Anche quest’anno, come di consuetudine, in Zanarini abbiamo pensato di condividere con voi alcune informazioni circa la prospettiva della nuova stagione delle carote italiane.
Parlando in campagna con la produzione e studiando i dati ricavati dalla lettura delle statistiche disponibili, abbiamo formulato alcune riflessioni. Ci stiamo avvicinando alla campagna della carota di Chioggia e siamo soliti parlare con chi conosce questo prodotto perché lo coltiva, oltre che studiare i dati e le statistiche in grado di fornirci una visione circa l’andamento del prodotto negli ultimi anni.
Per quel che riguarda le superfici, ad oggi non sono disponibili i dati relativi all’anno in corso; tuttavia, parlando con la produzione sembra che non si registrino particolari variazioni rispetto al 2022, anno in cui invece abbiano assistito a una riduzione di circa il 30% delle aree seminate a carote rispetto all’anno precedente, passando in Italia dai 10.415 ettari del 2021 agli 8.071 ettari del 2022 (fonte ISTAT).
Il dato italiano per il 2023 è da leggere positivamente e in leggera controtendenza rispetto al dato europeo che riporta, ad esempio in Francia, una mancanza di circa un 30% di prodotto a fronte di una domanda che pare rimanere stabile, se non superiore rispetto a quella della scorsa stagione; anche per quel che riguarda la Spagna, dalle prime informazioni che stanno emergendo siamo di fronte a un importante calo produttivo e a un ritardo della raccolta; il nord Europa, in particolar modo la Svezia, sta facendo i conti con problemi di siccità.
Ma perché in Italia le superfici non aumentano e in generale in Europa si riducono sempre di più?
I cambiamenti climatici e il divieto di utilizzo da parte della Ue di fitofarmaci invece concessi in altre parti del mondo stanno determinando un progressivo fenomeno di abbandono delle colture più impegnative e meno remunerative, a favore di altre (come mais e foraggi) con la conseguente perdita della “sovranità alimentare” anche in alcuni comparti simbolo dell’agricoltura made in Italy ed europea (Il Sole 24 ore, febbraio 2023).
Possiamo a oggi ipotizzare che la campagna della carota di Chioggia comincerà intorno al 10 maggio e raggiungerà il culmine durante la prima settimana di giugno, quando saranno disponibili le carote delle seconde semine: al momento, il Nord Italia sta terminando il prodotto invernale, così come il Fucino, mentre sta iniziando, con meno prodotto del previsto, la commercializzazione della carota siciliana con prezzi intorno €/kg 0,60 partenza in big bag.
In Veneto, a livello produttivo non si segnalano particolari problematiche se non che le carote tra qualche giorno usciranno dal nylon e si porrà il problema dell’acqua, nell’immediato infatti non sono previste piogge e l’acqua del mare sta risalendo il corso dei fiumi rendendoli inutilizzabili per l’irrigazione.
Ma come sta andando il consumo della carota in Italia e come si colloca questo prodotto all’interno del carrello della spesa degli italiani?
Gli acquisti nel 2022 rispetto al 2021 risultano stabili (-0,7%) ma se invece rapportiamo il 2022 con il 2019, gli acquisti della carota sono aumentati dell’8,8%. Oggi la carota rappresenta il 3,6% del totale ortaggi acquistati, in linea con l’anno precedente -0,6% e in aumento rispetto al 2019, +6,1% (fonte ISMEA su dati Nielsen).
E l’export dell'Italia?
Nel 2022, l’Italia ha esportato 78.049 tonnellate con una contrazione del 20,5% rispetto al 2021. Il canale preferenziale per l’export è la Germania, seguita a distanza dalla Polonia (fonte ISMEA).
Il calo dell’export del prodotto italiano nel 2022 è stato in parte determinato da stoccaggi ancora importanti a livello europeo a inizio campagna, situazione che dovrebbe non ripetersi quest’anno, quando il mercato europeo dovrebbe affacciarsi alla campagna di Chioggia sgombro da scorte di prodotto del vecchio raccolto.
Partiamo da questa considerazione per pensare a una campagna che ci auguriamo possa essere interessante e proficua. In Zanarini siamo disponibili a essere contattati per qualsiasi esigenza, con la speranza di poter consolidare i rapporti commerciali già in essere e di stabilire nuove collaborazioni fruttuose e durature.
Per maggiori informazioni
Francesca Barbieri
Responsabile di prodotto
francesca@zanarini.com