Dopo una breve pausa all'inizio di ottobre, dovuta all'invasione e alla guerra, l'industria israeliana dei datteri ha ripreso la raccolta e ha visto una grande domanda da parte dei mercati esteri. Secondo Tal Dagul, produttore ed esportatore di datteri Agrifood, "nonostante la situazione difficile, in Israele la raccolta dei datteri è proseguita bene con frutti di buona qualità e di grandi dimensioni, ma con una resa inferiore alle aspettative del settore".
Secondo l'esperto, le aziende di confezionamento sono di nuovo in funzione, anche se molte non lavorano a pieno regime. "Le aziende di confezionamento sono operative, ma al 70-80% della capacità, con conseguenti ritardi nello smistamento e una diminuzione della produzione".
Il periodo natalizio in Europa è considerato il tradizionale periodo di alta domanda per i datteri israeliani Medjool e altri tipi di datteri e questa volta non è diverso, secondo Dagul. "La forte domanda che precede il Natale nei mercati europei sta portando alla completa liquidazione delle scorte in Israele. La domanda è così alta che i clienti chiedono di essere riforniti di tutto il possibile, nonostante la situazione stia causando aumenti di prezzo in tutti i settori, soprattutto per la frutta. In Europa il consumo di datteri registra un'impennata significativa in vista del Natale. L'elevata domanda di questo frutto dolce e nutriente spinge i consumatori a cercare ampie scorte per le celebrazioni festive e ciò nonostante le potenziali sfide nella catena di fornitura e l'aumento dei prezzi dovuto a vari fattori, in particolare alle dinamiche di mercato e alle condizioni attuali di Israele".
Nonostante il necessario aumento dei fattori produttivi, che si riflette in un aumento dei prezzi, l'azienda sta facendo tutto il possibile per contenere i costi. "Agrifood ha dovuto assorbire una parte significativa dell'aumento dei prezzi per non danneggiare i suoi clienti e consentire la continuazione dell'attuale attività di vendita", afferma Dagul.
L'esperto è fiducioso che presto si tornerà alla piena operatività. "Credo che presto tutte le aziende di confezionamento torneranno a funzionare a pieno regime e l'industria sarà in grado di soddisfare tutte le richieste del mercato mondiale. Agrifood, da parte sua, ha fatto e continuerà a fare tutti gli sforzi necessari per rifornire i propri clienti in qualsiasi circostanza", conclude Dagul.
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