Le prime estirpazioni della Cipolla Rossa di Acquaviva sono iniziate da poche ore, in ritardo di circa 15 giorni rispetto alla passata stagione, quando, appunto, i produttori iniziavano a tirare fuori i primi bulbi il 20 giugno.
"Abbiamo dovuto posticipare l'avvio della campagna, perché reduci da notevoli problematiche fitopatologiche - commenta Giammarco Lionetti della ditta Agriconetto - Attacchi fungini provocati dalle incessanti piogge di maggio hanno rallentato la crescita delle piante e lo sviluppo dei bulbi, ma anche ridotto le rese fino al 40%. Precipitazioni continue e alto tasso di umidità relativa hanno fatto seccare le piante giorno dopo giorno, perché danneggiate dalla peronospora".
La Cipolla Rossa di Acquaviva delle Fonti è nota agli operatori per le sue caratteristiche organolettiche e benefiche quali dolcezza, forma piatta, alto contenuto di flavonoidi, vitamina B e C, oltre che pezzature fino a 1,2 kg. "Già dalle campionature effettuate nel pieno della diffusione della fitopatia, avevamo notato che la campagna in corso sarebbe stata contrassegnata da anomalie, anche se ci aspettavano una situazione peggiore. I calibri medi attuali sono di 300-400 g; saranno limitate invece le grammature superiori a 700-900 g, ma ciò non sembra rappresentare un gap per i nostri clienti, tant'è che i volumi movimentati, già all'esordio della stagione, appaiono interessanti".
Per compensare le spese sostenute per gli interventi di difesa, l'azienda pugliese spiega che le quotazioni sono in crescita del 12-15% rispetto al 2022. "Si presume che la campagna in corso possa terminare in anticipo, nonostante sia partita in netto ritardo. Stiamo raccogliendo e confezionando cipolle in cassette di cartone da 10 kg. Non c'è possibilità di stoccaggio, in quanto la domanda è sostenuta", conclude Lionetti.
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