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La testimonianza di un esperto

Uva da tavola e scelta varietale, un argomento da grattacapo

La scelta varietale è un tema di notevole interesse, per i viticoltori, perché dalla varietà coltivata dipende anche la possibilità di vendere l'uva a prezzi più remunerativi. La scelta varietale rimane una delle decisioni più difficili da prendere quando si deve impiantare un nuovo vigneto. In passato bastava coltivare una delle poche varietà disponibili (come Italia, Regina, Red Globe, Michele Palieri, Matilde, Sugraone seedless), per essere certi della loro validità produttiva e commerciale per tutta la durata dell'impianto. Ciò era facilitato dalla presenza di consumatori meno esigenti e dalla mancanza di nuove proposte di varietà italiane ed estere.

Mario Colapietra, volto noto del comparto, è autore del nuovo Manuale di Viticoltura dal titolo "Il comparto dell'uva da tavola - Aspetti tecnici, produttivi e commerciali". "Alcune varietà autoctone italiane di uva da tavola - spiega il professionista pugliese - non vengono più coltivate, altre, seppur gradite dai viticoltori per produttività e qualità dell'uva, saranno presto totalmente sostituite da quelle senza semi imposte dal mercato e dal gradimento dei consumatori".

"Con nuovi impianti si distingue soltanto la "Pizzutella", uva molto gradita dai consumatori del Nord Italia e di alcuni connazionali presenti all'estero per la forma allungata dell'acino, il colore giallo intenso, aromi, croccantezza e dolcezza".

Confezioni di uva “Pizzutella” con semi, ancora scelta da alcuni viticoltori.

E poi aggiunge: "I viticoltori che devono scegliere quale varietà mettere a dimora sono disorientati dalle numerose selezioni che vengono proposte annualmente. Quasi tutte le nuove e interessanti cultivar apirene provengono dall'estero e sono brevettate, anche se sono in esecuzione importanti progetti di miglioramento genetico di enti e società italiane per la costituzione di nuove varietà di uva da tavola senza semi. Le uve brevettate costituiscono un ulteriore costo per i produttori italiani, in quanto si dovrà pagare una royalty, oltre a sottoscrivere un contratto con modalità di applicazione diverse tra le società e accettare condizioni, imposte dai possessori di brevetto vegetale, ritenute limitative della libertà di scelta dell'imprenditore a produrre e a commercializzare i prodotti ottenuti nella sua azienda".

Confezione di uva di Crimson Seedless ancora in coltivazione e senza obbligo di royalty.

Vengono dunque proposte numerose varietà straordinarie per resa, qualità, gusto e riduzione dei costi. E' noto che la coltivazione dell'uva da tavola richiede elevate spese colturali per le numerose operazioni svolte, tra cui quelle necessariamente da eseguire manualmente.

Colapietra spiega che per la scelta delle varietà è consigliabile individuarle tra quelle a maturazione precoce durante i mesi giugno e luglio, vista la ridotta offerta del prodotto sui mercati internazionali, con buoni ricavi, determinati anche dalla riduzione dei costi di produzione. Alcune cultivar possiedono grande capacità di accumulare elevati quantitativi di zuccheri che variano da 18 a 30 °Brix, valori mai riscontrati per le varietà coltivate in passato.

"Alcune delle nuove varietà senza semi - riprende Colapietra - sono a maturazione precoce e coltivate per competere con i Paesi emergenti del Nord Africa che si affacciano sul Mar Mediterraneo, in concorrenza con le produzioni precoci siciliane. All'estero sono stati realizzati nuovi impianti, con la stessa forma di allevamento a "tendone" adottata in Italia, stessi sistemi di copertura con plastiche per anticipare o ritardare la raccolta, in molti casi anche con le stesse varietà. A tale riguardo, occorre precisare che in questi Paesi concorrenti, tra i quali l'Egitto, i nuovi impianti di vigneto vengono realizzati tenendo conto delle attuali tendenze ed esigenze dei mercati internazionali, che richiedono uve senza semi".

Nuovo Manuale di Viticoltura
In 800 pagine, tutto sull'uva da tavola: 22 capitoli, 918 foto, 155 tabelle e grafici a colori. Alcuni dei capitolo: Cenni botanici della vite - Origine del tendone - Viticoltura nel mondo Preparazione de terreno - Climatologia - Fillossera e vivaismo - Impianto del tendone - Innesto e potatura - Irrigazione - Concimazione - Tecniche colturali - Difesa fitosanitaria - Protezione del vigneto con reti e plastiche - Produzione biologica - Raccolta, confezionamento e commercializzazione.

Per maggiori informazioni:
Mario Colapietra
+39 3396383200
[email protected]