Il campus agricolo Hectar, co-fondato nel 2021 da Xavier Niel (noto fondatore di Free) e Audrey Bourolleau, ex consulente agricola di Emmanuel Macron, sta sviluppando un assistente virtuale basato sull'intelligenza artificiale, progettato per semplificare la routine quotidiana degli agricoltori, in particolare alleggerendo loro il carico di lavoro amministrativo. Un'applicazione pratica di un chatbot (software che simula ed elabora le conversazioni umane) è prevista per il debutto nell'azienda pilota di Hectar a settembre 2025.
"Come i settori industriale e dei servizi, l'agricoltura deve adottare pienamente l'intelligenza artificiale e trasformarla in un motore chiave della competitività", afferma il co-fondatore Xavier Niel.
Situato a Lévis-Saint-Nom (Yvelines), il campus Hectar si estende su 600 ettari. Comprende un'azienda pilota di agricoltura rigenerativa, un centro di formazione, un acceleratore di start-up (in collaborazione con l'incubatore HEC Paris), un centro educativo per i giovani e un polo di innovazione responsabile dello sviluppo del chatbot.
Una piattaforma aperta con una libreria di chatbot tematici
Il chatbot agricolo di Hectar è stato sviluppato in collaborazione con esperti di intelligenza artificiale e agricoltori per assicurarsi che risponda alle sfide concrete del settore. Come funzionerà? Si tratta di una piattaforma aperta, offrendo una libreria di chatbot tematici. Gli agricoltori potranno quindi creare chatbot personalizzati con il supporto del team di Hectar. Lo strumento è progettato per rispondere alle problematiche quotidiane delle aziende agricole, con una caratteristica chiave che è la raccolta e l'analisi dei dati direttamente dalle osservazioni sul campo. "Ciò che spesso manca nei progetti agritech che abbiamo supportato è il feedback continuo delle informazioni a livello di campo. Questo flusso di informazioni deve essere fluido e non dovrebbe richiedere tempo extra al nostro personale o agli esperti che lavorano nelle nostre aziende agricole", spiega Audrey Bourolleau, co-fondatrice di Hectar.
È già in corso lo sviluppo di chatbot basati sull'IA e dedicati alle osservazioni di routine in azienda, con risultati promettenti già dalle prime sperimentazioni. Un obiettivo importante è sfruttare le osservazioni sul campo, in particolare i dati audio registrati da dipendenti e specialisti come agronomi e veterinari. Questo approccio riconosce la natura intrinsecamente orale della conoscenza agricola. "Un'azienda è più di un lotto di terreno: è anche una risorsa intellettuale che finora è stata raramente formalizzata", aggiunge Bourolleau.
Aiutare gli agricoltori a risparmiare tempo e ridurre il carico cognitivo
Nella pratica, il chatbot consentirà di ottimizzare il tempo a disposizione degli agricoltori automatizzando le attività amministrative ripetitive e a basso valore, supporterà i processi di reclutamento, fornirà approfondimenti strutturati sulle attività quotidiane per guidare il processo decisionale e acquisirà conoscenze da esperti e osservazioni sul campo. Progettato pensando alla realtà del campo, questo chatbot basato sull'intelligenza artificiale punta a fornire un valore concreto e quotidiano. "Gli agricoltori dedicano circa nove ore a settimana alle attività burocratiche. Vogliamo dimostrare che l'IA può fare davvero la differenza, consentendo un risparmio di tempo su attività ripetitive e alleggerendo il carico a livello mentale", conclude Audrey Bourolleau.