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L'esempio di Ligea

Fragole in Calabria: il successo si ottiene con la varietà adatta

Da qualche settimana, nell'area di Lamezia Terme (Catanzaro) è iniziata la raccolta di Ligea, la nuova varietà di fragola ottenuta con il programma di miglioramento genetico che Arsac (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese) conduce sul territorio calabrese insieme al Crea - Centro di ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura – Sede di Forlì e Cooperativa Ortofrutticola Torrevecchia di Lamezia Terme (CZ).

"Ligea conferma le sue peculiarità, date dalla alta qualità organolettica, la forma e la colorazione sempre perfetta anche nel periodo invernale e la rusticità della pianta", riferisce Maurizio Funaro, responsabile del gruppo di lavoro sulla fragola dell'Arsac.

Dario Galati, che conduce insieme al padre una delle aziende associate alla Cooperativa Torrevecchia, afferma: "Si raccolgono frutti di Ligea di calibro elevato e omogeneo, uniformi nella forma, e con un colore molto attraente, che si presenta completo. Elementi che, in questa fase stagionale, è difficile ritrovare tutti insieme in altre varietà". (foto sotto)

"Quest'anno puntiamo a proseguire il percorso già avviato con Ligea basato su un prodotto di elevata qualità, molto richiesto per le confezioni Premium e in grado di aumentare la riconoscibilità delle nostre produzioni".

Particolare dei frutti di Ligea nell’Azienda Galati

Conclude Galati: "Il salto di qualità è avvenuto quando abbiamo iniziato a coltivare Ligea con tecniche di nutrizione più adeguate alle sue esigenze specifiche e anche quest'anno, nonostante le difficoltà iniziali nella fase di post-trapianto, i risultati si vedono".

Nelle ultime settimane in Calabria si è assistito ad un generalizzato recupero vegeto-produttivo e a un significativo aumento dei quantitativi di raccolta per tutti gli impianti, dopo gli inconvenienti iniziali che si sono verificati sulla quasi totalità delle varietà nei nuovi impianti del Sud Italia, nell'autunno scorso, in fase di post trapianto.

Confezione di Ligea commercializzata dalla Cooperativa Torrevecchia in questo periodo stagionale

"Anche in Calabria, come in tutti gli areali fragolicoli del Sud Italia e in genere degli ambienti mediterranei, l'avvio della nuova campagna produttiva è stato caratterizzato da una generalizzata ed elevata mortalità in post-trapianto delle piante "a radice nuda", che ha costretto i vivaisti alla fornitura di alti quantitativi aggiuntivi di piante e i produttori a procedere a continui rimpiazzi che si sono protratti fino a metà novembre dello scorso anno, cioè un mese o più rispetto alla normale epoca di costituzione degli impianti con questo tipo di piante", riferisce ancora Funaro.

L’alta incidenza di fallanze in post-trapianto

E' opinione diffusa che si sia trattato di un fenomeno anomalo probabilmente determinato da problematiche connesse con le temperature più elevate della norma sia nei vivai d'altura nelle settimane precedenti le operazioni di estirpazione che nelle aree di produzione al momento della messa dimora delle piante (ottobre), e salvo rare eccezioni, ha interessato tutte le varietà.

Dario Galati

Funaro aggiunge che "nella fase successiva ai trapianti (e ai rimpiazzi) è stata notata anche lentezza e difficoltà di radicazione e di sviluppo vegetativo. Mai, come quest'anno, in Calabria gli impianti, nei primi mesi successivi al trapianto, si sono presentati così difformi nello sviluppo vegetativo e in ritardo di alcune settimane nella entrata in produzione; il fatto che Ligea, superata la fase critica, stia evidenziando le sue qualità è una ottima conferma dell'affidabilità di questa varietà".

Per maggiori informazioni
Maurizio Funaro
maurizio.funaro@arsac.calabria.it