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Il direttore della Op APOC Rosario Ferrara passa il testimone a Nicola De Santis

"Il mio consiglio? Lavorare con il cuore"

Cambiamenti significativi all'interno dell'Organizzazione di produttori APOC: dopo 40 anni di attività, il direttore Rosario Ferrara va in pensione. Rimane, in ogni caso, un pilastro morale per la grande "famiglia" di soci e compagni di lavoro. Gli "amici" come lui stesso li definisce.

A prendere il suo posto è Nicola De Santis, da alcuni considerato "l'erede naturale" alla carica, che nella Op finora aveva ricoperto il ruolo di direttore amministrativo, ma che è sempre stato al fianco della direzione e della presidenza nei vari progetti intrapresi.


Nicola De Santis, Angelo Garofano (presidente Op APOC) e Rosario Ferrara in occasione di Fruit Attraction 2018.

"E' stato un percorso bellissimo. Avevo 22 anni quando sono entrato in APOC, era il 1981 e ci ho creduto fin dal primo momento - racconta Rosario Ferrara - Sono cresciuto nella struttura e con essa, raccogliendo svariate soddisfazioni e collezionando parecchi momenti da ricordare, dal punto di vista sia lavorativo sia umano. Ho avuto l'opportunità di conoscere la sensibilità del mondo agricolo: un settore magico, che può essere compreso solo da chi lo vive veramente".

"Dopo 40 anni di servizio, ho deciso di chiudere la mia esperienza lavorativa, ma resto affettivamente legato a questa Op - continua Ferrara - Nonostante le difficoltà che hanno contraddistinto il settore, quest'anno lascio una struttura che è in crescita e che ha ulteriormente consolidato il suo fatturato: quasi 90 milioni di euro, con un record di 950 produttori associati e circa 7.000 ettari all'attivo".

"Prende il mio posto Nicola De Santis, un caro amico ma soprattutto una persona di grande passione e un professionista con il quale ho condiviso tantissime esperienze, belle e brutte. Nicola riesce a viversi la Op appieno e sono certo che riuscirà ad avere e a dare all'APOC tante soddisfazioni".

Nel corso degli anni, Ferrara ha vissuto tutte le evoluzioni del mondo delle Op. "Siamo partiti con il pomodoro da industria, comparto in cui abbiamo registrato un discreto successo. In seguito abbiamo approcciato il settore dell'ortofrutta fresca, raggiungendo attualmente una leadership per l'uva da tavola. Oggi - precisa l'ex direttore - le organizzazioni di produttori rappresentano lo strumento principale di lavoro, il fulcro del mondo agricolo. E c'è ancora tanto da fare".

A questo proposito, Ferrara ringrazia il presidente Angelo Garofano, anch'egli caro amico e senza il quale molte iniziative non si sarebbero potute realizzare. "Mi ha sempre dato fiducia. Abbiamo combattuto fianco a fianco, ancor prima che diventasse presidente della Op APOC, superando i momenti difficili che la nostra struttura ha dovuto affrontare negli anni. Tra questi, i cambiamenti climatici e, da ultimo, la battuta d'arresto dovuta alla pandemia, con i problemi logistici e i costi in aumento". 

Agricoltura: passione e missione
Ferrara sottolinea che il settore agricolo va vissuto con amore. "Fare agricoltura è una passione e una missione. Non è possibile ricoprire una carica in una Op senza farsi accettare dagli agricoltori nel loro mondo. E, fortunatamente, sono riuscito in questa impresa, riscoprendo forti legami. A livello umano, infatti, mi porto dietro un bagaglio di esperienze davvero ricche. Per me APOC è sinonimo di famiglia e il patrimonio maggiore di questa Op è rappresentato dagli uomini e dalle donne che vi lavorano".

"Se dovessi dare un consiglio al nuovo direttore, gli direi che si lavora innanzitutto con il cuore: è questo che permette di raggiungere dei risultati e creare dei rapporti veri. Poi viene tutto il resto", conclude Ferrara.

"Il faro che illumina il settore"
Nicola De Santis è stato sempre al fianco di Rosario Ferrara. "In maniera graduale sto cercando di staccarmi dal ruolo di direttore amministrativo e ricoprire la mia nuova posizione. Non è facile, ma ho meno ansia del previsto. In questo, Rosario è stato per me il faro che ha illuminato il settore - dichiara De Santis - Sono stato attratto dalla sua professionalità e dai sui modi di fare, e ho cercato di prendere tutti gli aspetti positivi, facendone tesoro. L'amicizia che ci lega farà sì che io possa contare sempre sui suoi consigli".

Da neodirettore della Op, De Santis punta a raggiungere un nuovo traguardo: quello dei 100 milioni di euro di fatturato. "Da soli non si fa alcunché. La forza della nostra struttura è rappresentata dalle persone che vi danno l'anima ogni giorno. Come il nostro presidente, con cui ho un rapporto ancora più stretto ora. Conto di non deludere la fiducia che lui e i soci mi hanno dimostrato".

Nessun cambiamento radicale
"Non è necessario un cambiamento radicale al momento, e il nostro neodirettore lo sa. L'Op è più che avviata e registra ogni anno dei risultati positivi. Credo perciò che l'approccio a noi soci-agricoltori e ai progetti in essere rimarrà immutato. Sono convinta che Nicola si muoverà seguendo le orme di Rosario, avendolo affiancato per molti anni".

A dichiararlo è Teresa Diomede (nella foto sopra), titolare dell'azienda Racemus nonché socia APOC da circa otto anni, la quale ricordando la collaborazione con Ferrara continua: "Rosario è una persona di famiglia. Di lui ammiro e ammirerò sempre la sua diplomazia: tenere tanti soci insieme, con un obiettivo unico, non è cosa facile. E la sua empatia ha giocato un ruolo fondamentale. In questo suo lavoro, Rosario è sempre stato supportato dalla presidenza, che ha compreso e avallato le sue decisioni".

"Se dovessi trovare un difetto all'ex direttore, sarebbe quello del suo scarso senso dell'orientamento a livello geografico. Mai una volta che si ricordi la strada, quando viene a trovarci nel nostro magazzino di lavorazione...", conclude ridendo Diomede.

Per maggiori informazioni:
APOC
Via R. Wagner K1 (P.co Arbostella)
84131 Salerno - Italy
Tel.: +39 089 331758
Web: www.apocsalerno.it