Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Per ora solo avvisaglie, da gennaio arriva la batosta

Settore funghi a rischio a causa del costo della corrente elettrica

Il comparto funghi è in allarme: da gennaio è previsto un aumento spropositato dei costi della corrente elettrica, anche triplicato, che rischia di mettere in ginocchio il settore. La parte più a rischio è quella delle aziende che preparano il substrato e che hanno come voce primaria di spesa proprio la corrente elettrica, seguita dalla manodopera. 

Foto d'archivio

"Siamo molto preoccupati - esordisce Mario Mattozzi, direttore di Fungo Italiano - perché da gennaio ci saranno i nuovi contratti dell'energia elettrica e già tanti hanno avuto avvisaglie di batoste vere e proprie. Siamo sull'ordine di costi triplicati rispetto al gennaio 2021. Nel nostro caso, le imprese che preparano i substrati sono quelle che, consumando più energia, vedranno un'impennata delle spese che, a cascata, dovranno essere diluite lungo la filiera".

La preoccupazione è che le aziende che coltivano funghi non riescano, da un lato, ad assorbire i costi del substrato né, dall'altro, ad affrontare i propri costi aumentati di energia elettrica. 

Confindustria Genova di recente ha valutato che i costi saranno triplicati rispetto al 2021. L’anno prossimo, il prezzo medio sarà di 160 euro a MWh, con punte di 242 euro a MWh nel primo trimestre, il triplo rispetto ai 55-60 euro a MWh pagati nel 2021.

"Credo che sia necessaria una riflessione - aggiunge Mattozzi - affinché le imprese possano andare avanti. In Italia, mediamente, si consumano 1 kg di funghi pro-capite all'anno. Se il consumatore spenderà 3,25 euro invece di 3 euro, non credo che ciò andrà ad incidere in maniera notevole sul bilancio familiare annuale. Invece per le aziende sì: qualche decina di centesimi al kg possono fare la differenza fra rimanere in piedi o chiudere".

Altrimenti, l'alternativa è sempre la solita: meno made in Italy, minore produzione nazionale, più importazioni dall'estero, qualità tutta da rivedere.