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Microbioma del suolo: elemento chiave per una produzione agricola sostenibile

Il 5 dicembre si celebra la Giornata mondiale del Suolo, istituita dalle Nazioni Unite allo scopo di far aumentare la consapevolezza sull'importanza che svolge nella salute del pianeta e di promuovere azioni per la sua conservazione attraverso una gestione sostenibile.
Le nuove tecnologie di analisi hanno messo in evidenza l'incredibile biodiversità invisibile di microrganismi benefici, capaci di svolgere un importante ruolo di promozione di crescita delle piante e di competizione verso i patogeni terricoli che le colonizzano, riducendone la produttività, e di indurre una maggiore tolleranza alle condizioni ambientali avverse.

Da dx: Salvatore Laferla, Gianni Lomagno, Vittorio Gona, Vittoria Catara, Rodolfo Occhipinti, Maria Elena Massimino, Massimiliano Di Stabile

L'analisi e il monitoraggio delle comunità microbiche del suolo in produzione biologica in serra è il primo obiettivo del programma di ricerca applicata che Alba Bio Società Coop. Agricola ha intrapreso con il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell'Università di Catania e con SATA come partner nell'ambito della misura 4 OCM Ortofrutta. L'obiettivo generale del progetto è quello di approfondire la conoscenza degli aspetti di diversità, funzione e interazione tra piante e microrganismi e suolo nei terreni aziendali, allo scopo di un impiego mirato, razionale e ottimizzato di biopreparati.

"Il suolo rappresenta la banca della diversità microbica da cui la pianta attinge selettivamente nella rizosfera (la porzione di suolo che interagisce con le radici della pianta) - dice Vittoria Catara, docente presso l'Università degli Studi d Catania Di3A e coordinatrice scientifica del progetto - La radice della pianta è pertanto l'organo fondamentale dello sviluppo e della produttività, che bisogna aiutare per contenere l'arricchimento di microrganismi responsabili di stati di disbiosi. Oggi questo è possibile attraverso l'analisi del microbioma (microrganismi associati alla pianta, i loro geni e le loro interazioni), utilizzando metodi di sequenziamento ad alta processività e l'applicazione di biopreparati".

Presso i siti dell'azienda Alba Bio, i ricercatori del Di3A analizzano le comunità microbiche di ortive in serra in produzione biologica, rilevando come il suolo, la pianta e la gestione agronomica influiscano sulle comunità microbiche durante il ciclo di coltivazione. Le comunità microbiche sono quindi analizzate nei laboratori dell'università attraverso la metagenomica e il sequenziamento ad alta processività e l'analisi bioinformatica che restituisce informazioni dettagliate riguardo la composizione di specie fungine e batteriche e definisce gli indicatori di diversità ecologica.

L'obiettivo generale è quello di approfondire la conoscenza degli aspetti di diversità, funzione e interazione tra piante e microrganismi e suolo nei terreni aziendali allo scopo di un impiego mirato, razionale e ottimizzato di biopreparati, consorzi microbici, nei quali diversi microrganismi (batteri, funghi, micorrize) vengono miscelati tra loro al fine di svolgere un'azione sinergica utile alla pianta. Il vantaggio dell'uso di consorzi microbici è quello di una maggiore versatilità e adattabilità a diverse condizioni.

SATA, azienda di consulenza e analisi della filiera agroalimentare, nel contesto, ha realizzato presso i siti aziendali le prove sperimentali che vedono l'applicazione di biopreparati idonei alle condizioni ambientali, alla coltura e all'agrotecnica aziendale. Durante le attività sono monitorati i parametri vegetativi, qualitativi e produttivi delle colture e l'efficacia dei prodotti.

"Selezionare e portare in campo i microrganismi "benefici" può non essere sufficiente - spiega Rodolfo Occhipinti (SATA) - bisogna anche ricreare un ambiente favorevole al loro sviluppo. Diverse sono quindi le strade che possono portare a nuova generazione di inoculanti e all'applicazione di microbiomi in agricoltura che potrebbe dare avvio a una nuova rivoluzione verde, molto più sostenibile rispetto alla precedente a beneficio della biodiversità del suolo inclusa la microartropofauna utile".

Vittorio Gona

"La nostra OP si è sempre caratterizzata per la particolare attenzione agli aspetti della sostenibilità – riferisce Vittorio Gona di Alba Bio - Pertanto, questo progetto per noi è particolarmente importante perché mira a indagare diverse tematiche legate alla biodiversità, mettendole in correlazione con il suolo e l'agrotecnica adottata nelle nostre aziende associate. Da questo progetto ci aspettiamo indicazioni che ci permettano di ottimizzare gli input produttivi correlati alla nutrizione delle piante e al miglioramento del contenuto di sostanza organica e biodiversità del suolo".