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Intervista a Giacomo Galdiero sulle referenze autunnali di Aop Luce

"Questo è l'anno del kaki, con un +15% a valore"

La campagna dei kaki è in corso da fine settembre presso Aop Luce e vede protagonisti: il Caco tipo, il Caco Vaniglia e, da questa settimana, il Rojo brillante, disponibile fino a febbraio. "Quest'anno è l'anno del kaki - commenta Giacomo Galdiero, amministratore delegato di Aop Luce - con una produzione del 30% in meno rispetto alla precedente annata. Al contempo, riscontriamo una richiesta elevata, con quotazioni di circa il 15% superiori rispetto alla media".

La produzione di kaki rappresenta un piccola nicchia per Aop Luce, nonché il completamento di gamma delle referenze autunnali dell'azienda, e che si innesta nel contesto della gamma dei prodotti tipici locali per il caco vaniglia.

Quest'ultimo costituisce infatti una tipicità frutticola campana, caratterizzata da estrema dolcezza e dalla classica "ragnatela" sull'epidermide del frutto, sinonimo di bontà. "Viene consumato maggiormente nell'Italia meridionale, anche se in varie insegne della GDO del Piemonte, della Lombardia e della Liguria ottiene buoni riscontri, grazie a insediamenti di persone del sud. Quest'anno, la qualità è ottima e la raccolta si protrae fino a dicembre con la tipologia Vaniglia".

Il caco Vaniglia (foto qui sopra) è una varietà di antica tradizione tipicamente campana, caratterizzata da frutti dalla buccia sottile di colore giallo-arancione ed una polpa molto soda, croccante e dolce, dal sapore "vanigliato", da cui prende appunto il nome. Diversamente dai kaki comuni e dai kaki Rojo Brillante, i frutti si possono mangiare subito dopo la raccolta. Quando il frutto è maturo, il suo contenuto zuccherino può generare dei segni scuri sulla buccia che assomigliano a una ragnatela: ciò non costituisce assolutamente un difetto essendo un elemento distintivo del kaki vaniglia. Aop Luce lo commercializza sia sfuso, sia in vassoietti da 4 frutti in cartoncino personalizzato, contenente anche un mini-depliant informativo.

 

I frutti del kaki comune non sono consumabili subito dopo la raccolta: bisogna infatti farli maturare, perché perdano il contenuto di tannini che li rende astringenti; da questa maturazione segue una produzione di zuccheri, che rende il frutto dolcissimo.

"La polpa di questa varietà è molto morbida, quasi cremosa, e la buccia è di colore arancione, tendente al rosso. Lo vendiamo necessariamente confezionato perché, date le sue caratteristiche (morbido e delicato) non può essere proposto in vendita sfuso".

Aop Luce lo confeziona in una vaschetta di plastica nera 4 frutti con coperchio trasparente, alla quale viene aggiunta una fascetta in cartoncino che evidenzia che il frutto si può comodamente mangiare con il cucchiaino, come se fosse un dessert.

"Stiamo puntando ad ampliare la produzione e la commercializzazione di Rojo Brillante - spiega Galdiero - perché abbiamo appurato che si adatta bene alla coltivazione nel nostro areale e perché rappresenta una valida alternativa agli impianti di drupacee che, per la stanchezza dei terreni, comportano problemi al reimpianto. La commercializzazione è più tardiva, per questa referenza: partirà questa settimana (leggi 47ma del 2021) e durerà fino a febbraio. Inoltre, dato che il cosiddetto "caco mela" (per via della consistenza soda del Rojo Brillante) ha un mercato mondiale, la nostra ambizione futura è instaurare collaborazioni commerciali anche con l'estero".

La regina delle referenze autunnali è e rimane la Melannurca. Galdiero spiega: "Siamo nell'ultimo ciclo di lavorazione destinato alle mele di ultima raccolta. Il melaio (base al suolo dove le mele vengono deposte e rigirate manualmente perché assumano la corretta colorazione rossa), allo stato attuale, è in piena lavorazione e contiamo di proseguire fino alla prima decade di dicembre. Anche se solitamente nelle scorse annate, a metà novembre, la fase di arrossamento in melaio era già terminata; quest'anno invece è ancora in corso; un po' perché la campagna è cominciata in ritardo, un po' per via della pioggia che ha rallentato la maturazione dei frutti. La produzione è comunque tornata alla normalità e noi abbiamo ampliato il melaio portandolo a 6 ettari.

Tra le referenze autunnali di Aop Luce vi sono anche i melograni della varietà Wonderful che, allo stato attuale, presentano pezzature medie di circa 400-500 grammi, ma i consumi di quest'anno non sono decollati e la commercializzazione procede a rilento.

Sul fronte degli ortaggi autunnali, le principali referenze aziendali orticole movimentate al momento sono lattughe, bieta, cicoria e cavolo nero. "Il cavolo nero - spiega Felice Petrillo, presidente Aop Luce - è entrato in assortimento lo scorso anno, ma visti i riscontri ottenuti durante l'annata precedente, per quest'anno Aop Luce ci ha scommesso maggiormente, portandolo a 20 ettari di produzione. Il consumo si è sdoganato dal regionalismo toscano, e viene apprezzato in tutte le zone d'Italia, tanto che la domanda si allinea con l'offerta".

L'areale di Fondi Sperlonga, in cui Aop Luce si dedica alla produzione di ortaggi, è specializzato nella produzione invernale di lattuga e in quella estiva per i pomodori.

"La sovrapproduzione di lattuga derivante da tutte le zone d'Italia sta rallentando il mercato, che non riesce ad assorbire tutta l'offerta - dice Petrillo - Aop Luce sta movimentando esigui quantitativi, poiché entrerà in piena produzione a dicembre, quando in altri areali si ridurrà la disponibilità di prodotto. Per il pomodoro, siamo nella fase finale della campagna, mentre con altre varietà abbiamo già terminato. Ottimi riscontri con piccadilly, ciliegino e datterino. In quest'ultima fase, i prezzi e i consumi sono bassi: il mercato è crollato da un paio di settimane".

Per maggiori informazioni:
A.O.P. LUCE
info@aopluce.com
www.aopluce.com