Con 300 ettari in produzione e 1000 tonnellate di prodotto in previsione, Il Noceto si prepara alla raccolta che sta iniziando in questi giorni. Ma, in occasione dei 30 anni dalla sua fondazione, ha pensato anche a un'altra novità: marchiare al laser le noci, una ad una.
"Oltre al nostro marchio - esordisce il direttore Michele Sciannimanica - stamperemo sul guscio anche l'anno di raccolta. Questa informazione non è obbligatoria, ma noi la riportiamo da sempre nelle nostre confezioni e, da quest'anno, anche su ogni singola noce. Ciò permetterà di identificare il prodotto come nostro, anche se venduto sfuso".
Per Il Noceto "l'annata si prospetta di qualità buona, con calibro elevato. Purtroppo abbiamo perso un 30/40% di prodotto a causa della grandine. Quindi, invece che crescere in produzione con i nuovi frutteti, rimaniamo alla quota dell'anno scorso".
L'azienda festeggia quest'anno i 30 anni dalla sua fondazione "ed è da sempre in prima linea per la produzione di noci di qualità con massima attenzione alla tutela dell'ambiente. Residuo Zero, Biodiversity, Produzione Integrata, Filiera 100% italiana sono solo alcune delle nostre certificazioni".
Michele Sciannimanica
"Le nostre noci vengono lavorate e selezionate con tecnologie all'avanguardia, uniche nel loro insieme. Dall'ingresso in azienda delle noci alla loro consegna nel punto vendita vengono utilizzate tre selezionatrici ottiche e tre postazioni di controllo qualità. Inoltre, per ciascun lotto di noci calibrate e selezionate viene prelevato un ulteriore campione di verifica della qualità per un totale di circa 6000 analisi in 4 mesi".
E il direttore aggiunge: "Ci teniamo che la qualità superiore riconosciutaci dai nostri clienti sia ulteriormente sottolineata e garantita per ogni noce che vendiamo e per questo abbiamo deciso di stampare il nostro marchio su ogni singola noce. Riteniamo così di dare al consumatore le massime garanzie di tracciabilità del nostro prodotto, poiché possano avere maggiore fiducia nell'origine e nella qualità delle nostre noci. Il marchio stampato sulle noci ci protegge anche da contraffazioni o imitazioni, rendendo certa la nostra origine 100% italiana".
Le noci commercializzate sul mercato italiano provengono per un 70% dall'estero, principalmente da Stati Uniti, Cile e Francia. In questi paesi, ogni anno le statistiche riportano una considerevole quantità di noci invendute che rientrano in commercio l'anno successivo. La Cina, ad esempio, quest'anno dichiara 120.000 tonnellate di noci invendute, oltre due volte il consumo di noci in Italia, che è di circa 50.000 ton. Gli USA hanno dichiarato quest'anno di avere scorte di magazzino per oltre 70.000 tonnellate invendute.
Gli standard produttivi dei paesi Extra-Ue permettono ai loro agricoltori di impiegare fitofarmaci che sono però vietati nella UE già da molti anni, perché ritenuti dannosi per l'ambiente o per la salute. L'uso di questi prodotti permette di aumentare le rese per ettaro e quindi di far diminuire i costi di produzione per ogni kg di noci.
"Ovvio che queste noci - conclude Sciannimanica - possono essere vendute a prezzi più bassi; quindi occorre essere poi consapevoli che la scelta che si fa. In questo caso, va in direzione contraria la nostra sostenibilità ambientale, per la quale in Italia siamo sicuramente all'avanguardia".
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