Dal comportamento di acquisto di prodotti di largo consumo delle famiglie italiane che viene monitorato dall'osservatorio permanente di Consumer Panel Services GfK con un campione di 15.000 panelisti già dal 2022, si rileva come la base di famiglie acquirenti lamponi nell'ultimo anno resti nell'intorno del 12%, sostanzialmente stabile negli ultimi anni.
Fra gli indicatori di comportamento rilevati troviamo coerenza anche nella frequenza di acquisto che resta fra le 3 e le 4 volte l'anno di media. Ciò che gli acquirenti cambiano sono gli importi spesi per atto che, nonostante la minore quantità acquistata, quest'anno superano i 3€. L'acquisto di una minore quantità rientra nei comportamenti che gli acquirenti stanno attivando nel tentativo di contenere il budget di spesa in uno scenario inflattivo che prosegue da mesi.
Genericamente le famiglie tendono a mantenere costante l'importo medio dello scontrino in ogni atto d'acquisto, dati gli aumenti dei prezzi ne consegue un carrello meno pieno e quindi la necessità di spese più frequenti.
I canali di approvvigionamento, come per la maggior parte dei prodotti anche quelli freschi, vedono al primo posto il supermercato, seguito dai discount. La grande differenza fra i due canali risiede nella frequenza laddove quella dei supermercati è doppia confronto ai discount.
Il profilo degli acquirenti lamponi è molto caratterizzato se paragonato a quello della maggior parte di frutta: la concentrazione nel Nord, soprattutto Nord-Ovest, della penetrazione è veramente molto rilevante, così come lo spostamento dei target più interessanti nelle fasce di età più giovani, soprattutto nella fascia 35-44 anni.
A cura di:
Daniela Mastropasqua - Business Development Manager
Tommaso Bonandrini - Analyst
Consumer Panel Services GfK | Italy
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