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Antiparassitari in crescita dal 10 al 25 per cento

Urea, prezzo triplicato e per il rame aumento del 25 per cento

Fitofarmaci, concimi, carta, plastica e legno: prezzi alle stelle. Il comparto ortofrutticolo non solo deve lottare contro gelate e calo dei redditi, ma con impennate dei costi delle materie prime mai visti prima. "Il caso più eclatante - spiegano Fabio Natali e Gianni Gasperoni che operano nel settore - riguarda l'urea, uno dei concimi per eccellenza: il costo è triplicato, passando da 37 euro ogni 100 kg del 2020 a 102 degli ultimi giorni. E, per alcuni concimi complessi, i prezzi hanno subito impennate ancora maggiori".

Tutto segue il trend innescato dalla pandemia: prima si è bloccato tutto, a livello mondiale, poi vi è stata la ripresa, ma tumultuosa e disordinata. La maggiore richiesta di materie prime tutte nello stesso momento, accompagnata da una speculazione globale, sta determinando questa bolla. "Va anche detto – aggiunge Natali – che la richiesta, a causa dei prezzi, si è abbassata molto rispetto ad altri anni, eppure i prezzi continuano a crescere".

La maggior parte di concimi e fitofarmaci ha un iter di creazione che si avvale anche di materie intermedie prodotte in Cina. Proprio questo paese sta determinando tutti i prezzi a livello globale, anche quello dei trasporti, dato che presso i suoi porti attracca e staziona la maggior parte dei container del mondo.

Rame e zolfo, alla base dell'agricoltura biologica ma anche di quella integrata, hanno subito in un anno impennate rispettivamente del 25% e del 10%.

Le cose comunque, pur meno gravi, non vanno bene neppure per gli antiparassitari. L'aumento minimo è dell'8%, ma si superano punte del 25%. In forte rialzo anche i diserbanti.

Ma anche chi si occupa di imballaggi, come la Graziani Packaging, ha problemi di costi e reperibilità delle materie prime. "Le materie prime come carta e plastica costano sempre di più e si allungano i tempi di consegna. Credo che tale situazione non si risolverà a breve, ma ne avremo ancora per 6 mesi o forse più". Roberto Graziani, intervenuto qualche settimana fa, ha sottolineato che la ripresa dell'economia è già in atto, però vi sono alcuni fattori che zavorrano un vero e proprio slancio.

Graziani dice che i motivi di questa situazione sono avariati, complessi, e che forse è pure impossibile conoscerli tutti a fondo. Di certo, la Cina è stata la prima a riprendere a "correre" economicamente e sta facendo incetta di materie prime in tutto il mondo, erodendo le scorte, mentre la domanda cresce sia negli Stati Uniti sia in Europa, e così i prezzi salgono.