"Crediamo nella Pesca di Verona Igp perché può rappresentare davvero un marchio di riconoscibilità nel mare di frutta nazionale ed estera venduta in Italia. Grazie alla valorizzazione per tramite de La Grande Bellezza Italiana (LGBI) auspichiamo che i prodotti veronesi tornino ai fasti del passato". Lo affermano Alice Campostrini e Luca Grazian, titolari dell'azienda Agricola I Colli di Villafranca di Verona.
Alice Campostrini e Lica Grazian
L'azienda Campostrini è alla quarta generazione. Alice, subito dopo il diploma in agraria, decise di seguire le orme dei genitori. "Noi non l'abbiamo mai obbligata - dicono il padre Claudio e la mamma Vanna Angelina Benedetti - ma è stata una sua decisione quella di proseguire l'attività di famiglia".
L'azienda I Colli conta una ventina di ettari di cui 15 a frutteto. "Una volta avevamo solo pesche o quasi, poi, con la crisi degli ultimi decenni, ci siamo riconvertiti a mele e pere, tenendo solo pochissimi pescheti. Ora, stiamo tornando a impiantare alberi di pesche per la gioia dei miei genitori", commenta Alice.
Crimson Lady
"Quello che conta è raccogliere bene e io sono sempre stata attentissima alla qualità - commenta Vanna Angelina - fin dai tempi in cui la merce si consegnava al mercato all'ingrosso. Se vogliamo che la gente acquisti frutta, dobbiamo pensare a un prodotto buono da mangiare, non c'è alternativa".
Grazie alla rete d'imprese La Grande Bellezza Italiana, Alice e Luca hanno partecipato agli eventi Fruit Logistica di Berlino e Macfrut di Rimini. "A ottobre saremo a Fruit Attraction, a Madrid, sempre nello stand LGBI. Grazie alla rete possiamo vedere e confrontarci con realtà di livello mondiale e parlare con buyer delle principali catene italiane ed estere. Noi siamo una piccolissima realtà ma, attraverso questa rete, otteniamo una visibilità notevole" dicono Alice e Luca.
Alice, Vanna Angelina e Claudio Campostrini insieme a Luca Grazian
I genitori Claudio e Vanna Angelina hanno lasciato carta bianca a figlia e genero. "Senza innovazione non c'è futuro: per questo siamo contenti che Alice e Luca portino idee nuove e cerchino novità alle fiere. Il nostro comparto ha bisogno delle nuove generazioni e, allo stesso tempo, il comparto deve remunerare il lavoro dei giovani che si dedicano all'agricoltura con così tanta passione".
La Grande Bellezza Italiana inizierà a commercializzare la Pesca di Verona Igp da fine giugno
"Purtroppo il comparto ortofrutticolo ha passato anni terribili, sul fronte delle remunerazioni a noi agricoltori, e ancora non ne siamo usciti. Ricordo - dice Claudio - che mio padre mi ha sempre detto che nel 1959 le pesche gli venivano pagate 30 lire al kg, mentre l'operaio costava 60 lire l'ora. Quindi, con due kg raccolti si ripagava l'ora di lavoro. Tenendo questa proporzione, al giorno d'oggi dovrebbero pagarci le pesche 7 euro/kg...".
"L'auspicio è che, grazie al ritrovato marchio IGP - conclude la famiglia Campostrini / Grazian - le pesche di Verona ottengano il giusto riconoscimento nei mercati".
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