Abbiamo incontrato Linda De Nadai, CEO di Unifrutti Europe e Sud Africa, in una sua recente visita in Oranfrizer, impresa che dal 2020 fa parte del colosso globale della frutta fresca. Un'intervista in cui si è parlato di agrumi a tutto tondo, grazie anche al contributo di Nello Alba, CEO di Oranfrizer, esperto del settore e di arance rosse in particolare.
Campagna di esportazione degli agrumi sudafricani in Europa
"Dopo un 2022 passato alla storia come uno degli anni più difficili per gli esportatori sudafricani di arance, nel 2023 il mercato sta dando loro soddisfazione in tutta Europa - spiega Linda De Nadai - Nonostante il generale aumento dei costi, a cominciare da quelli della logistica, avessero creato forti dubbi sulle reali aspettative in questa campagna agrumaria, possiamo dire il contrario. Quel che alla fine sta facendo pendere la bilancia verso il segno positivo è la consistente domanda di arance in Europa, determinata dalla conclusione anticipata della stagione in Spagna e Italia, che ha lasciato spazio anche ad altre produzioni, come quelle da Egitto e Grecia, e, in generale, a prezzi remunerativi. Le esportazioni di arance dal Sud Africa hanno quindi beneficiato di una condizione positiva nel mercato europeo, caratterizzata da domanda elevata e offerta carente".
Linda De Nadai, CEO di Unifrutti Europe e Sud Africa
"Si tenga conto, al riguardo - aggiunge Nello Alba - che Spagna ed Italia hanno avuto un calo della produzione compreso tra il 20 ed il 25%. Condizione questa che ha determinato una lievitazione dei prezzi a fronte di una domanda consistente. Della quale stanno beneficiando anche le arance provenienti dall'Emisfero Sud.
Continuità nelle forniture
Per quanto concerne la disponibilità di agrumi, De Nadai rassicura sulle forniture: "Possiamo dire di non rilevare alcuna carenza. Il claim di Unifrutti "It's always fruit season" esprime realmente ciò che siamo in grado di fare: offrire frutta di stagione 365 giorni l'anno. Possiamo quindi gustare una buona arancia in estate esattamente come in inverno".
A sua volta, Nello Alba (nella foto a destra), spiega: "La nostra offerta è buona, nonostante la crisi climatica, ma ciò che non dobbiamo dimenticare è il problema della Tristeza. Per anni abbiamo combattuto questo virus e adesso che abbiamo reimpiantato poco più del 20% delle nostre superfici, potremo vedere il risultato soltanto tra dieci anni".
E sulla minaccia potenziale del citrus greening, De Nadai afferma: "Al momento il vettore che diffonde la malattia è stato ritrovato prima nell'isola di Madeira, poi nella Penisola Iberica, sia in Portogallo che in Spagna. Ma non vi è stato poi il rinvenimento della malattia, per fortuna. Naturalmente, il fatto che l'Europa sia rimasta sinora protetta dal Citrus Greening non vuol dire che lo resti in futuro. L'unico antidoto è la prevenzione. Soltanto la prevenzione è veramente utile per fronteggiare la diffusione di fitopatie importanti".
Principali paesi di approvvigionamento e di vendita
De Nadai: "Parlando di estero, l'approvvigionamento maggiore avviene per il mercato europeo dal Cile e dal Sud Africa. Le Filippine, invece, ricoprono un ruolo importante per il Medio Oriente e il Sud Est Asiatico".
"Riguardo alle vendite - spiega Nello Alba - in Europa ci sta dando soddisfazioni il mercato inglese. Parlando in termini di fatturato, sul totale delle arance le bionde sono il 34% e le rosse il 66%. Se parliamo del totale complessivo ortofrutta, le rosse incidono il 30%, contro il 15% delle bionde.
Seedless
Circa le tendenze in atto nei consumi De Nadai conclude: "Il consumatore richiede praticità e comodità. Già oggi il grosso dei soft citrus e le varietà più pregiate di Valencia (Midnight, Delta, ecc.) sono tutte senza semi. Noi dal Sud Africa esportiamo esclusivamente cultivar di soft citrus seedless. A mio parere ne arriveranno certamente altre, di selezioni simili, in futuro".