Noce: continuano i progetti per valorizzare la filiera e migliorare la coltivazione. Si è svolta di recente la riunione conclusiva di presentazione dei risultati relativi due importanti progetti che vedono coinvolta Agrintesa, insieme ai propri soci, focalizzati sulla coltura del noce da frutto, e la società New Factor. Si tratta di due progetti che fanno riferimento alla programmazione PSR Regione Emilia-Romagna 2014-2020 e che hanno avuto come focus il noce da frutto, sia in termini di aggregazione e valorizzazione della filiera, sia in termini di ricerca tesa al miglioramento delle tecniche agronomiche.
Alessandro Annibali, CEO di New Factor
"Il progetto In-Noce – affermano da New Factor - teso alla qualificazione delle noci emiliano-romagnole dalla produzione alla lavorazione, fino alla commercializzazione, ha coinvolto 11 aziende agricole di Emilia-Romagna e Marche; la capofila New Factor, con sedi operative a Forlì e Rimini, da oltre 20 anni porta avanti la coltivazione specializzata del noce da frutto e si è creata un importante spazio commerciale a livello nazionale col marchio "Noce di Romagna". La valorizzazione della qualità premium delle noci romagnole passa soprattutto attraverso l'aggregazione del prodotto e la condivisione di programmi di sviluppo controllato e di rafforzamento nei rapporti con il mercato".
Il progetto Sost.Noce era finalizzato a migliorare la competitività e la sostenibilità della filiera del noce da frutto, introducendo innovazioni in tutte le fasi del processo produttivo. Nel corso dell'incontro sono stati presentati i risultati di 5 anni di sperimentazione (2018-2022) volti all'ottimizzazione della gestione idrica; il supporto tecnico-scientifico del Canale Emiliano Romagnolo ha permesso di mettere a punto sia le necessità idriche del noce, sia i criteri di migliore distribuzione dell'acqua irrigua, al fine di ridurne i consumi. È oggi disponibile per i frutticoltori la taratura dei parametri irrigui per il noce, oltre al DSS Irriframe, un servizio messo a disposizione gratuitamente dai Consorzi di bonifica per tutti i nocicoltori.
Una seconda parte, parallela, dell'attività di ricerca agronomica è stata invece seguita dal Distal dell'Università di Bologna. È stato messo in evidenza come la coltura del noce presenti ancora alcuni limiti di conoscenza relativamente alle asportazioni di nutrienti, per cui spesso la fertilizzazione è basata su conoscenze empiriche e/o acquisite in ambiti pedo-climatici diversi rispetto a quello emiliano-romagnolo.
Continua New Factor: "La sperimentazione, condotta nel forlivese sulla varietà Chandler, la principale nel nostro territorio, ha valutato le asportazioni di macro e micronutrienti da parte dei frutti, delle foglie e dello scheletro della pianta, nonché le quantità di nutrienti rimobilizzate alla fine della stagione. Si è giunti pertanto a una valutazione precisa dei fabbisogni annuali delle piante, che confermano quanto il noce presenti elevate necessità di nutrienti, senza dimenticare l'importanza di incrementare i contenuti medi di sostanza organica nei suoli al fine di migliorarne la fertilità chimica, fisica e microbiologica.
Per maggiori informazioni
Progetto In.Noce
Progetto Sost.Noce