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Il commento di alcuni operatori

Minore disponibilità e quotazioni elevate per gli ortaggi

In vista delle festività natalizie, si registra una certa vivacità nel commercio degli ortaggi, cosa che non può dirsi, invece, per la frutta.

"Buono è l'andamento degli ortaggi a foglia, che segnano prezzi elevati e previsti in ulteriore aumento nei prossimi giorni. Da circa un mese, le quotazioni delle lattughe sono alte; il motivo è da ricercarsi nel fatto che i volumi produttivi di quest'anno sono diminuiti. Rispetto all'anno scorso, infatti, i trapianti di lattuga sono stati dimezzati. In più, a causa delle condizioni climatiche poco favorevoli all'accrescimento, molta merce è rimasta non raccolta nei campi". E' quanto afferma il grossista di Fondi (Latina), Michele Conti.

"Anche per le zucchine bianche con fiore - dice l'operatore - si stanno verificando prezzi elevati di 4,50/5 euro al kg. I quantitativi non sono abbondanti e la qualità non è eccellente, anche per via del virus New Delhi, che  ha intaccato la bontà del prodotto, costringendo i produttori a estirpare le piante a metà produzione. In generale, i quantitativi di cui disponiamo sono bassi per molti ortaggi, tanto che non sempre riusciamo a soddisfare le richieste dei clienti. Abbiamo concluso la stagione dei pomodori in positivo, e altrettanto buono è stato l'avvio della stagione delle verdure".

A conferma del fatto che l'offerta non sia in linea con la domanda è Luigi Turboli, produttore della provincia di Napoli, il quale dice: "Le quotazioni della verdura sono aumentate a causa degli ammanchi produttivi, dovuti all'eccessiva piovosità e al freddo degli ultimi mesi. C'è da considerare che, venendo a mancare la produzione della Puglia e di qualche zona della Sardegna, sono diminuiti i volumi disponibili sul mercato. In particolare, i carciofi sono andati persi un po' ovunque, nelle aree di coltivazione, così come mancano i finocchi. In generale, credo che le quotazioni siano particolarmente alte perché, mentre il prodotto non è abbondante, la domanda è nella norma del periodo".

"Sul fronte della frutta, pare che il Natale non sia nemmeno arrivato - dice a sua volta  Antonio Di Niola - Le vendite procedono a rilento e nessuna referenza fa da traino; si è lavorato meglio gli anni scorsi. Da circa una settimana, stiamo notando un certo interesse verso il melone verde impagliato, che però viene consumato esclusivamente qui in Campania. Procedono molto lentamente le vendite per mele, arance, clementine, pere e noci; queste ultime però presentano prezzi molto alti, che non incentivano gli acquisti".