Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
In provincia di Brindisi

Nel fine settimana si parte con il fico settembrino

In provincia di Brindisi, è terminata la stagione dei fichi fioroni verdi Petrelli e, nei prossimi giorni, si concluderà anche quella dei fioroni neri Domenico Tauro. La seconda parte della campagna, con la raccolta dei primi frutti conosciuti con il nome di fico settembrino, partirà sabato 16 luglio 2022.


Fico settembrino, in raccolta dal fine settimana (Foto fornita da Francesco Palasciano)

"Quest'anno è davvero particolare - dichiara Francesco Palasciano, titolare dell'azienda Cuore Verde - Innanzitutto, la crisi dovuta al mix pandemia/guerra e la crescita dei prezzi spinge i consumatori del nord Italia e dell'estero, in particolare, a comprare meno o a non acquistare affatto. Siamo molto preoccupati: non solo per i fichi, ma anche per altri ortofrutticoli: ormai gli areali sono più che dimezzati. I rincari generali su produzione, trasporto, imballaggi (plastica e legno) sono davvero sproporzionati e tutto ciò dovrebbe riflettersi sul prezzo finale del prodotto, ma così non è. Pur essendoci meno frutti, le vendite faticano a decollare".

Da aggiungersi a questo quadro è la carenza di manodopera, dovuta sia al percepimento del reddito di cittadinanza sia al cambio generazionale. "Le nuove generazioni, infatti, non accettano questa tipologia di lavori e la formazione degli immigrati, in molti casi, non dà i risultati sperati per via di un gap culturale che non si riesce a colmare", sostiene il titolare aziendale.


Fichi settembrini in cestini. La campagna inizierà da questo fine settimana (Foto fornita da Francesco Palasciano)

Palasciano sottolinea, inoltre, un'altra anomalia mai registrata prima per la produzione di fichi fioroni. "Non abbiamo avuto scalarità di raccolta nei vari areali situati in montagna, pianura e lungo le coste. Il prodotto è maturato tutto insieme, quando solitamente si parte con il fiorone più precoce delle aree marittime".

Fioroni verdi e neri: prezzi più bassi degli altri anni
Senza dare nota delle quotazioni, Palasciano sottolinea che quest'anno i prezzi dei fichi fioroni sono risultati inferiori alle passate campagne. "Abbiamo lavorato con il fiorone verde sia sul mercato nazionale sia all'estero, ma essendo un prodotto delicato, con una shelf life più breve, bisogna stare molto attenti a manipolazione e grado di umidità. Le esportazioni di fiorone nero, invece, sono risultate più agevolate dalla conservabilità migliore che la varietà Domenico Tauro possiede. Possiamo dire di esserci difesi meglio".


Fioroni verdi in alveolo (Foto fornita da Francesco Palasciano) 

Fico settembrino: buone prospettive ma tante incognite
Sulla nuova campagna del fico settembrino, in partenza da sabato 16 luglio, Palasciano vuole essere ottimista. "Al momento, le prospettive sono buone, ma fa paura il fatto che i consumi siano calati e che la gente spenda di meno. Inoltre, negli ultimi giorni, è piovuto. L'umidità è nemica del fico settembrino, così come lo sono le temperature troppo elevate. Staremo a vedere cosa accadrà, considerando che già a maggio avevamo registrato gli stessi livelli di caldo di un normale mese di luglio".


Fichi settembrini in cestini e sulla pianta. La campagna inizierà da questo fine settimana (Foto fornita da Francesco Palasciano)

Palasciano, infine, ci offre un input su cui riflettere. "Con il cambiamento climatico in atto, qualora l'economia del nostro Paese dovesse riprendersi, forse sarà bene optare per la coltivazione di frutti esotici, come già alcuni produttori stanno facendo".