Per la tedesca GO-fresh Ltd, il 2022 è stato un anno complessivamente interessante: il primo trimestre è stato ancora caratterizzato dai postumi della pandemia. Dopodiché, nella seconda metà dell'anno, l'azienda ha dovuto affrontare un forte aumento dei costi di imballaggio, logistica e manodopera. Grazie all'acquisizione della Rüther Fresh Food di Erkelenz, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, formalizzata il 1° ottobre 2022, l’anno si è concluso in maniera positiva. Riassume così Stephan Junkers, amministratore delegato dell'azienda con sede a Geilenkirchen.
Al momento, la commercializzazione dei prodotti di IV gamma procede abbastanza tranquillamente. "Come di consueto nella stagione, gennaio è tradizionalmente un mese più fiacco. Ma ci preoccupa la situazione dell'approvvigionamento. A causa della crisi energetica, avremo meno frutta e verdura disponibile dalle serre olandesi. I volumi saranno ridotti anche in Spagna, a causa delle condizioni meteo, quindi dovremo aspettarci delle carenze a un certo punto della stagione. Lo stesso vale per i meloni che, secondo le informazioni attuali, vedranno una riduzione delle piantagioni. In breve, il 2023 sarà un anno abbastanza difficile anche dal punto di vista dell'approvvigionamento".
Espansione e differenziazione dell'offerta
Da dieci anni, la GO-fresh si dedica principalmente alla trasformazione e distribuzione di prodotti di IV gamma di alta qualità per il canale Horeca e gli aeroporti. Una parte significativa della materia prima viene tagliata a mano e trasformata singolarmente, secondo le richieste del cliente. Attraverso l'acquisizione della società Rüther, la gamma di prodotti potrebbe essere notevolmente ampliata, secondo Junkers.
"Nel settore della frutta, abbiamo sempre operato su due linee e forniamo prodotti trasformati sia a mano sia con le macchine. Per quanto riguarda gli ortaggi, invece, ci siamo concentrati principalmente sul taglio fine. Grazie all'acquisizione ed espansione della capacità, ora possiamo fornire prodotti tagliati più grossolanamente, come carote e cavoli, e quindi offrire l'assortimento completo di un'ampia varietà di articoli di IV gamma".
Anche la vicinanza alla sede centrale di Geilenkirchen ha avuto un ruolo chiave, secondo Junkers. "Puntiamo ad ampliare i locali nel 2024 e poi chiuderemo lo stabilimento di Erkelenz e lo integreremo nel nuovo capannone. Vista la carenza di lavoratori qualificati, un problema che stiamo affrontando anche noi, è particolarmente importante poter trasferire anche il personale nella nuova sede", spiega il fornitore di prodotti convenience.
Outsourcing di piatti freddi
Secondo Junkers, sulla scia della crisi pandemica, la carenza di personale nel settore della ristorazione è anche peggiorata. "Molte attività del settore Horeca hanno dovuto ridurre il proprio personale durante la pandemia, motivo per cui ora mancano persone ovunque. Il personale rimanente viene impiegato nel modo più efficiente possibile, il che a sua volta contribuisce all'aumento della domanda di convenience. Il flycatering si è ripreso bene e ora si attesta intorno al 70-75% dei livelli pre-pandemia. Stiamo anche assistendo a un aumento della proposta di piatti freddi (mise en place) in questo segmento".
In questo contesto, Junckers sottolinea ancora una volta il difficile approvvigionamento delle materie prime. "Abbiamo dovuto affrontare molte difficoltà, in particolare con i prodotti d'oltreoceano, a causa dei ritardi delle spedizioni. Tuttavia, i clienti sono generalmente comprensivi al riguardo, purché forniamo loro prodotti alternativi adeguati. Per un breve periodo, i Tomberries spagnoli non sono stati molto disponibili, a causa delle precipitazioni, e ci sono stati problemi simili con le mini zucchine. A causa di questo difficoltà di approvvigionamento, il contatto con l'acquirente è diventato senza dubbio più stretto".
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Stephan Junkers
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