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A causa dell'evoluzione della pandemia a livello europeo e globale

Fruit Logistica: Piazza Italia perde già il 50 per cento delle aziende

La situazione pandemica in Europa sta peggiorando, rispetto alle previsioni di qualche mese fa, e la Germania è una di quelle nazioni che registrano un alto numero di contagi. Le notizie che arrivano quotidianamente non sono confortanti, perciò gli operatori del settore ortofrutticolo si stanno chiedendo se sia il caso di partecipare alla prossima edizione di Fruit Logistica oppure no. 

Il 24 novembre, durante una conferenza stampa (cfr. FreshPlaza del 25/11/2021) il presidente del Cso Paolo Bruni ha dichiarato che la rassegna Futurpera cade in un momento ancora 'tranquillo' e in una nazione, l'Italia, che ha severi controlli sanitari, "ma se si fosse pensato di farla ai primi del 2022, il suo svolgimento non sarebbe stato così certo e scontato, per via delle notizie che ogni giorno riceviamo in merito all'evoluzione della curva pandemica". 

"Ad oggi  - spiega Bruni raggiunto ieri telefonicamente - il 50% delle aziende di Piazza Italia ha disdettato le prenotazioni. Se valutiamo la cosa in termini di superfici, in realtà le imprese maggiori hanno tutte quante confermato la loro partecipazione, ma la rinuncia delle altre costituisce pur sempre segnale che non può essere trascurato e che valuteremo in brevissimo tempo". 

Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese Emilia Romagna, dice che "come Ceor, noi non saremo presenti, ma anche Origine Group ha deciso di non partecipare a Fruit Logistica 2022. Poi, a titolo personale, come visitatori, non è escluso che andremo, ma come espositori abbiamo preferito declinare".

Intervistando altri imprenditori, emerge che quella di Berlino è la fiera internazionale per antonomasia, con riguardo al settore ortofrutticolo; se però, a causa della pandemia, dovessero mancare molti visitatori di altri continenti, non ha molto senso investire decine o centinaia di migliaia di euro nella partecipazione, senza avere la certezza che sarà un successo.

"Se dovessi andare oggi, non andrei - dice da parte sua l'imprenditore veneto Leonardo Odorizzi - perché non c'è abbastanza certezza. Poi fra due mesi vedremo quale sarà la situazione".

Francesco Cera, direttore del Maap, afferma che "non abbiamo ancora deciso. Abbiamo il cda nelle prossime ore e vedremo il da farsi".

Sandro Zani, della Op Granfrutta Zani, è sulla stessa lunghezza d'onda dei suoi colleghi: "Le notizie che arrivano da tutta Europa non ci fanno stare tranquilli in merito a un evento che per sua natura si traduce in assembramenti".

"Credo che l'ente fiera Berlino - ci confida un imprenditore che preferisce rimanere anonimo - dovrebbe essere molto più elastico e non porre dei paletti rigidi sulla possibilità di iscriversi, con il rischio per le aziende di perdere 70-100 mila euro di caparra. Io non parteciperò, anche perché nel 2022 il mio ente gestore della corrente elettrica mi ha già detto che passerò da 900mila euro l'anno a un +30% di spesa, e quindi da qualche parte devo pur risparmiare".

NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO, LA FIERA E' STATA POSTICIPATA. LEGGI QUI LA NOTIZIA ULTIMA ORA!

La situazione in Germania
Secondo il Robert Koch Institute, il più autorevole ente preposto, (leggi questo link) gli ultimi dati fanno registrare un nuovo record del tasso di incidenza settimanale dei contagi in Germania. Per il Koch Institute, il 23 novembre ogni 100mila abitanti si sono registrati 399,8 casi, contro i 312,4 del giorno prima. Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 45.326 casi e 309 morti, per un totale rispettivamente di 5.430.911 contagi e 99.433 decessi dall'inizio della pandemia. "La situazione in alcuni Stati tedeschi è davvero drammatica", ha detto il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, intervistato dall'emittente radiofonica Dlf.