"Questa settimana abbiamo ricevuto mandarini freschi, arance, limoni, melanzane nere e viola, oltre a zucchine. Ogni peperone pesa tra i 500 e i 700 grammi. Offriamo questi prodotti quasi tutto l'anno, ad eccezione dei caldi mesi estivi. In generale, i prezzi di molti prodotti sono più alti a dicembre, e questo vale anche per i peperoni. Mentre i quelli spagnoli sono venduti a 11 euro per 5 kg, il prezzo del prodotto siciliano è di 3,30 euro/kg. E' importante sottolineare che la polpa della varietà di peperone siciliano (Lamuyo, ndt) è significativamente più carnosa".
Ad affermarlo è Angelo Azzarelli, amministratore delegato di Fratelli Azzarelli & Co, con sede al mercato all'ingrosso di Norimberga (Germania).
Circa il 95% della sua merce proviene dalla Sicilia. I peperoni siciliani sono particolarmente apprezzati dai ristoranti italiani e la domanda sta gradualmente aumentando nei mercati settimanali. "Per me è importante vendere prodotti il più possibile non trattati, per questo tendiamo a evitare ortaggi di altre origini. Ogni settimana riceviamo un pallet di peperoni siciliani che contiene circa 600-700 kg".
Nonostante le condizioni meteorologiche, non ha notato perdite di qualità negli altri prodotti. Anche i prezzi di acquisto sono stati molto soddisfacenti. "Per quanto riguarda l'olio d'oliva, c'è stata una produzione molto bassa, dato che nel 2023 ci sono state poche piogge in tutta l'area mediterranea, il che ha aumentato in modo massiccio il prezzo delle olive". D'altra parte, ha visto agrumi di qualità a prezzi buoni. "Abbiamo persino già arance e limoni dalla Turchia sul mercato".
"La maggior parte dei commercianti non è stata troppo positiva riguardo all'annata commerciale 2023. Non è stato possibile raggiungere i risultati sperati nemmeno alla fine dell'anno. Al momento la situazione è ancora molto tranquilla. Persino i supermercati stanno acquistando con una certa cautela", afferma Azzarelli, che ha descritto il 2023 come "l'anno peggiore da quando ha iniziato a lavorare".
Allo stesso tempo vuole importare ancora più prodotti, il che sarà difficile visti i costi. "Dall'8 gennaio affrontiamo problemi con le catene di fornitura. Questo si aggiunge all'aumento dei pedaggi, del carburante e di altri costi. Credo che sarà un anno molto difficile".
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