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25mo Congresso nazionale organizzato da Mario Colapietra

La scelta varietale è l'argomento di maggiore interesse per i produttori di uva da tavola

Con la partecipazione di numerosi ricercatori universitari e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, oltre che a viticoltori, addetti alla distribuzione, agronomi e consulenti delle aziende produttrici di uva da tavola, si è svolto lo scorso 2 febbraio a Noicattaro (Bari), il 25° Congresso Nazionale ed Internazionale sull'Uva da Tavola. Il consueto appuntamento tecnico-scientifico, organizzato da Mario Colapietra, ricercatore in viticoltura, ha avuto il patrocinio dell'Accademia Italiana della Vite e del Vino e la collaborazione delle società: Vivai Cooperativi Rauscedo, Timac Agro Italia, Sipcam, Gruppo Alfonso Lorenzo e Vivai Murciano.

L'evento è stato anche l'occasione, per Mario Colapietra, di fare una breve presentazione del suo Manuale di Viticoltura "Il comparto dell'uva da tavola: Aspetti tecnici, produttivi e commerciali": un lavoro di 800 pagine, con argomenti suddivisi in 22 capitoli, che includono 918 foto, 155 tabelle e grafici a colori.

Il capitolo relativo alla scelta varietale è risultato tra quelli più interessanti per i viticoltori che devono impiantare nuovi vigneti. Durante le relazioni, sono stati fatti riferimenti alle varietà di uva da tavola con semi, sebbene l'attenzione maggiore sia comunque rivolta verso le nuove cultivar apirene prodotte dalle multinazionali che operano sul miglioramento genetico.

Tra i relatori presenti al Congresso anche Vincenzo Cuoccio dei Vivai Cooperativi Rauscedo, il quale ha descritto le caratteristiche delle nuove varietà di uva da tavola resistenti alla peronospora e oidio. Rosario Di Lorenzo, dell'Università di Palermo, ha invece illustrato le innovazioni in viticoltura e nei nuovi impianti realizzati quasi esclusivamente con le nuove varietà senza semi, oltre che parlare della gestione dei vigneti con i cambiamenti climatici in atto e di come intervenire in mancanza delle ore in freddo per favorire un germogliamento regolare.

Giuseppe Martelli e Rosapaola Radice dell'Università della Basilicata hanno illustrato invece il miglioramento genetico delle uve da tavola, soffermandosi su problematiche, obiettivi, prospettive e tecnologie genetiche applicate al miglioramento della vite. In particolare su: breeding convenzionale (parentali su base fenotipica; funzionale, ricombinazione e riassortimento, selezione) e breeding assistito (marcatori molecolari; attitudine combinatori MAS).

Rilevante interesse dei presenti in aula anche per la presentazione di Michele Ippolito della nuova azienda Grasso di 30 ettari a Turi (Bari), realizzata con la micro-irrigazione e solo con varietà seedless. Salvatore Scicchitano della società Irritec, fornitrice di tutti i materiali necessari per la filtrazione, fertirrigazione, microirrigazione aerea e per subirrigazione, dopo aver illustrato alcuni prototipi realizzati in diverse parti del mondo, ha descritto tale progetto.

Mario Elefante della Società Timac Agro Italia del gruppo francese Ruollier ha infine presentato le caratteristiche e le modalità di azione di Vitalfit, prodotto che rafforza le difese endogene delle piante, potenziando lo sviluppo radicale.

A ricevere la targa "Bacca d'oro" è stato Michele Sodano dell'azienda campana Ortofrutta Mele, il quale si è distinto per la continua ricerca e commercializzazione di produzioni di uva da tavola di elevata qualità, con grappoli e bacche sviluppate, mature e di colore paglierino, impreziosite da gradevoli confezioni (vedi foto qui sopra), invogliando dunque i viticoltori a produrre uve di qualità e contribuendo al progresso economico, sociale ed occupazionale delle zone di produzione dell'uva da tavola.

Mario Colapietra e Michele Sodano, il quale esprime soddisfazione per il premio ricevuto: "Un regalo per me e per tutta la mia famiglia!", commenta.

Per maggiori informazioni:
Mario Colapietra - organizzatore e presidente del Congresso
+39 339 638 3200
mariocolapietra@libero.it