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Syngenta al Simposio Internazionale sul ToBRFV

Lo scorso 3 novembre 2022, l'International Seed Federation ha ospitato a Roma il primo simposio internazionale sul Tomato Brown Rugose Fruit Virus, volto a individuare soluzioni e risposte a questo virus che sta colpendo duramente l'industria del pomodoro.

Nell'occasione era presente in Italia il management internazionale di Syngenta, più nello specifico Ruud Kaagman, (Global Crop Business Head, Tomatoes) e Marcel Prins, Head of Germplasm Development, Solanaceae. In esclusiva per FreshPlaza, vi proponiamo l'intervista ai due manager sull'impatto che il virus sta avendo sul mercato del pomodoro e sulle possibili soluzioni.

Syngenta si sta muovendo su due direttrici: da una parte ha realizzato un vademecum che aiuta gli agricoltori a prevenire l'infezione (una serie di best practices), dall'altra ha sviluppato una nuova varietà di pomodoro resistente al Tomato Brown Virus, il Barosor, che è stata lanciata nella primavera del 2021 e che dunque quest'anno è già stata raccolta. 

FP: Qual è stato l'impatto della ToBRFV sul mercato internazionale del pomodoro negli ultimi anni?
Ruud Kaagman: "Il Tomato Brown Rugose Fruit Virus (noto come ToBRFV) è un problema che interessa l'intero settore, con ripercussioni sui coltivatori e sulle aziende produttrici di sementi di tutto il mondo. Inizialmente ha colpito il Medio Oriente e l'Africa settentrionale, per poi diffondersi rapidamente in Europa, Messico, Canada e Stati Uniti".

FP: Come hanno reagito i principali Paesi produttori europei (Spagna, Italia, Francia e Paesi Bassi) durante la crisi e come hanno reagito invece i Paesi del Nord Africa?
Ruud Kaagman: "Purtroppo, abbiamo visto coltivatori costretti a interrompere la produzione o che hanno avuto perdite significative di raccolto, inducendo alcuni a spostarsi su altre colture. Inoltre, hanno dovuto affrontare costi aggiuntivi per la pulizia delle serre e l'implementazione di misure igieniche supplementari. Le autorità sono state molto attive nel cercare di mitigare la diffusione, imponendo misure di controllo aggiuntive, con conseguente stato di quarantena per il virus e richiedendo protocolli di analisi aggiuntivi sia per i coltivatori che per le aziende sementiere".

FP: Alcuni dei vostri concorrenti hanno immediatamente risposto al problema con varietà a resistenza intermedia, suscitando perplessità perché non si trattava di varietà ad alta resistenza (HR). Dove intende posizionarsi Syngenta con Barosor?
Marcel Prins: "Syngenta ha rilasciato per la prima volta una varietà resistente al ToBRFV con resistenza intermedia nel 2021. Abbiamo lanciato Barosor e Lansor nel 2021 e da allora abbiamo rilasciato altre varietà con l'intenzione di creare un'ampia resistenza in tutto il nostro portafoglio globale nei prossimi anni, utilizzando più fonti genetiche per garantire un alto livello di resistenza duratura. Abbiamo rilasciato le varietà iniziali con resistenza intermedia per fornire ai coltivatori un buon livello di protezione da questa malattia devastante, aiutandoli a ottenere un buon raccolto".

FP: Quali sono le procedure che il vostro vademecum richiede? Comprendono solo soluzioni fisiche/meccaniche oltre a quella genetica o anche l'uso di pesticidi, specificamente trattati, è incluso nella gestione della serra?
Marcel Prins: "Con questo tipo di patogeno, non c'è nessuna offerta di agrofarmaci disponibile per proteggere le piante. Bisogna affidarsi alla genetica e a protocolli igienici rigorosi".

FP: In quale segmento si inserisce Barosor e quanto tempo passerà prima che il pacchetto di resistenza antagonista al virus Tobamo venga esteso ad altri segmenti di colture di pomodoro?Ruud Kaagman: "Barosor è una varietà di pomodoro Cuor di bue proveniente dai Paesi del Mediterraneo. Nei prossimi anni Syngenta intende creare un'ampia resistenza in tutto il nostro portafoglio globale in tutti i principali segmenti di pomodoro, utilizzando più fonti genetiche per garantire un alto livello di resistenza duratura".

Ruud Kaagman:

FP: Ci sarà un ordine di priorità nella diffusione delle sementi rispetto alle aree di produzione euro-mediterranee?
Ruud Kaagman: "Inizialmente abbiamo lanciato varietà resistenti nei Paesi più colpiti e ora stiamo introducendo varietà in altri Paesi per contribuire a limitare ulteriormente la diffusione e, soprattutto, aiutare i coltivatori a ridurre i danni alle colture. Syngenta si sta impegnando al massimo e rapidamente per convertire le varietà e svilupperà molte nuove versioni nei prossimi anni".