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In Basilicata, ma con operatori provenienti anche da altre regioni

Manifestazione contro i rincari con folta partecipazione degli agricoltori

Si è svolta nella mattinata di ieri (20 marzo 2022), a Scanzano Jonico (Matera), la manifestazione pacifica per esprimere il disagio degli agricoltori alle prese con i rincari generalizzati, divenuti ormai insostenibili, specie nelle ultime settimane, con l'aggravarsi del conflitto russo-ucraino.

Corteo dei trattori

L'evento è stato organizzato dalla CIA Agricoltori Italiani, alla quale però hanno partecipato anche numerosi operatori appartenenti ad altre associazioni di categoria e provenienti dalle regioni centro-meridionali, come Campania, Calabria, Sicilia, Puglia, Molise e Basilicata.

Piazza del Commercio (Scanzano Jonico, Matera)

Un'occasione per denunciare non solo l'aumento dei costi di produzione a causa dei rincari di energia, carburanti, fertilizzanti e imballaggi, ma anche il deprezzamento delle referenze agricole e le criticità dovute alla fauna selvatica, una problematica, quest'ultima, che ha provocato 200 milioni di danni e 469 incidenti negli ultimi 4 anni.

"Siamo arrivati all'orlo del baratro, e non riusciamo più ad andare avanti - così commenta un imprenditore agricolo, sceso in piazza per protestare - Da parte nostra, c'è tutta la volontà di continuare a produrre cibo sano e di qualità, ma a queste condizioni siamo costretti a chiudere. Ci considerano il settore primario del Paese, ma quei pochi interventi adottati per sostenerci non si sono mostrati sufficientemente adeguati. Come se non bastasse, anche quando tutto fila liscio, i nostri prodotti ci vengono pagati poche decine di centesimi al chilogrammo. Lo stesso prodotto, però, una volta posizionato sui bancali ortofrutticoli, raggiunge prezzi esorbitanti. Un'ingiustizia per le imprese e per le famiglie, stremate anch'esse dai rincari".

Decine i trattori in corteo, che sono partiti dalla periferia della città fino a raggiungere una delle principali piazze, dove le delegazioni regionali Cia, insieme ai rappresenti degli enti locali, hanno denunciato lo stato attuale in cui versa il comparto.