Negli ultimi anni, con il peggiorare della carenza di manodopera per le operazioni di raccolta, gli agricoltori sembrano indirizzarsi verso quelle colture che richiedono il minor impiego di operai. Tra queste nuove coltivazioni interessanti rientra la frutta a guscio, in particolare il mandorlo, gestito con tecniche innovative e moderne, capaci di aumentare le rese per ettaro e ridurre i costi di produzione.
Nella mandorlicoltura, la meccanizzazione della fasi di raccolta è indispensabile. Ad oggi, non c'è ancora uno specifico sistema di raccolta che possa essere considerato il più conveniente ed efficiente, poiché negli anni sono state introdotte diverse macchine agricole, con differenti funzioni, quali ad esempio lo scuotitore a ombrello e lo scuotitore manuale e reti.
L'incontro e il confronto tra costruttori di macchine per uso agricolo, tecnici e agricoltori/utilizzatori ha permesso con il tempo di individuare e adattare i sistemi di coltivazione con le migliori attrezzature, al fine di agevolare il lavoro e renderlo il meno faticoso e costoso possibile, raggiungendo così elevati livelli di prestazioni ed affidabilità.
Tra gli ultimi eventi organizzati in tema di raccolta meccanizzata delle mandorle, troviamo quello tenutosi lo scorso venerdì 2 settembre 2022 a Tarquinia (Viterbo), presso l'azienda agricola Piani della Marina, al quale hanno partecipato diversi imprenditori, agronomi e professionisti del settore.
E' stata effettuata una prova dimostrativa di raccolta meccanizzata tramite la nuova raccoglitrice semovente meccanica SEMEK 1.000, con nastro raccoglitrice portata MEK1.800. Un attrezzo marchiato Facma, che garantisce una maggiore velocità di raccolta, grazie all'andanatore da 2 spazzole anteriori controrotanti e al raccoglitore meccanico centrale (della larghezza di un metro, regolabile in altezza) costituito da pale rotative in gomma, che sollevano il prodotto da terra e lo inviano verso un nastro trasportatore.