Le perturbazioni climatiche e l'inflazione globale, che hanno segnato l'inizio dell'anno, hanno influito sulle scorte e sui prezzi di diverse colture chiave. In particolare, sono state particolarmente colpite le cipolle poiché, per proteggere i loro mercati interni, i maggiori Paesi produttori hanno vietato le esportazioni. Durante la "crisi delle cipolle", l'Egitto si è distinto per la stabilità e l'aumento dei flussi di produzione e d’esportazione. Due mesi prima della fine della stagione delle cipolle, Souty Seif, export specialist della RejoicePro, loda il modello egiziano.
L'esportatore dichiara: "In un contesto globale caratterizzato da incertezze e minacce reali alla sicurezza alimentare, siamo orgogliosi della nostra resilienza e capacità di produrre e fornire ai mercati i prodotti di cui hanno bisogno. È in tempi difficili come questi che dimostriamo di essere partner affidabili e rafforziamo lo status dell'Egitto come fonte affidabile di prodotti agricoli. Ma tutto questo non è privo di sfide, la più grande delle quali è riuscire a procurarsi un prodotto di qualità nei volumi richiesti".
Souty continua: "Ad esempio, per quanto riguarda le cipolle, quest'anno gli acquirenti di tutto il mondo si sono rivolti all'Egitto e, nel giro di breve tempo, la domanda è salita alle stelle. Gli esportatori hanno dovuto lavorare sodo per reperire prodotti di qualità. Ciò ha coinciso anche con il il primo anno in cui, qui alla RejoicePro, abbiamo aggiunto le cipolle alla nostra gamma di prodotti. Il nostro approccio è stato quello di rivolgerci ai coltivatori con una produzione di alta qualità, ma che hanno difficoltà ad accedere ai mercati internazionali, soprattutto a causa della limitata esperienza nelle esportazioni. Abbiamo offerto a questi produttori dei margini sopra la media del mercato. In un momento in cui l'ambizione nazionale è quella di rendere l'Egitto un operatore centrale fra i fornitori di cipolle, vogliamo che la RejoicePro sia un partner affidabile sia per i produttori che per i clienti. A tal fine, abbiamo collaborato con la società agritech e di subappalto Mozare3".
Souty Seif, export specialist della RejoicePro
Il picco della domanda di cipolle egiziane è circostanziale e legato a un contesto eccezionale. Non è da escludere un ritorno alla consueta configurazione di mercato, con India, Paesi dell'Asia centrale ed Europa occidentale a dominare il mercato delle cipolle. Souty commenta: "Nessuno può prevedere come si evolverà la situazione, ma quest'anno abbiamo sicuramente fatto progressi irreversibili. In primo luogo, molti mercati hanno scoperto le cipolle di alta qualità egiziane, a prezzi convenienti e in una finestra di consegna più accessibile, nelle varietà e calibri preferiti dai consumatori. Ancora più importante, abbiamo dimostrato l'efficacia del modello agricolo egiziano, capace di adattarsi rapidamente alle nuove esigenze, anche in tempo reale, con volumi elevati e conformità agli standard qualitativi internazionali, in tempi di carenza globale".
Souty ripercorre l'esperienza della RejoicePro: "Quest'anno abbiamo esportato 70 tonnellate di cipolle rosse e 50 tonnellate di cipolle dorate a settimana, nei calibri 40-60, 60-80 e 80+. Abbiamo spedito i nostri prodotti in Europa, Estremo Oriente, Africa e Paesi del Golfo, in quanto disponiamo delle certificazioni necessarie, come Global GAP e BRC. Se la domanda di cipolle egiziane continuerà sulla stessa linea di quest'anno, il che è molto probabile, riusciremo a triplicare i nostri volumi già a partire dalla prossima stagione".
L'esportatore conclude: "La nostra gamma di prodotti comprende anche patate dolci, melagrane e uva da tavola. Anche per questi prodotti quest'anno abbiamo notato una domanda in crescita".
Per maggiori informazioni:
Souty Seif
RejoicePro
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