fine di aprile nelle regioni settentrionali del Paese. Le stime ufficiali sulle esportazioni non sono ancora state rese note.
Nel 2024 le cinque principali destinazioni di esportazione dei mandarini sudafricani sono state i Paesi Bassi - con un record di 140.000 tonnellate, e spedizioni totali verso l'Europa pari a 190.000 tonnellate - il Regno Unito, gli Emirati Arabi Uniti, la Russia e gli Stati Uniti.
Cina: le vendite di Papagan diminuiscono a causa della concorrenza e delle preoccupazioni sulla sicurezza alimentare
Dopo il Capodanno cinese il mercato registra di solito un'impennata delle forniture di Papagan provenienti dal Sichuan, in Cina. Per migliorare la sicurezza alimentare e la gestione della qualità, l'anno scorso le autorità del Sichuan hanno attuato una rigida regolamentazione, che ha preso di mira l'uso di deacidificatori e di altri input chimici e ha imposto controlli più severi sulla raccolta anticipata. Queste norme hanno avuto un notevole effetto deterrente. Inoltre, quest'anno è un anno nero per il Papagan, con un calo della produzione di oltre il 50%. Di conseguenza, rispetto agli ultimi due anni la stagione di raccolta è stata ritardata e l'offerta complessiva sul mercato è diminuita.
A causa delle rese inferiori, molti frutteti hanno visto la produzione ridursi di quasi la metà, mentre alcuni hanno registrato riduzioni superiori al 60%. Ciò ha fatto aumentare i prezzi di circa il 30%, con prezzi nei campi che hanno raggiunto gli 8 ¥ (1,06 euro) al chilogrammo. L'aspetto positivo è che il clima secco ha migliorato la dolcezza dei frutti, rendendo il Papagan di quest'anno più saporito che in passato.
A differenza degli anni precedenti, quando il Papagan era una scelta di mercato popolare, le vendite di questa stagione sono state tutt'altro che ideali. Sia le piattaforme di e-commerce che i canali di distribuzione tradizionali hanno registrato un forte calo dei volumi, mentre i commercianti continuano a esitare ad acquistare presso il sito di produzione. Il contesto generale dei consumi si è indebolito, con una minore domanda di frutta da parte dei consumatori. Inoltre, l'aumento della concorrenza di altre varietà di agrumi e le persistenti preoccupazioni sulla sicurezza alimentare hanno ulteriormente rallentato le vendite di Papagan.
Uno dei principali concorrenti è la Wogan, una varietà di agrumi raccolta nello stesso periodo di Papagan e ampiamente coltivata in diverse regioni. Quest'anno la produzione di Wogan è stata particolarmente elevata nel Guangxi e nello Yunnan, con conseguente abbondanza di offerta e prezzi più bassi rispetto alle stagioni precedenti. Il prezzo al campo del Wogan di prima scelta è quasi la metà di quello del Papagan, il che lo rende un'alternativa più conveniente. Con la sua forte dolcezza e il suo gusto accattivante, il Wogan è diventato altamente competitivo nel mercato post-Capodanno cinese, allontanando le preferenze dei consumatori dal Papagan.
Oltre alle difficoltà, anche le preoccupazioni sulla sicurezza alimentare hanno influito sulla fiducia dei consumatori. La scorsa stagione produttiva sono emerse discussioni online sul presunto uso di saccarina nella frutta, scatenando un ampio dibattito pubblico. In risposta, le autorità locali hanno attuato misure di regolamentazione rigorose, attuando un severo giro di vite a livello delle aziende agricole per garantire la conformità. Sebbene questi sforzi siano stati in gran parte coronati da successo, alcuni consumatori rimangono scettici e scelgono altri frutti. La stagione di vendita del Papagan si estende fino a giugno e gli operatori del settore sperano che le vendite migliorino nei prossimi mesi.
Perù: le esportazioni di mandarini guidano la crescita record degli agrumi
Nel 2024 il Perù ha stabilito nuovi record di esportazione di agrumi, superando le 300.000 tonnellate e i 300 milioni di dollari di esportazioni. Un fattore chiave è stato l'aumento del 19% delle esportazioni di mandarini, in gran parte attribuito alle condizioni climatiche favorevoli, in particolare per le varietà di mezza stagione e tardive, che hanno fornito rese elevate e un'eccellente qualità dei frutti. Inoltre, la carenza di frutta precoce nell'emisfero settentrionale ha portato a un aumento dei prezzi, incrementando ulteriormente il valore delle esportazioni.
In vista del 2025 le prospettive rimangono positive, con aspettative di ripresa delle varietà precoci e una leggera crescita delle campagne di media e tarda stagione. Si prevede anche un continuo aumento delle esportazioni di lime, grazie alla forte produttività di Piura e all'espansione delle coltivazioni.
Argentina: il settore deve affrontare la pressione dell'offerta e la concorrenza
In Argentina la stagione degli agrumi va da marzo a novembre, con varietà come i mandarini Satsuma e Clementine. La stagione 2024 ha visto un significativo aumento della produzione, con conseguenti pressioni sull'offerta che hanno avuto un impatto negativo sui prezzi. A causa degli elevati costi interni e della stagnazione dei prezzi, le esportazioni argentine di mandarini devono affrontare una crescente concorrenza da parte di Paesi come Perù, Sudafrica e Cile. Tuttavia, la domanda rimane stabile in mercati chiave come Canada, Brasile e Russia. Le proiezioni per il 2025 indicano una leggera riduzione della produzione e delle esportazioni, suggerendo che il settore agrumicolo del Paese si trova in difficoltà.
Cile: mandarini in testa ai principali mercati di esportazione
Nella stagione 2024 il Cile ha esportato 128.958 tonnellate di mandarini, con gli Stati Uniti come mercato principale, che ha ricevuto il 95% delle esportazioni totali. Nonostante un leggero calo delle esportazioni complessive di agrumi rispetto al 2023, il Cile rimane un player dominante nel mercato dei mandarini, beneficiando della forte domanda sia negli Stati Uniti che in Giappone. I mandarini continuano a essere una componente chiave delle esportazioni cilene, contribuendo a un forte valore delle esportazioni nonostante le fluttuazioni del mercato globale.
Uruguay: posizione rafforzata nel commercio globale degli agrumi
Nel 2024 la produzione di agrumi dell'Uruguay ha raggiunto le 305.000 tonnellate, con i mandarini che hanno rappresentato il 41% del volume totale delle esportazioni. La strategia del Paese si concentra sulla differenziazione, in particolare attraverso nuove varietà di mandarini senza semi che offrono un colore e un sapore migliori. Sebbene l'Uruguay rimanga un attore minore rispetto a grandi esportatori come il Sudafrica e il Cile, le sue esportazioni di mandarini continuano a crescere costantemente. Inoltre, l'accordo Mercosur-Ue offre l'opportunità di rientrare in mercati come quello europeo, aumentando potenzialmente la competitività dei mandarini uruguaiani in futuro.