"Al 1° giugno 2024 la produzione francese di cetrioli è stata stimata a 178.400 tonnellate, il che rappresenta una produzione aggiuntiva di 6.600 tonnellate rispetto al 2023. A maggio 2024 i prezzi sono stati superiori del 53% rispetto al maggio 2023, un mese che era stato caratterizzato da quotazioni particolarmente basse, e del 29% rispetto alla media 2019-2023 per tale periodo dell'anno", riporta una nota di Agreste.
Rese più elevate nel 2024
Le superfici francesi coltivate a cetrioli per la campagna 2024 sono previste in calo dell'1% rispetto allo scorso anno, scendendo a 1.034 ettari, ma in aumento del 2% rispetto alla media 2019-2023. Questo calo è attribuibile a una riduzione delle superfici in serra nella Valle della Loira. La produzione francese di cetrioli è stimata a 178.400 tonnellate nel 2024, con un aumento del 4% rispetto al 2023 e dell'1% rispetto alla media quinquennale. L'aumento è particolarmente marcato nel bacino centro-occidentale per la produzione in serra e, in misura minore, nel bacino sud-orientale, grazie al miglioramento delle rese.
Il mese di giugno dovrebbe registrare il tradizionale calo della produzione rispetto a maggio, in quanto corrisponde al periodo di semina dei secondi raccolti di cetrioli in serra. Quest'anno, tuttavia, il calo sarà probabilmente più marcato a causa del maltempo primaverile nella zona centro-occidentale, che ha rallentato la crescita delle piante e sottoposto la produzione a una forte pressione da parte di parassiti e fitopatie.
Mercato squilibrato a causa del clima di aprile
A febbraio l'origine francese è stata ricercata dai centri di acquisto, per cui i prezzi sono rimasti fermi, nonostante la presenza di prodotti spagnoli sul mercato. A marzo hanno dominato i cetrioli di piccolo calibro a causa della mancanza di sole. Con l'offerta spagnola ancora presente, i prezzi hanno avuto una tendenza al ribasso. Ad aprile il mercato ha subito uno sbilanciamento con l'avanzare del mese, con una maggiore offerta e una domanda moderata dalle temperature fresche. Il mercato è rimasto complicato all'inizio di maggio, con un alto livello di offerta a fronte di una domanda costantemente rallentata. In seguito il mercato ha preso una piega migliore, con estirpazioni e mancanza di luce solare che hanno ritardato l'inizio della produzione, limitando i volumi disponibili e aumentando significativamente i prezzi.
Tra gennaio e aprile 2024 le esportazioni (6.300 tonnellate) sono diminuite del 4%, mentre le importazioni (29.000 tonnellate) sono aumentate del 10%, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Complessivamente, il deficit dei volumi del commercio estero è aumentato del 15% rispetto allo scorso anno.
Fonte: Agreste / Foto: Dreamstime