Ogni anno nell'Unione europea vengono prodotti 60 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari (131 kg per persona). Ieri, 13 marzo 2024, il Parlamento europeo ha adottato le sue proposte legislative per prevenire e ridurre meglio gli sprechi di prodotti alimentari e tessili in tutta l'Ue. I deputati hanno adottato la loro posizione in prima lettura sulla proposta di revisione del quadro dei rifiuti con 514 voti favorevoli, 20 contrari e 91 astensioni.
Obiettivi più severi per ridurre gli sprechi alimentari
Secondo gli emendamenti adottati dal Parlamento, la direttiva prevede obiettivi vincolanti più ambiziosi di riduzione dei rifiuti da raggiungere a livello nazionale entro il 31 dicembre 2030: almeno il 20% nella trasformazione e produzione alimentare (invece del 10% proposto dalla Commissione) e il 40% pro capite nella vendita al dettaglio, nei ristoranti, nei servizi alimentari e nelle famiglie (invece del 30%). Il Parlamento ha richiesto inoltre che la Commissione valuti se debbano essere introdotti obiettivi più elevati per il 2035 (rispettivamente almeno il 30 e il 50%) e, se dovesse essere il caso di presentare una nuova proposta legislativa.
Per quanto concerne l'alimentare, la relatrice Anna Zalewska (ECR, PL) ha dichiarato: "Il Parlamento ha elaborato soluzioni mirate per ridurre gli sprechi alimentari, come la promozione di frutta e verdura 'brutte', monitorare le pratiche di mercato sleali, rendere più chiara l'etichettatura delle date e donare alimenti invenduti, ma consumabili".
Il fascicolo sarà seguito dal nuovo Parlamento dopo le elezioni europee del 6-9 giugno.
Fonte: europarl.europa.eu