La campagna dell'uva da tavola entra nel vivo e la rete d'imprese La Grande Bellezza Italia cala l'asso. "Prezzo fisso per tutta la campagna, grazie a un accordo con alcune catene della Gdo con cui lavoriamo", dichiara Leonardo Odorizzi, uno dei membri della rete.
Due diversi packaging dell'uva 'targata' LGBI
La Grande Bellezza Italiana (LGBI) ha messo in campo una ricetta con tre ingredienti: frutta buona 'senza se e senza ma', packaging accattivante e riciclabile, strategia di marca. "Abbiamo puntato sull'uva tradizionale italiana, l'uva Italia, ma anche sulla seedless, che è sempre più apprezzata tra i consumatori".
Confezioni in campo
Odorizzi aggiunge: "Offrire al consumatore un prodotto di qualità elevata in maniera costante per tutta la stagione si è rivelato vincente lo scorso anno, e per questo abbiamo confermato tale strategia. Il tutto senza oscillazioni di prezzo, grazie ai contratti stabiliti a inizio campagna".
Durante la raccolta
Tale strategia "ci permette anche di affrontare con basi più solide il gravissimo problema dell'aumento dei costi di produzione. Avendo un prezzo fisso, il coltivatore conosce a priori la remunerazione, per cui può regolarsi di conseguenza".
Uva in confezione a conchiglia che garantisce protezione e zero sprechi
Ma è anche una strategia nei confronti del consumatore: "Ortofrutta che un giorno costa 1 euro e qualche giorno dopo 2 euro/kg, dà la sensazione di un trend non chiaro. Noi operatori sappiamo bene che sono oscillazioni naturali di mercato, ma il consumatore non lo sa. Invece un prezzo fisso lo rassicura".
Il tutto, ovviamente, accompagnato dal grado qualitativo elevato e omogeneo, senza soprese, specie per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche.
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