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Dal Forum di Impresa Persona Agroalimentare (IPA)

L'agroalimentare deve saper dialogare con i fondi di investimento e le banche

Tanti temi, ragionamenti e testimonianze dal mondo ortofrutticolo anche quest'anno al consueto Forum di Impresa Persona Agroalimentare (IPA) organizzato a Milano Marittima (Ravenna) il 26 e 27 gennaio 2024. Oltre 500 gli imprenditori del mondo agroalimentare provenienti da tutta Italia. Giunto alla ventunesima edizione, per la prima volta l'ampia sala del Palace Hotel non è bastata e ne è stata allestita una seconda per ospitare tutti i partecipanti.

Angelo Frascarelli e Camillo Gardini, due fra le decine di organizzatori del Forum IPA (Impresa Persona Agroalimentare)

Fra i temi affrontati, molto interesse ha destato quello relativo al credito e ai rapporti fra settore ortofrutticolo, fondi di investimento e banche. A raccontare un esempio piuttosto inedito di collaborazione virtuosa tra produzione agricola e fondi di investimento è stato Cristian Moretti, direttore generale di Agrintesa che nel 2020 ha costituito la società AgroGold insieme a IDeA Agro (fondo italiano riservato a investimenti in aziende della filiera agricola che fa parte di DeA Capital Alternative Funds) per la produzione di kiwi giallo (varietà G3, marchio commerciale SunGold-Zespri) in un areale di 110 ettari in provincia di Latina.

Cristian Moretti

"Per la nostra cooperativa si è trattato di un'esperienza del tutto nuova, che inizialmente un po' spaventava la base sociale, motivo per cui abbiamo costituito un veicolo ad hoc, una società agricola insieme al fondo nella quale siamo presenti al 10% - ha raccontato Moretti - Parliamo di un frutteto altamente specializzato, con un prodotto a forte valore aggiunto e una coltivazione imperniata sulle tecniche di agricoltura digitalizzata e di precisione. La direzione tecnica e operativa è in mano ad Agrintesa e puntiamo ad arrivare dal 2025 a una produzione di 3500 tonnellate".

Tanti imprenditori al Forum IPA (Impresa Persona Agroalimentare)

"Questa operazione è stata effettuata non con un fondo qualunque, ma con un fondo specializzato nel settore agroalimentare, che sta investendo in alcuni progetti su produzioni di eccellenza e di nicchia in Italia, un fondo che conosce il settore e interviene con tempi più lunghi del solito, in quanto parlando di un frutteto ci aspettiamo una importante remunerazione, ma con tempi a medio termine. È un progetto win-win, senza garanzia di ritorno sul capitale e dove i due partner rischiano ognuno per quanto gli compete, quindi noi al 10 e il fondo al 90%. In un arco temporale medio, siamo convinti che questo progetto generi importanti benefici in termini di remunerazione anche per la cooperativa, che avrà così l'opportunità di creare maggiore valore da redistribuire e investire in innovazione".

Natalino Gallo, Op Agricor

Dalla Romagna al Lazio e alla Calabria, specchio della filosofia del Forum IPA che coinvolge tutta l'Italia. Natalino Gallo, presidente della Op Agricor, ha ricordato come nei 500 ettari di frutteti è stata fatta la scelta di non usare diserbanti. "Negli anni abbiamo compiuto enormi sacrifici che ci hanno permesso di crescere, con il bio e con il progetto residuo zero. Siamo impegnati a produrre riducendo gli input esterni, e in magazzino abbiamo la migliore tecnologia possibile: abbiamo accelerato sull'innovazione, senza attendere l'aiuto pubblico".

"Bisogna sognare, ma avendo sogni concreti. E lavorare con amore e passione. Ho creduto nell'innovazione e ho lavorato per dare al consumatore ciò che vuole. I due pilastri dell'azienda sono le banche, che mi devono finanziare, e i clienti, che devono acquistare i miei prodotti. Oggi una cosa manca nel sistema del credito: una volta c'erano le cambiali agrarie per finanziare la conduzione della campagna: strumenti del genere sarebbero importanti e rappresenterebbero un aiuto a lungo termine che le banche ci potrebbero fornire, a tassi agevolati", ha concluso Gallo.

Per maggiori informazioni
www.ipagroalimentare.it/