Piattaforma europea di scambio per le cooperative di produttori e altri rappresentanti del settore ortofrutticolo, la Conferenza internazionale delle organizzazioni di produttori (ICOP) negli anni è diventata una data irrinunciabile nel calendario annuale. Il team organizzativo della gfa-consulting gmbh, con sede a Weiz, in Stiria (Austria), ha parlato del programma collaterale alla 17ma edizione di Almería e delle sfide che devono affrontare oggi le organizzazioni europee di produttori.
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Lo scorso anno, a Weiz, la prima giornata del convegno è stata in gran parte incentrata sulla PAC (Politica Agricola Comune), un tema che gli agricoltori dell'Ue si trovano ad affrontare oggi. "Soprattutto a livello nazionale, ci sono ancora molte domande senza risposta per le organizzazioni di produttori. Ciò è in parte dovuto al fatto che nell'attuale PAC, molte importanti esigenze normative sono state trasferite alla competenza degli Stati membri", spiega Wolfgang Braunstein, amministratore delegato della gfa-consulting gmbh e promotore dell'ICOP.
Il team della gfa-consulting gmbh con Wolfgang Braunstein (a destra) durante l'ICOP dello scorso anno nella sua città natale, Weiz.
Anche il cambiamento climatico e la gestione delle condizioni meteo estreme sono temi che richiedono scambi e discussioni fra i produttori. Braunstein afferma: "Entrambi gli eventi meteo estremi e le loro conseguenze, come perdite di raccolto e di rese, l’aumento dei costi dovuti a maggiori 'investimenti nella protezione' e sulle assicurazioni, e l’incremento generale dei costi, richiedono maggiori sforzi di adattamento attraverso progetti di ricerca e sviluppo e adeguamenti della produzione. A tal fine, le risorse necessarie possono essere gestite più facilmente in cooperazione che in modo autonomo. Solo attraverso un'azione proattiva a lungo termine si possono ottenere risultati utili. A tal proposito, è necessaria anche la cooperazione tra le organizzazioni di produttori".
Piattaforma di scambio internazionale per il settore della frutta
L'ICOP è nata all'inizio degli anni 2000 durante la cosiddetta espansione verso est dell'Unione europea. Fin dall'inizio, l'obiettivo principale della conferenza era quello di mettere in rete i produttori e le loro organizzazioni delle regioni ‘vecchie e nuove’ dell’Ue. Spiega Braunstein: "All'epoca non esisteva una piattaforma a livello internazionale per le organizzazioni di produttori del settore ortofrutticolo. Già nei primi anni si formò una clientela di base. Dopo alcuni anni in Austria, il passo successivo nello sviluppo fu quello di andare in altre città europee e invitare i rappresentanti della Commissione europea".
La sede di quest'anno, Almería, nel sud della Spagna, offre un concentrato di competenze provenienti dalla pratica e dalla ricerca. Inoltre, la presentazione delle attività di ricerca sulle sfide attuali rappresentano un focus interessante sia per la frutta che per la verdura. Continua Braunstein: "E naturalmente ci sarà nuovamente uno scambio con la Commissione europea e i rappresentanti delle agenzie di finanziamento dei diversi Paesi. Con l'aiuto del nostro partner locale COEXPHAL siamo riusciti coinvolgere relatori competenti della regione".
La maggiore integrazione dei rappresentanti dell'Italia e della Spagna è uno dei pilastri della strategia futura del team organizzatore, secondo Braunstein. "Un altro tema importante è lo scambio, sempre necessario, tra i produttori europei di frutta e verdura e il commercio alimentare. L'intenso dibattito con le agenzie di finanziamento e la Commissione europea dovrebbe contribuire a un'attuazione più equa della politica dei finanziamenti. Una sfida per noi organizzatori è trovare partner sponsor a lungo termine, necessaria per mantenere la qualità dell'evento", conclude Braunstein.
Per maggiori informazioni:
Wolfgang Braunstein
gfa - consulting gmbh
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8160 Weiz - Austria
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