L'offerta di drupacee spagnole non è ancora abbondante e con il graduale aumento delle temperature nell'Europa centrale e settentrionale, la domanda di importazioni sta decollando. Considerando questa situazione, al momento ci sono alcuni problemi a soddisfare tutti gli ordini, secondo il direttore di Clasol, César Claramonte.
"Finora le quantità di drupacee disponibili sono state limitate, il che è andato di pari passo con una domanda tranquilla. Tuttavia, la situazione è completamente cambiata e la domanda sta superando l'offerta, dato che l'arrivo di un clima più caldo e soleggiato nei Paesi del Nord Europa sta facendo decollare il consumo di frutta estiva. Abbiamo difficoltà a far fronte a tutti gli ordini che riceviamo".
"Va ricordato che in questo momento la maggior parte delle drupacee proviene da Murcia, dove la produzione extra-precoce è stata ridotta a causa di alcune gelate a marzo. La produzione è stata anche colpita dalla grandine in alcune zone di Águilas, e questo ci ha colpito direttamente, in quanto la frutta era pronta per essere raccolta", afferma César Claramonte.
"Nel frattempo anche Huelva è in produzione, anche se è già alle battute finali, mentre Badajoz sta ancora iniziando con pochissimi volumi, e sul mercato non si vede ancora frutta greca e italiana".
Secondo il direttore di Clasol, tra una decina di giorni l'offerta sarà molto più abbondante, quindi non dovrebbero esserci problemi a soddisfare tutta la domanda. "Tuttavia, non stiamo riuscendo a mantenere alti i prezzi all'origine sui mercati di destinazione, cosa che non dovrebbe accadere, considerando che l'offerta copre a malapena tutti gli ordini. In generale, la frutta ha una qualità superiore rispetto alla scorsa stagione in termini di gradi Brix e sapore, anche se c'è una predominanza di piccoli calibri, a causa della siccità".
L'azienda dispone di un proprio impianto di produzione, lavorazione e confezionamento a Murcia per la campagna delle drupacee. Al momento, sono disponibili albicocche, pesche, nettarine e pesche tabacchiere, e tra qualche giorno ci saranno anche le susine. Entro un mese, Clasol inizierà a lavorare anche con il raccolto di Lleida, dove sono stati stipulati accordi con i coltivatori che, per ora, a differenza di molte altre località non sono stati colpiti dai tagli alle assegnazioni di quote idriche causati dall'estrema siccità.
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