"Inizialmente, puntavamo al consumo fresco, ma ci siamo presto resi conto che il mercato dei biostimolanti a base di alghe offriva maggiori opportunità per creare un impatto più ampio", afferma Hermann Schips, amministratore delegato della Kelpinor, la cui attenzione si è concentrata sulla pianta durante un viaggio in barca a vela.
Il team della Kelpinor
Nella piccola cittadina di Sandhornøy, all'interno di un pittoresco edificio per uffici, nei pressi dalla costa norvegese, una squadra di sette persone è pronta a dimostrare il potenziale dei biostimolanti a base di alghe nelle coltivazioni in pieno campo e nell'agricoltura in ambiente controllato (CEA). Fondata nel 2022, Kelpinor si è rapidamente fatta un nome sviluppando biostimolanti a base di alghe brune, raccolte appena fuori dall'ufficio. Il biostimolante denominato Kepinor Suspension punta ad arricchire la crescita delle piante, rafforzare la resilienza e ridurre l'uso di fertilizzanti sintetici.
L'ufficio Kelpinor, situato vicino alla riva del mare
Negli ultimi quattro mesi, la Kelpinor ha lavorato per standardizzare i suoi protocolli sperimentali. "Dai piani iniziali, sono stati fatti molti progressi e stiamo già generando dati che guidano lo sviluppo del nostro prodotto e convalidano il nostro assortimento di prodotti", aggiunge Hermann. Oggi, la Kelpinor si concentra sullo sviluppo di biostimolanti in pasta che sono facili da applicare a livello fogliare e particolarmente efficaci quando impiegati sul campo o in azienda agricola.
Pasta biostimolante
Che cosa li differenzia dagli stimolanti normali?
I biostimolanti sono spesso paragonati a degli integratori per le piante, che ne potenziano i processi naturali senza alterarne la composizione genetica. "Il nostro prodotto favorisce lo sviluppo di radici più lunghe, aumentando la capacità della pianta di assorbire nutrienti e acqua", afferma Lydia Schmidt, product developer. "Migliora anche la produzione di clorofilla, consentendo alle piante di catturare più energia attraverso la fotosintesi".
"Sfruttando le proprietà bioattive delle alghe, il biostimolante della Kelpinor ha dimostrato di essere promettente nel migliorare la crescita delle radici, l'area fogliare e la biomassa complessiva delle piante", aggiunge Christoffer Joys Røang, responsabile della produzione. Le alghe contengono naturalmente dei composti che stimolano la produzione di ormoni vegetali, migliorando il loro sistema immunitario e la tolleranza allo stress.
Alghe coltivate internamente in tubi
Test e convalida del prodotto
Kelpinor collabora attivamente con università e istituti di ricerca, tra cui la Fondazione norvegese per la ricerca industriale e tecnica (SINTEF), per convalidare l'efficacia del suo biostimolante. Le attuali sperimentazioni includono trial su pomodori, senape e ravanelli per misurare la lunghezza delle radici, l'area fogliare e il miglioramento della biomassa in condizioni variabili.
"Stiamo lavorando a un metodo standardardizzato di test per mostrare risultati coerenti e credibili ai nostri clienti", afferma Lydia. Il team utilizza modelli di intelligenza artificiale sviluppati internamente per analizzare fotografie giornaliere di piante, monitorando i tassi di crescita, le dimensioni delle foglie e altri parametri chiave. I modelli sviluppati da Arshad Kadevalappil, ricercatore e analista, aiuteranno il team a capire cosa è successo in un determinato periodo di tempo e a confrontare il prodotto della Kelpinor con altri biostimolanti.
Trial in corso
Uno dei loro test più interessanti riguarda la tolleranza alla siccità. "Stiamo studiando se il nostro biostimolante può aiutare le piante a crescere meglio con meno acqua", spiega Lydia. Questo potrebbe rappresentare una soluzione preziosa per i coltivatori che affrontano condizioni meteo estreme. La Kelpinor sta anche svolgendo degli esperimenti per capire come Kelpinor Suspension aiuti a ridurre la necrosi da luce intensa.
Risultati di un trial sul biostimolante
Pasta di alghe per conservare le proprietà bioattive
Tuttavia, sviluppare un biostimolante a base di alghe comporta delle sfide. L'essiccazione delle alghe, un metodo di conservazione comune, può ridurre le loro proprietà bioattive. Kelpinor punta a evitare questo problema mantenendo il suo prodotto sotto forma di pasta, assicurando così la massima efficacia. "Riteniamo che l'essiccazione potrebbe rimuovere alcuni elementi benefici. Il nostro prodotto è completamente sicuro e conserva la sua bioattività", spiega Christoffer.
Tuttavia, questo non è l'unico obiettivo. "In definitiva, vorremmo mostrare agli agricoltori indoor e outdoor, come contribuire a ridurre la dipendenza dai fertilizzanti sintetici, adottando il nostro biostimolante", sottolinea Hermann. Utilizzare questi accorgimenti quando si verificano condizioni meteo estreme non è una novità, poiché gli agricoltori norvegesi lo fanno da centinaia di anni. Sfruttando questa opportunità, il team è riuscito a migliorare ulteriormente il suo biostimolante per aiutare le piante a resistere allo stress da calore, alla siccità e ad altre pressioni ambientali.
La startup ha recentemente ottenuto 2,7 milioni di corone (228mila euro) di finanziamenti per accelerare la ricerca sui composti specifici del suo biostimolante. "Puntiamo a concentrare ulteriormente questi composti, potenzialmente adattando il prodotto a colture specifiche o particolari condizioni di stress. Vogliamo dimostrare che i biostimolanti non sono solo un costo aggiuntivo, ma uno strumento prezioso per aumentare la produttività e la sostenibilità", conclude Herman.
Per maggiori informazioni:
Kelpinor
Hermann Schips, amministratore delegato e fondatore
+47 4682 2092
Vågsosen 10
8130 Sandhornøy, Norvegia
[email protected]
www.kelpinor.no