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Roma, 3-4 novembre 2022

The Rome Table: una formula che resiste alla crisi

Ha aperto i battenti ieri la quinta edizione di The Rome Table, il B2B internazionale dedicato al trade ortofrutticolo, che prosegue ancora nella giornata odierna fino alle 18:30.

Sopra e sotto, alcuni momenti degli incontri B2B

Il format, snello e operativo, è articolato in incontri B2B tra imprese ortofrutticole e buyer, della durata di 20 minuti ciascuno, con l'ausilio anche di interpreti nel caso di buyer esteri. Il parterre dei potenziali acquirenti è molto articolato, con presenze da Italia, Lituania, Emirati Arabi, Polonia, Belgio, Danimarca, Lussemburgo, Lituania, Germania, Svizzera e, per la prima volta, Indonesia.

Sopra e sotto, alcuni momenti degli incontri B2B

A tal proposito, abbiamo incontrato il console onorario della Repubblica di Indonesia, l'avvocato italiano Jacopo Cappuccio, il quale ha voluto sottolineare le dimensioni del mercato indonesiano: "Spesso sottovalutato - ci dice - a favore della Cina, quando invece potrebbe essere la porta principale di accesso al gigante asiatico. L'Indonesia conta una popolazione di quasi 300 milioni di persone e, nonostante la sua natura di arcipelago, occupa un'estensione pari all'intera Europa. Alcune tra le sue oltre 17.000 isole sono più grandi dell'Italia. La popolazione è giovane, dinamica, ampiamente informatizzata. Spesso, dietro le apparenze più dimesse si nascondono grandi imprenditori che detengono notevoli ricchezze. Il fatto che i nostri buyer siano interessati ai prodotti italiani, nonostante la grande ricchezza indigena di prodotti tropicali, è un segnale da non sottovalutare".

Il Console Jacopo Cappuccio con i buyer indonesiani. Sopra: con Oktoriku Paravansa; sotto, con Abdul Ghofur

Antonio Felice, a capo della Omnibus, organizzatrice di The Rome Table in collaborazione con la Regione Lazio e altri partner, ha ricordato la storia di questo evento: "I primi due anni - 2017 e 2018 - si svolsero presso l'albergo Parco dei Principi, poi nel 2019 optammo per il A.Roma Lifestyle Hotel. La pandemia ci ha imposto successivamente uno stop, e dopo una quarta edizione 2021 un po' sottotono, quest'anno registriamo una ripresa. E stavolta senza sorprese: tutti i buyer di cui era prevista la partecipazione sono qui!".

Lo staff di Omnibus. Ultimo a destra: Antonio Felice

Secondo Antonio Felice, l'evento The Rome Table costituisce un'ottima occasione per le imprese ortofrutticole di medie dimensioni: "Dispongono di sufficienti produzioni, rispetto alle aziende più piccole, ma al contempo hanno rapporti di fornitura con le catene di supermercati che sono meno stabili rispetto alle grandi aziende. Anche queste ultime, tuttavia, trovano utile partecipare al nostro evento per sondare canali alternativi, come il retail online".

Sopra e sotto, alcuni momenti degli incontri B2B

FreshPlaza nell'occasione ha raccolto il sentiment di alcuni operatori presenti.

Massimo Bragotto (in alto a destra) a colloquio con la rappresentante di una delle catene di supermercati

Massimo Bragotto, general manager del gruppo Cultiva, reduce dalla fiera PMA di Orlando, misura la distanza siderale degli States rispetto al mercato nazionale: "E' un mercato in cui si respira grande energia, ottimismo e voglia di fare business. E' il tempio del capitalismo, con tutti i suoi pro e i suoi contro. Bisogna essere ben attrezzati per affrontarlo in maniera vincente, ma sicuramente costituisce uno stimolo formidabile".

Sopra e sotto, alcuni momenti degli incontri B2B

Alla sua prima partecipazione al The Rome Table, Dario Zoccola, responsabile commerciale dell'azienda agricola La Picentina, riporta a sua volta il clima di ripresa respirato alla fiera di Madrid Fruit Attraction. "Considero il nostro made in Italy ancora molto spendibile all'estero", ci dice.

Stefania Mana, seconda da sinistra, a colloquio con un buyer

Stefania Mana, sales manager di Ponso Frutta, considera le aziende agricole più capaci di altre di districarsi nei momenti di crisi, anche se: "bisognerebbe aprirsi di più al mondo, mettere da parte gli egoismi, sperimentare e innovare. Inoltre, forse servirebbe non dare niente per scontato. La mia regione, il Piemonte, per esempio, difficilmente suscita nel pensiero delle persone un collegamento con l'ortofrutta, nonostante le sue vaste produzioni di pesche, kiwi, piccoli frutti e, soprattutto, mele. Alle volte, ti accorgi di avere dei buoni progetti che però si scontrano con la realtà, con le difficoltà non solo climatiche, ma logistiche e di mentalità. Invece bisogna avere fame di lavoro e voglia di crescere, sempre".

Sopra e sotto, alcuni momenti degli incontri B2B

Una nota di preoccupazione sulla campagna agrumi viene infine da Salvatore Scarcella, presidente della cooperativa siciliana C.A.I.: "Ricordo momenti difficili per le arance, ma mai come quelli che si profilano nella campagna 2022/23. Durante la pandemia ce la siamo cavata meglio del previsto. Speriamo che sia così anche stavolta, sebbene i prezzi di vendita del fresco e anche la situazione del prodotto trasformato non appaiano al momento confortanti".

Tra gli altri operatori presenti, abbiamo incontrato anche (in foto qui sotto) Gianfranco Pandolfo di Ortalba, insieme al consulente Sergio Panini.