In Ecuador il nuovo prezzo minimo di sostegno del 2024 per un cartone di banane è stato fissato a 6,85 dollari tra produttori ed esportatori. Dopo due precedenti tornate di negoziati che non avevano fatto raggiungere un accordo, è stato necessario trovare un terreno comune. I produttori non erano contenti, mentre gli esportatori speravano di non aumentare il prezzo rispetto a quello di quest'anno, pari a 6,50 dollari.
Il ministro uscente dell'agricoltura e dell'allevamento dell'Ecuador, Eduardo Izaguirre, ha dato l'annuncio dell'aumento del prezzo a Guayaquil. I produttori erano rappresentati da Franklin Torres, presidente della Federazione dei produttori di banane dell'Ecuador (Fenabe), mentre gli esportatori erano rappresentati da Marianela Ubilla, presidente del Consiglio di amministrazione dell'Associazione degli esportatori di banane dell'Ecuador (Aebe).
Un agricoltore generazionale di una delle zone di produzione di Machala, visitato alla fine del mese scorso, che gestisce l'azienda agricola di famiglia ed è un economista di formazione, ha affermato che, sebbene un prezzo minimo che copra le basi sia molto importante, molti altri fattori entrano in gioco nella redditività delle aziende agricole.
Durante una recente visita alle sue aziende e ai suoi uffici, un altro produttore ed esportatore con migliaia di ettari vicino a Machala ha detto che ogni centesimo fa un'enorme differenza per i produttori di banane. "Dati i grandi volumi prodotti e i costi dei fattori produttivi, pochi centesimi in più si traducono in un reddito molto più adeguato per i produttori di banane per coprire gli elevati costi dei fattori produttivi. Uno dei costi principali è rappresentato dal fatto che paghiamo più del salario minimo, sostenendo al contempo le numerose iniziative di sostenibilità che includono la sicurezza dei lavoratori, la formazione e il coinvolgimento della comunità".
Richard Salazar, direttore esecutivo dell'Associazione per la commercializzazione e l'esportazione delle banane (Acorbanec), ha festeggiato il fatto che le parti abbiano trovato un accordo sul prezzo. "Fondamentalmente, sebbene avessimo chiesto che il prezzo non diventasse troppo alto, è stato raggiunto un consenso di 6,85 dollari tra i rappresentanti dei produttori e degli esportatori al tavolo delle trattative, analizzando tutti i punti a favore e contro, ma ciò che è degno di nota è il fatto che alla fine ci sia stato un consenso".
Nonostante il prezzo minimo, ci sono produttori che preferiscono non stipulare gli accordi, perché il mercato spot paga molto spesso quotazioni più alte, che possono essere in media di 6,96 dollari per cartone e possono arrivare fino a 11. È comunque rischioso perché il prezzo spot può anche scendere e ha raggiunto un minimo di 3,30 dollari nella settimana 18 di quest'anno.
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