Sono iniziati lo scorso fine settimana i trapianti della fragola Sabrosa-Candonga, varietà nota dai player nazionali ed esteri e coltivata esclusivamente in Basilicata, precisamente nel Metapontino, dove da anni pare abbia trovato le condizioni pedoclimatiche ideali.
Piantine Sabrosa-Candonga in attesa di essere trapiantate
"Abbiamo messo a dimora le prime 20mila piantine. La distribuzione è graduale e ordinata, con consegne quotidiane da parte dei vivai polacchi e spagnoli proprio per agevolare le aziende locali, in costante affanno per la carenza di manodopera", così esordisce Ferdinando Lasalandra, titolare dell'omonima azienda agricola sita in agro di Pisticci e socio conferitore di Apofruit.
E continua: "Riconfermo anche per la prossima stagione fragolicola il mio ettaro di Sabrosa-Candonga: 80mila piante totali che verranno messe a dimora entro il prossimo weekend. Sono ormai diversi anni che coltivo questa varietà, in quanto ritengo sia valida e non ancora sostituibile da nuove selezioni, poiché le fragole sono distinguibili sui mercati in termini di caratteristiche organolettiche e remunerazioni soddisfacenti da metà gennaio fino ai primi di giugno".
Cassette di piantine appena distribuite dai vivai.
"Sabrosa-Candonga, anche in annate difficili come quella passata, in cui l'andamento climatico non è stato favorevole per buona parte della stagione, è riuscita a garantire agli agricoltori una buona produttività per ettaro (oltre 500 g/pianta, nel mio caso). Per evitare di ritrovarci impreparati, siamo già alla ricerca di manodopera da impegnare nelle operazioni di raccolta. E' meglio premunirsi con largo anticipo, anche perché, considerate le incertezze e la difficile situazione internazionale, avremo molte cose a cui badare nei prossimi mesi".