Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Fred Steyn – Associazione dei coltivatori di pitaya dell'Africa meridionale

Consolidare la fiducia nella pitaya sudafricana

In Sudafrica, e in tutti i Paesi vicini a eccezione del Lesotho, i coltivatori stanno piantando la pitaya, e i loro interessi sono ora rappresentati dalla neonata Associazione dei coltivatori di pitaya dell'Africa meridionale, i cui associati si estendono fino allo Zambia.

"Abbiamo creato l'associazione per fissare degli standard per questa giovane industria, in termini di calibro e qualità dei frutti, e per stimolare la ricerca e la condivisione di informazioni tra i membri", spiega il presidente dell'associazione Fred Steyn, che coltiva pitaya dal 2014 a Nelspruit, nella provincia di Mpumalanga. "Vorremmo coinvolgere tutti nell'associazione, non solo il Sudafrica ma anche altri Paesi".

Fred era alla ricerca di un prodotto non convenzionale che andasse bene nel subtropicale Lowveld, come alternativa ad agrumi, avocado e noci macadamia, coltivati normalmente nella zona.

Ci sono circa 40 siti in tutto il Sudafrica, con molte zone climatiche, dove viene testata la coltivazione di pitaya. L'unica cosa che questo frutto non sopporta è il gelo. Gli ultimi due inverni rigidi nel Mpumalanga Lowveld e nel Limpopo hanno messo a dura prova un certo numero di frutteti di pitaya.

La varietà è attualmente in fase di sperimentazione sulla costa occidentale e a Robertson, nel Capo Occidentale, fino a Waterpoort, vicino al confine con lo Zimbabwe, e a est nel KwaZulu-Natal

La potatura intensiva è necessaria quando le piante di pitaya sono giovani (foto fornite da Fred Steyn)

In Sudafrica, le piantagioni della pitaya sono più o meno equamente divise tra i frutti a polpa bianca e quelli a polpa rosa. La maggior parte delle nuove piantagioni riguarda i frutti a polpa rosa e rossa, di cui sono disponibili più varietà, dice Fred.

"I frutteti di pitaya ora sono in fioritura: il contributo delle api e di altri impollinatori notturni è stato forse sottovalutato, all'inizio - osserva Fred - e i frutti vengono raccolti da dicembre a maggio, nel corso di una stagione lunga circa sei mesi".

Poiché la pianta ha bisogno di supporto, è necessaria una buona potatura, soprattutto quando è ancora giovane. Il settore è connotato da un'alta intensità di manodopera, in quanto non esiste la meccanizzazione per la potatura o per la raccolta. Tutto viene fatto a mano.

A livello commerciale, non ci sono più di dieci produttori di pitaya, in Sudafrica, e la maggior parte del raccolto non viene ancora esportata.

In Sudafrica è iniziata la raccolta della pitaya

Le esportazioni di merci aviotrasportate in Europa, Regno Unito e Medio Oriente sono l'obiettivo finale, per l'industria della pitaya. "Negli ultimi anni, le esportazioni sudafricane di questi frutti hanno fatto grandi passi avanti e vorremmo espanderle ulteriormente", afferma Fred. L'Europa è il mercato d’esportazione preferito per il dragonfruit sudafricano, disponibile da dicembre a maggio, e i prezzi all'esportazione sono stati abbastanza buoni, negli ultimi anni.

"Il nostro obiettivo è rafforzare la fiducia nella pitaya sudafricana. Il nostro tratto distintivo è l'alta qualità del frutto. Il Sudafrica va molto bene con altre materie prime, e produciamo un prodotto di alta qualità, a un prezzo molto competitivo", sostiene Fred.


"La maggiore concorrenza arriva dai coltivatori del Vietnam, in Estremo Oriente, ma puntiamo a fornire al mercato internazionale un frutto di qualità migliore, con un'impronta chimica inferiore".

A livello locale, la frutta esotica sta diventando più popolare e i prezzi si stanno stabilizzando.

Per maggiori informazioni:
Fred Steyn
Dragonfruit Growers’ Association of Southern Africa
Tel: +27 82 469 3328
Email: fred.steyn@gmail.com

Data di pubblicazione: